tag:blogger.com,1999:blog-21665869.post8435151783386149035..comments2023-08-28T16:07:30.180+02:00Comments on Bioetica: Negli Usa la madre non ha più dirittiChiara Lallihttp://www.blogger.com/profile/00587029781195341278noreply@blogger.comBlogger57125tag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-46699502897023570752010-11-09T19:30:12.900+01:002010-11-09T19:30:12.900+01:00"La coppia biologica e' eterosessuale... ..."La coppia biologica e' eterosessuale... ed una ragione ci sara' pure." è inutile ricorcare che l'uomo è arrivato alla società del benessere proprio emancipandosi dalle sue condizioni di natura.cattinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-19824458658449335652010-11-02T12:22:56.084+01:002010-11-02T12:22:56.084+01:00infatti, stiamo assistendo, piu' che parlando ...infatti, stiamo assistendo, piu' che parlando di un poco dissimulato commercio di essere umani, al prezzo di circa € 10.000 euro, come e' stato precisato.<br /><br />Queste due donne adulte NON vogliono avere questo figlio. <br /><br />I desideri di queste quattro persone sono scritti su un contratto ed anche i termini di questo accordo.<br /><br />>>Il figlio di questi due uomini avevo solo questa possibilita` per nascere e i suoi genitori hanno fatto l`impossibile per dargliela>><br /><br />Ma da quando in qua' due maschi possono partorire? Ma quale figlio desiderato ed amato con il proprio compagno: lo concepissero tra loro, allora, come succede in nature tra un uomo ed una donna....<br /><br />Il figlio di questi due uomini avevo solo questa possibilita` per nascere e i suoi genitori hanno fatto l`impossibile per dargliela.<br /><br />>>Cominciamo a chiamare le cose con il loro nome e pensiamo ai diritti di questo bambino che e` nato, esiste gia` e viene privato dallo stato italiano del riconoscimento dei suoi affetti.>><br /><br />quel bambino, figlio di due maschi, non esisteva e non esiste nemmeno adesso. Quel bambino e' figlio di un maschio omosessuale, che pero' concepisce con una donna...irresponsabile, coadiuvato da una balia.... il tutto non per amore, ma per soldi. <br /><br />E' una provocazione, per cui non mi aspetto risposte o commenti: ma dello stesso passo, se un domani un essere umano volesse concepire con un animale?<br />La coppia biologica e' eterosessuale... ed una ragione ci sara' pure.<br />francesco sirioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-36101126210944805862010-10-29T19:12:16.532+02:002010-10-29T19:12:16.532+02:00Non ho letto tutti i commenti ma per quanto mi rig...Non ho letto tutti i commenti ma per quanto mi riguarda la questione è stata chiusa da Delfina, che riporto letteralmente:<br /><br /><i>NON stiamo parlando di ADOZIONE.<br /><br />Uno di questi due uomini E` il PADRE biologico e legale del bambino. Lo ha desiderato ed amato con il suo compagno per anni prima che nascesse. <br /><br />La donna che ha partorito NON E` LA MADRE del bambino.<br /><br />Nella surrogacy gestazionale l`ovulo e` DONATO da una donatrice e la gravidanza viene portata avanti da una PORTATRICE.<br /><br />Queste due donne adulte NON vogliono avere questo figlio. <br /><br />I desideri di queste quattro persone sono scritti su un contratto ed anche i termini di questo accordo.<br /><br />Il figlio di questi due uomini avevo solo questa possibilita` per nascere e i suoi genitori hanno fatto l`impossibile per dargliela.<br /><br />Cominciamo a chiamare le cose con il loro nome e pensiamo ai diritti di questo bambino che e` nato, esiste gia` e viene privato dallo stato italiano del riconoscimento dei suoi affetti.</i>Barbarahttps://www.blogger.com/profile/10615125771118021570noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-59420199297744700872010-10-26T13:02:12.749+02:002010-10-26T13:02:12.749+02:00Controvoglia, mi cimento, indegnamente, a fare del...Controvoglia, mi cimento, indegnamente, a fare della filosofia spicciola, alla portata di un proletario vecchia maniera, con i figli fatti in casa :-) <br />Per potersi attuare il pieno liberalismo.... bisogna essere un Dio, unico e solo, creatore del mondo... servo e padrone di se stesso. Non esiste altra scelta. Altrimenti ci sara' comunque qualcuno o qualcosa che ci obblighera' volenti o nolenti a piegarsi a quel limite, o spezzarsi: ergo... il liberalismo e' utopia, ma e' consentito illudersi. <br />Forse, e dico forse, puo' esistere una forma di liberalismo ... a scartamento ridotto, o 'detenuto'. Un liberalismo pieno, ma da esercitarsi all'interno della 'gabbia' formata dalle norme sociali.