tag:blogger.com,1999:blog-21665869.post2851778057776414213..comments2023-08-28T16:07:30.180+02:00Comments on Bioetica: Coma e procreazione assistita: dov’è il problema?Chiara Lallihttp://www.blogger.com/profile/00587029781195341278noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-30200070715289254372009-02-24T11:42:00.000+01:002009-02-24T11:42:00.000+01:00P.S.: per scrupolo, avendo paura di non essermi sp...P.S.: per scrupolo, avendo paura di non essermi spiegato bene, provo a dire spero la mia ultima tornando all'esempio che avevo fatto all'inizio, nel quale a me che volevo essere padre viene comunicato che ho pochi mesi di vita. L'elemento chiave qui è che io dovrò fare una nuoova determinazione, cioè la mia scelta se perseguire il disegno originario necessita di una <I>riflessione</I> ex novo (non è asoslutamente scontato, neanche probabilisticamente parlando, cosa deciderò). Ecco, mentre il tutore può rappresentare una mia volontà, secondo me egli non può rappresentare una mia <I>riflessione</I> tout court. Solo io posso fare questa riflessione rispetto a una circostanza per niente ovvia e ricorrente, raramente valutata dalle persone.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-77471253583241154812009-02-24T11:38:00.000+01:002009-02-24T11:38:00.000+01:00"Io credo che l'unica risposta plausibile sia che ..."Io credo che l'unica risposta plausibile sia che il rispetto delle volontà della persona, e il ruolo di un tutore in questo, vadano sempre circoscritti al cosa riteniamo (intuitivamente se vogliamo) passibile di determinazione rappresentata da un fiduciario."<BR/><BR/>Credo che questo sia esattamente il punto su cui divergiamo. Per me il limite alla determinazione del fiduciario coincide esattamente con il limite che avrebbe il tutelato se fosse cosciente, e quindi con la sua volontà - o, nel nostro caso, con la migliore approssimazione possibile di questa volontà. Paradossalmente (ma non poi molto), l'autentico rispetto della libertà altrui si ha quando il fiduciario se ne assume in pieno la vece.<BR/><BR/>Quindi nel caso della paternità non si può essere limitati da idee <I>esterne</I> sul ruolo di un padre - a meno che, ovviamente, la ricostruzione della volontà presunta non si debba basare giocoforza su atteggiamenti generali (quello che farebbe una persona media); ma anche qui, l'esito non è scontato.<BR/>E' importante rendersi conto che ogni limitazione diversa dalla volontà ricostruita della persona incapace è per definizione illiberale. E se questo può portare all'amputazione del braccio, <I>so be it</I>! (Io dicevo che il tuo argomento mi sembrava una barzelletta solo perché l'avevi basato sulla motivazione - chiaramente insufficiente - che quel braccio "era poco usato".)Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-4861217383457538882009-02-24T11:21:00.000+01:002009-02-24T11:21:00.000+01:00Giuseppe, siamo se non altro giunti ad un punto, e...Giuseppe, siamo se non altro giunti ad un punto, e cioè che abbiamo opinioni diverse sul perché si possa intervenire o meno sul bagaglio riproduttivo di una persona in stato di non coscienza non reversibile (mentre mi pare che concordiamo sul caso reversibile). Io sono dell'avviso che non è detto che ciò si possa fare, e non perché poi se non ci si può più svegliare non si potrebbe più dare il consenso, ma perché ritengo la paternità (e maternità) come atto consapevole e volontario non facilmente scindibile (slavo espliciti chiarimenti) dal desiderio di educare, crescere e <I>coccolare</I> una persona. Non faccio distinzione, come non la faccio <I>mai</I> del resto, tra uno stato di incoscienza temporanea e uno irreversibile.