<br />Il mio voto va invece al libero arbitrio tra bene e male, dove il bene, si identifica nell'assenza del male. Come applicare il concetto in uno stato laico? Semplice. Prendiamo l'aborto non terapeutico. Come stato io non ti punisco, cancello il reato, ma non ti posso agevolare o coadiuvare, rendermi complice di un'azione disgustosa. Ti lascio al tuo libero arbitrio.<br />francesco sirioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-45650908394730306672010-10-26T09:30:24.051+02:002010-10-26T09:30:24.051+02:00Altro luogo? Veramente era cinque righe più sopra ...Altro luogo? Veramente era cinque righe più sopra la prima frase. A proposito di evitare polemiche gratuite, eh?Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-91319578744278997402010-10-26T09:21:27.793+02:002010-10-26T09:21:27.793+02:00In margine al commento di Giuseppe Regalzi al post...In margine al commento di Giuseppe Regalzi al post di Sirio, vorrei sottolineare che non è corretto giustificare citazioni "sliced" con quello che è scritto in altro luogo. E che è ancor meno bello cercare polemiche gratuite e ad personam: siamo tutti abbastanza maturi per dare da soli un giudizio su quello che gli altri scrivono. Di guide che ci illuminano in questo compito ne possiamo fare a meno.<br />Fra l'altro, evitare polemiche farebbe solo bene alla discussione.Franco C.https://www.blogger.com/profile/01754002892606203560noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-30019231546166382752010-10-26T09:14:38.475+02:002010-10-26T09:14:38.475+02:00Quella di AleG è anche in gran parte la mia posizi...Quella di AleG è anche in gran parte la mia posizione sul tema, alla quale aggiungo che fra le norme in questione, eccetto che nel caso di una scelta contraria da parte della madre, deve sussistere il diritto da parte di questa e del bambino a veder riconosciuto il loro legame. Quale debba essere la forma che prende questo legame è in parte ancora da comprendere perché il fenomeno è ancora troppo nuovo.<br />Da un punto di vista sia legale sia etico non vedo alcun motivo per dare in tema di maternità una particolare preminenza all'aspetto genetico. Essere genitori è altra cosa e comporta in primo luogo un investimento affettivo che per me non può essere oggetto di mercato. Altrimenti dovremmo anche riconoscere la preminenza del diritto dei genitori naturali anche nelle adozioni, cosa che non avviene.<br />Quanto al "diritto alla genitorialità", bisogna osservare che anche qui siamo in presenza di un termine di fresco conio che non ha (o, perlomeno, non ha ancora) alcun riscontro nella tradizione liberale. Quello che come liberali dobbiamo riconoscere è che esiste un diritto tradizionale alla maternità, ma il ruolo del padre è più controverso e il diritto del maschio singolo a riprodursi è più uno scivolare nelle pieghe della legge e della morale che qualcosa di universalmente riconosciuto. Ciò non deve stupire, visto che il ruolo maschile nella riproduzione è ben diverso da quello femminile.Franco C.https://www.blogger.com/profile/01754002892606203560noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-48979241716021234902010-10-26T01:51:06.761+02:002010-10-26T01:51:06.761+02:00Ciao Giuseppe, grazie per la risposta e il chiarim...Ciao Giuseppe, grazie per la risposta e il chiarimento.<br />In realtà non vorrei esser frainteso: non volevo fare un generico "invito alla prudenza" e alla "moderazione" in bioetica. Stavo solo rimuginando che se ho una stella polare, è la rinuncia ad ogni "principio non negoziabile", compreso quello che credo di aver più caro- appunto il principio di autodeterminazione. <br />Certi contesti molto delicati impongono comunque- secondo me- una mediazione. Un esempio per tutti, il suicidio assistito o l'eutanasia: anche laddove permessi, sono sottoposti ad una normativa piuttosto vigile, e non potrebbe essere altrimenti, al di là di eventuali condizionamenti clericali.