<BR/><BR/>Concordo ovviamente che stiamo sempre parlando in termini probabilistici, come io parlavo in termini probabilistici dicendo che una persona che vuole diventare genitore e non merammente ascendente agisce <I>di norma</I> (direi sempre a parte casi più che sporadici) aspirando a nutrire, crescere e - perché no - farsi accudire da un figlio; e lo fa pur essendo consapevole che al di là della propria volontà egli sarà genitore e non meramente ascendente solo in termini probabilistici (gli può sempre capitare qualcosa).<BR/><BR/>Ho riflettuto oltre sul mio esempio dell'amputazione del braccio, rispetto al quale mi sarei aspettato da te una spiegazione del perché della sua irrealizzabilità invece che una affermazione senza spiegazione che somigliava più a una barzelletta. Posso solo far notare che il tutore potrebbe benissimo agire realmente nei miei interessi. Cioè io potrei essere una persona generosissima (cosa ampiamente nota al mio tutore) che riterrebbe il proprio corpo in coma terminale molto più utile come ricambio di <I>pezzi</I> per altri invece che integro; solo che l'argomento potrebbe non essermi capitato sotto mano da cosciente. Il tuore potrebbe, acconsentendo, rappresentare molto fedelmente la mia volontà inespressa.<BR/><BR/>Io credo che l'unica risposta plausibile sia che il rispetto delle volontà della persona, e il ruolo di un tutore in questo, vadano sempre circoscritti al <I>cosa</I> riteniamo (intuitivamente se vogliamo) passibile di determinazione rappresentata da un fiduciario. Amputare un braccio ha come unica limitazione il <I>cosa</I> può lasciarsi determinare ad un tutore, anche se è difficile razionalizzare peerché non si può fare, ed era su questo <I>cosa</I> (nel caso di prelevazione di metariale riproduttivo) che avanzavo dubbi.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-10056371253647399022009-02-23T14:01:00.000+01:002009-02-23T14:01:00.000+01:00No, Paolo, non funziona. Anche nel caso del coma f...No, Paolo, non funziona. Anche nel caso del coma farmacologico il consenso dell'uomo è facilmente ottenibile: basta aspettare che si risvegli, o che la moglie torni dall'estero (e se non torna vuol dire che in quella coppia qualcosa non andava). La violenza consiste precisamente in questo: che si agisce senza chiedere, là dove si potrebbe chiedere. Ma se scegli un esempio diverso, in cui bisogna agire perché dopo sarebbe troppo tardi, ti rendi conto che la repulsione naturale svanisce, e che come minimo ritorna il dilemma del caso in esame.<BR/><BR/>Inoltre non saltiamo un passo fondamentale: non è che se manca un consenso esplicito allora posso fare dell'incapace tutto quello che mi pare. Come ho già detto, il tutore deve mettersi al posto del tutelato, cercare di ricostruirne la volontà presunta. Se vuoi, deve <I>simulare</I> entro di sé la volontà dell'altro, si deve creare un modello della sua mente. E il risultato cercato non è la certezza, ma una probabilità: quale decisione è più vicina a quella che avrebbe preso l'altro. Se io rispetto la libertà dell'altro allora devo cercare di scegliere come lui avrebbe scelto; non devo attenermi a un rispetto formalistico della sua integrità corporea.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-66178058732992802582009-02-23T13:07:00.000+01:002009-02-23T13:07:00.000+01:00Giuseppe, deduco che in caso io mi trovassi in com...Giuseppe, deduco che in caso io mi trovassi in coma farmacologico dopo aver detto più volte "vorreii diventare papà" riterresti appropriato prelevarmi lo sperma, visto che non è preventivabile <I>aspettare fino all'indomani mattina</I>. Forse la mia compagna sta per emigrare per sempre all'estero: prendere o lasciare, il prelievo si fa o non si fa? Se mi rispondi che non si può fare vorrei che mi spiegassi che differenza c'è tra il somministrarmi un farmaco in coma farmacologico e il prelevarmi lo sperma. Se ritieni che sia lecito prelevarmi lo sperma durante il coma indotto dico subito che non sottoscrivo questo tipo di visione libertaria (ripeto, soprattutto se non ho chiarito esplicitamente in che senso io aspiri ad una mia discendenza: se nel senso di volergli fare da papà o meramente genetico).<BR/><BR/>Nel frattempo rifletterò in che senso l'amputazione del braccio non può essere accordabile dal mio tutore: per ora in questo senso puramente <I>libertario</I> non vedo impedimenti, soprattutto se il tutore sta effettivamente agendo <I>nel mio interesse</I>.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-73192908718331452482009-02-23T12:33:00.000+01:002009-02-23T12:33:00.000+01:00Paolo, l'intuizione morale a cui fai appello con i...Paolo, l'intuizione morale a cui fai appello con il paragone del dormiente è però particolarmente tenua: sappiamo tutti che il sonno è una condizione reversibile, e non si capisce cosa diavolo impedisca di dargli una piccola scossa e di svegliarlo, o di aspettare semplicemente fino all'indomani mattina. E' per questo che la cosa ci appare come una prevaricazione: perché il consenso è facilmente ottenibile.<BR/><BR/>Quanto all'amputazione, beh, dire che si può amputare perché uno non se ne serviva assomiglia più a una barzelletta che ad altro, Penso che dovresti trovare eventualmente qualche esempio più convincente per la tua tesi.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-50144965822663449832009-02-23T11:57:00.000+01:002009-02-23T11:57:00.000+01:00Giuseppe, mentre dormo non sono in grado di dare i...Giuseppe, mentre dormo <I>non</I> sono in grado di dare il mio consenso, e non posso certo più ritirarlo <I>a cose fatte</I>, quando mi sveglio. Il mio esempio comunque serviva solo ad illustrare che riteniamo la genitorialità consapevole come non <I>usurpabile</I> in una condizione di non coscienza di sé. Per me il passo successivo è riconoscere che se non mi può essere prelevato lo sperma quando dormo anche se io desidero diventare padre, allora una condizione di coma grave (e quindi irreversibile) non estende (rispetto al mio stato contignente di sonno) la facoltà di terzi di intervenire sul mio corpo e sulle mie libere determinazioni. Non so se secondo la teoria liberale cui fai riferimento sia prevista questa distinzione tra stato di incoscienza transitoria ed irreversibile. Da par mio questa distinzione non può sussistere senza tacito (esempio: trapianti) od esplicito consenso.<BR/><BR/>Se io sono in coma, un chirurgo potrebbe chiedere che mi venga amputato un braccio perché gli serve per un trapianto sperimentale, e il mio tutore potrebbe dire che ciò sarebbe stato nel mio interesse perché io tanto usavo sempre e solo l'altro braccio e dicevo spesso che quello non mi serviva a niente. Se il coma è irreversibile, secondo questa teoria liberale, mi pare che si sia tenuti ad amputarmi il braccio. Io invece ritengo che gli articooli 3, 13 e 32 della Costituzione non lo consentano.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-15944310024665820792009-02-23T11:29:00.000+01:002009-02-23T11:29:00.000+01:00Sulla tua nota aggiuntiva sono ovviamente d'accord...Sulla tua nota aggiuntiva sono ovviamente d'accordo, e non ho mai detto il contrario.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-64593400459875010802009-02-23T11:28:00.000+01:002009-02-23T11:28:00.000+01:00"questo non dovrebbe autorizzare la mia compagna a..."questo non dovrebbe autorizzare la mia compagna a prelevarmi lo sperma mentre dormo"<BR/><BR/>Comincio a sospettare che ci sia un grosso equivoco sulla necessità di un consenso esplicito, e queste tue parole sembrano confermarlo. Un conto è agire senza il consenso di un altro quando questo <I>è ancora in grado di darlo</I>, come nel caso del dormiente, un conto completamente diverso è farlo quando quello non è più in grado, come nel caso di cui stiamo parlando. Forse dovrei scriverci sopra un post, perché dimostra che c'è un punto non compreso della teoria liberale.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-56903466600986429072009-02-23T11:27:00.000+01:002009-02-23T11:27:00.000+01:00Nota: per quel che riguarda la donna, io semplicem...Nota: per quel che riguarda la donna, io semplicementte respingo la nozione che un interesse terzo possa prevalere sul mio per una sopraggiunta condizione di incoscienza, principio che siammo stati qui a ribadire <I>ad nauseam</I> nelle passate settimane. Il coma non è in alcun modo un'<I>occasione</I> per rendere la determinazione del mio miglior interesse secondaria rispetto ad uno terzo.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-70414767185676202822009-02-23T11:16:00.000+01:002009-02-23T11:16:00.000+01:00Infatti come ho detto - stringi stringi - l'unico ...Infatti come ho detto - stringi stringi - l'unico vero dilemma riguarda il ruolo e i confini del tutore. Quello che sto mettendo in dubbio è se possiamo o meno far rientrare questo tipo di decisioni nella categoria di ciò che può essere demandato ad un tutore. Un po' come diceva Fabristol, operarsi per generare un figlio è un'azione positiva e non necessaria al mio interesse, cioè io di norma in questi casi il mio interesse lo perseguo agendo attivamente e non "lasciando che le cose accadano da sé". Altri due esempi per illustrare la differenza: io potrei essere affetto da una malattia cronica e affermare di aver voglia di vivere. Mentre dormo ho una crisi e la persona che mi assiste mi fa un'iniezione salvavita mentre mi trovo in stato di totale o parziale incoscienza. Questa è una situazione facilmente immaginabile. Nessuno credo avrebbe da obiettare che non si sia agito nel mio interesse. Per converso io posso affermare di voler fare un figlio, eppure penso che siamo quasi tutti più o meno d'accordo che questo non dovrebbe autorizzare la mia compagna a prelvarmi lo sperma mentre dormo (né se lo fa potrà giustificarsi dicendo che era quello che volevo io). Dove sta la differenza tra le due azioni? Io penso che la paternità consapevole (a meno di indicazioni esplicite, tipo: "prelevami pure il mio sperma se io dormo quando pensi di essere fertile") sia determinata da un consenso attivo e circostanziale, sempre e comunque ritirabile (fino all'ultimo secondo).<BR/><BR/>Basta l'indicazione del tutore, in assenza di mie indicazioni precise che dicano: "voglio una discendenza <I>ad ogni costo</I>"? Io ho forti dubbi.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-11753297888442483032009-02-23T10:46:00.000+01:002009-02-23T10:46:00.000+01:00Questo però è un caso molto diverso da quello in e...Questo però è un caso molto diverso da quello in esame, tanto è vero che puoi dire "la compagna dovrebbe essere portata più ad assecondare la mia scelta": qui una scelta c'è.<BR/><BR/>Comunque, anche ammettendo che un desiderio di paternità sia poco indicativo, rimane il problema di cosa il tutore debba fare o non fare. Io sostengo che non può semplicemente lavarsene le mani dicendo che non c'è il consenso dell'interessato.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-35874901246652681312009-02-23T10:42:00.000+01:002009-02-23T10:42:00.000+01:00P.S.: per converso, io potrei benissimo non esserm...P.S.: per converso, io potrei benissimo non essermi mai deciso di fare un figlio e decidere di provarci proprio quando vengo a conoscenza della mia malattia. Per questo dicevo che quel che avevo affermato in precedenza è poco indicativo di come agirei in una situazione fortemente modificata.<BR/><BR/>Infine, se dico che voglio diventare papà non sto specificando se desidero che in futuro una persona cammini portando il mio patrimonio genetico oppure se intendo dire che voglio crescere un bambino.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-2913306938641581482009-02-23T10:36:00.000+01:002009-02-23T10:36:00.000+01:00Propongo allora un caso ipotetico. Io sono convint...Propongo allora un caso ipotetico. Io sono convinto di voler generare un figlio con la mia compagna, ci sto pensando, e lo dico. Un giorno un medico mi annuncia che ho pochi mesi di vita, meno di nove per intenderci. A quel punto io posso: A, decidere di voler dare lo stesso vita ad un figlio; B, sopraggiunte le nuove condizioni decidere di astenermi. Si chiama <I>paternità consapevole</I>. Non vi è alcuna prescrizione generica che io sceglierò A, anzi, è molto probabile che avrò grande difficoltà a prendere una decisione, perché nella nuova situazione si presentato nuovi parametri <I>macroscopici</I> che cambiano il mio panorama di azione e le sue conseguenze. L'indicazione che avevo dato da "sano" è di gran lunga soppiantata dalla particolarità della mia nuova condizione. Se vogliamo, che io avessi detto all'inizio di voler fare un figlio è certamente un'indicazione, ma molto tenuemente indicativa di come agirei nelle nuove circostanze. Tra l'altro è sentire abbastanza immediato che la compagna dovrebbe essere portata più ad assecondare la mia scelta se desistessi che a far prevalere il proprio interesse.paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-18259067904820641232009-02-23T10:02:00.000+01:002009-02-23T10:02:00.000+01:00Paolo: il desiderio espresso in precedenza di dive...Paolo: il desiderio espresso in precedenza di diventare padre è ovviamente insufficiente a determinare la volontà dell'uomo, ma mi sembra difficile dire che non conti nulla: assieme ad altre considerazioni può determinare una scelta positiva da parte del tutore.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-10722195713156998852009-02-23T01:45:00.000+01:002009-02-23T01:45:00.000+01:00Anche io ho forti perplessità in punta di diritto....Anche io ho forti perplessità in punta di diritto.<BR/><BR/>Se io dico che con la mia compagna voglio generare un figlio non necessariamente sto asserendo che vorrei che mi venisse prelevato sperma dal testicolo se rimanessi in coma, né se stessi semplicemente dormendo. Chiaramente questo non vuole dire che la mia posizione di <I>default</I> sia che io debba essere considerato contrario: ma non è nemmeno di <I>default</I> che io sia favorevole. Più semplicemente che io voglia generare un figlio con la mia compagna non dice assolutamente nulla per quel che riguarda la mia volontà di avere prelevato il mio sperma in condizione di incoscienza.<BR/><BR/>Rispondo da par mio ad alcune obiezioni.<BR/>Si afferma: non si potrebbe agitare la bandiera della possibilità che il figlio sia meno felice della media, perché se applicassimo rigorosamente questo ragionamento dovremmo vietare a molti bambini di nascere. Rispondo: verissimo, l'essere orfano in sé potrebbe non essere contrario all'interesse del bambino, ma potrebbe esserlo nei confronti di quello che il padre desiderava per il bambino dicendo "voglio diventare padre". Io, come aspirante padre, posso anche calcolare nel computo l'eventualità (con bassissima probabilità) di morire accidentalmente durante la gravidanza lasciando mio figlio orfano, ma potrei anche essere contrario a far partire la gravidanza di mio figlio con la <I>certezza</I> che non conoscerà suo padre.<BR/><BR/>Obiezione: "e il caso di trapianti"? Rispondo: secondo me la differenza sta nel fatto che per i miei organi io non devo dare il consenso perché so già che in assenza di un mio pronunciamento avrò gli organi espiantati, ed ho comunque la libertà di dire "no" prima. In questo caso al contrario l'esito di <I>default</I> di una situazione di coma non è affatto il prelievo di sperma, cui io tacitamente starei dando l'assenso tutte le volte che affermo: "voglio diventare padre". È un caso unico mai presentatosi prima e pertanto non avrei potuto preventivare di dover comunicare il mio dissenso (altra differenza: coma e morte cerebrale non coincidono).<BR/><BR/>Mi sembra che l'unico argomento difficile da valutare sia quello del ruolo del tutore e quello della moglie/madre. Da questo punto di vista mi è più difficile soppesare la taciuta espressione di volontà sul prelievo del proprio sperma con altri interessi rappresentati, uno in mia vece e l'altro terzo. D'altronde, da questi due punti di vista (interpretazione del tutore e desideri della moglie) diventa del tutto irrilevante lo stesso fatto che l'uomo avesse dichiarato di voler diventare padre.<BR/><BR/>In ogni caso, secondo me, questo non comporta che sia immediato valutare questa circostanza esattamente come se il padre avesse esplicitamente dichiarato: "voglio diventare padre, e vorrei diventarlo anche come mero donatore di sperma di un figlio nascente orfano di me".paolo de gregoriohttps://www.blogger.com/profile/07522521481042442236noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-15787604407333232782009-02-21T20:55:00.000+01:002009-02-21T20:55:00.000+01:00La necessità di salvare delle vite umane rende acc...La necessità di salvare delle vite umane rende accettabile il silenzio-assenso sui trapianti. Salvare delle vite umane è interesse pubblico. Tutti sappiamo che esiste l'eventualità che ci venga tolto un organo e abbiamo la possibilità di dire no.<BR/><BR/>Questa persona non poteva certo immaginare un'eventualità del genere.<BR/><BR/>Certo, è vero che la legge italiana sulla fecondazione assistita è proibizionista e questa donna non ha alternative se non fare un figlio con un altro uomo. Questo caso mi sembra il portato di una legge bacchettona che vieta la fecondazione eterologa.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-22875200579070295392009-02-21T15:11:00.000+01:002009-02-21T15:11:00.000+01:00Spero che sia chiaro che vi è una differenza enorm...<I>Spero che sia chiaro che vi è una differenza enorme tra un cuore e i gameti. E' la differenza che passa tra una ruota di una macchina e il suo progetto. Nel secondo caso trattasi di copyright genetico.</I> <BR/><BR/>Boh, a me la differenza, per quanto riguarda questo problema, non è tanto chiara. Nella metafora, sia la ruota che il progetto appartengono allo stesso "proprietario", che però non è attualmente in grado di disporne: perché il tutore può allora (interpretando al meglio possibile le volontà del legittimo padrone) decidere della ruota, ma non del progetto?<BR/><BR/>Senza contare che salvare la vita ad un estraneo (ciò che farebbe scattare la deroga al principio di inviolabilità del corpo, mi pare di capire) può essere addirittura un'ambizione meno diffusa ed "universale" dell'avere figli.Magarhttps://www.blogger.com/profile/16309236776905579744noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-5977988943146109272009-02-21T13:52:00.000+01:002009-02-21T13:52:00.000+01:00E io dove ho scritto che la mia posizione è univer...E io dove ho scritto che la mia posizione è universalmente condivisa? Anche se è vero che sospetto che sia molto più condivisa della tua...Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-4401135545298281562009-02-21T13:48:00.000+01:002009-02-21T13:48:00.000+01:00No non è per niente un ipse dixit. Significa dire ...No non è per niente un ipse dixit. Significa dire che la vostra posizione non è universalmente condivisa perlomeno tra noi laici (lasciamo perdere l'area cattolica).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-28004629011784475872009-02-21T13:42:00.000+01:002009-02-21T13:42:00.000+01:00Fabristol, che io sappia l'Ass. Coscioni si è semp...Fabristol, che io sappia l'Ass. Coscioni si è semplicemente espressa sulla legalità dubbia della procedura, stante la l. 40, in quello che a me pare un non troppo nascosto tentativo di porre in evidenza un ulteriore difetto della legge. In ogni caso, tecnicamente invocare la loro presa di posizione equivale - scusa se te lo dico - a un <I>ipse dixit</I>... :-)Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-43844583781255252822009-02-21T13:38:00.000+01:002009-02-21T13:38:00.000+01:00Ok non riusciamo ad incontrarci. Va benissimo. Mi ...Ok non riusciamo ad incontrarci. Va benissimo. <BR/>Mi piace la varietà di opinioni. <BR/>Tenete conto però che il vostro giudizio è solo di una parte. Ripeto, come me anche l'assoc. Coscioni ha espresso i suoi dubbi.<BR/>Vorrei sapere anche il giudizio di Chiara su questo argomento, se è possibile.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-26635481038813814882009-02-21T13:24:00.000+01:002009-02-21T13:24:00.000+01:00Fabristol, nel caso di Berlusconi la possibilità d...Fabristol, nel caso di Berlusconi la possibilità di fare figli è stata usata come indizio che Eluana era ancora viva. E' questo che ha fatto scandalo: la riduzione della vita a capacità generativa. Nel caso presente non c'è nulla di tutto questo: non si sta discutendo sul fatto che quell'uomo sia vivo o meno, non si sta dicutendo di staccargli la spina. Inoltre nelle parole di Berlusconi, come ho già detto nel post, era sotteso in qualche modo lo stupro (per B. la vitalità di Eluana, presumibilmente, non consisteva nella possibilità di estrarle ovociti con una laparoscopia, ma nella fecondazione in vivo). Di nuovo, nulla di questo è presente qui.<BR/><BR/>Per il resto valgono ancora gli argomenti che ho portato nei miei commenti precedenti.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-3343776818202543342009-02-21T13:16:00.000+01:002009-02-21T13:16:00.000+01:00Queste sono materie delicate e come tali non bisog...Queste sono materie delicate e come tali non bisogna parlare in termini di bianco e nero. Esistono i grigi. Nel caso dei trapianti trattasi di emergenza per salvare una o più vite. Nel caso di asportazione coatta di gameti non stai salvando una vita. Ne stai creando un'altra usando materiale genetico senza consenso. Spero che sia chiaro che vi è una differenza enorme tra un cuore e i gameti. E' la differenza che passa tra una ruota di una macchina e il suo progetto. Nel secondo caso trattasi di copyright genetico.<BR/><BR/>Alla luce dei vostri discorsi la battuta di Berlusconi su Eluana non era poi tanto scandalosa giusto?<BR/>Perché siamo rimasti shockati dalle parole di Berlusca per Eluana e non lo siamo per questo?<BR/>Se al posto di Eluana ci fosse stato il signore in coma e Berlusconi avesse detto di non staccare la spina perché potrebbe avere figli?<BR/>Eluana non aveva detto niente sui suoi gameti: allora secondo i vostri discorsi un tutore avrebbe potuto prelevare le sue cellule uovo e fecondarle. Allora Berlusconi aveva ragione. Dov'è lo scandalo delle sue frasi?<BR/>Tutti ci siamo scandalizzati per la scarsa sensibilità con cui il primo ministro ha trattao le donne come incubatrici. Ebbene leggendo voi mi scandalizzo perché trattate gli uomini come tori da monta. "L'importante è che respiri" in versione maschile.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-6594002988980276062009-02-21T10:05:00.000+01:002009-02-21T10:05:00.000+01:00Fabristol, l'individuo è sovrano su se stesso finc...Fabristol, l'individuo è sovrano su se stesso finché è capace. Mi sembra una clausola ovvia: quante volte si viola per esempio la sovranità corporea di un malato di Alzheimer, in modi che magari non avrebbe mai potuto anticipare, né su cui tantomeno aveva espresso un parere? Se salta fuori un nuovo esame diagnostico, di non immediata utilità ma che può far capire meglio la malattia, e quello non aveva mai detto nulla in proposito (cosa estremamente facile), che fai, impedisci che sia portato a termine? Il tutore agisce <I>nell'interesse del paziente</I>, che non coincide affatto con la volontà espressa dal paziente in illo tempore. Tu stai confondendo l'azione senza il consenso quando il paziente è capace di darlo con l'azione senza il consenso quando il paziente è ormai incapace di prestarne uno che sia uno.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.com