<br />Insomma l'esercizio dell'autodeterminazione viene sì garantito, ma in qualche modo, lo stato ci mette il becco per garantire delle tutele....quindi un'invasione, magari minima, si rende necessaria. Il principio viene necessariamente negoziato. Il principio- irrinunciabile, per carità- non è trattato alla stregua di un dogma.<br />Questo volevo dire, stigmatizzando l'assiomatica liberale. Spero di essermi espresso meglio.<br />E quindi: anche la "surrogacy", a mio avviso, è un campo in cui c'è un minimo da ragionare su eventuali tutele, se non altre a causa della scarsità (?) di esperienza storica e certamente per la delicatezza della materia, che io tendo a ritenere maggiore di quella che (almeno mi sembra) tu tendi ad attribuirle.<br />Può darsi benissimo che mi sbagli io e abbia ragione tu, ma torno a ripetere che il paragone con la balia non regge. Tra prestare una tetta e un po' di attenzione ogni tanto e prestare l'intero proprio essere per 9 mesi c'è un salto qualitativo troppo grande. Le dinamiche e le forze in gioco sono potenti ed oscure, gli scenari possibili sono controllabili solo fino ad un certo punto, e personalmente non mi sento di dire che la faccenda è semplice. Va letta, come dici tu, in base a "principi razionali e coerenti".<br />Ovviamente fuori da questo mio discorso sono le paranoie e i divieti clericali, che aborro totalmente, e ovviamente per me la surrogacy DOVREBBE esser legale. Legale, ma ben normata.<br />ciao e scusa la lungaggineAleGnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-70665723187345415862010-10-25T23:35:27.545+02:002010-10-25T23:35:27.545+02:00Non mi sento granché rassicurato, visto che prima ...Non mi sento granché rassicurato, visto che prima aveva scritto: "L'autodeterminazione dell'individuo deve restare libera ... ? Penso di no, in modo assoluto".Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-54788719614713457222010-10-25T21:06:03.271+02:002010-10-25T21:06:03.271+02:00Francesco Sirio non aveva scritto: Sta' a chi ...Francesco Sirio non aveva scritto: <i>Sta' a chi e' capace di dare correttamente un giudizio di valore…. guidare il cambiamento</i>,<br />ma <br /><i>Sta' a chi e' capace di dare correttamente un giudizio di valore…. guidare il cambiamento <b>(con il confronto).</b></i><br />Tre paroline solo in più... ma il senso è ben altro.Franco C.https://www.blogger.com/profile/01754002892606203560noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-60860309555585293542010-10-25T17:52:30.297+02:002010-10-25T17:52:30.297+02:00="Sta' a chi e' capace di dare corret...="Sta' a chi e' capace di dare correttamente un giudizio di valore… guidare il cambiamento".<br /><br />Grazie a Francesco Sirio per averci ricordato, sebbene involontariamente, a che cosa porta allontanarsi dal sentiero della fedeltà più completa possibile al principio liberale.=<br /><br />non c'e' di che, sono un sostenitore del 'libero arbitrio'....:-) (capisce a me')<br /><br />ma come la mettiamo con la dissociazione ...ed i fiori di Bach.... punto di domanda!<br /><br />francesco sirioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-18657665698966164832010-10-25T17:21:29.481+02:002010-10-25T17:21:29.481+02:00"Sta' a chi e' capace di dare corrett...<i>"Sta' a chi e' capace di dare correttamente un giudizio di valore… guidare il cambiamento".</i><br /><br />Grazie a Francesco Sirio per averci ricordato, sebbene involontariamente, a che cosa porta allontanarsi dal sentiero della fedeltà più completa possibile al principio liberale.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-85656828727901863932010-10-25T17:15:49.936+02:002010-10-25T17:15:49.936+02:00Extro afferma: =Una coppia lesbica può risolvere i...Extro afferma: =Una coppia lesbica può risolvere il problema facilmente, anche senza tanti ritrovati tecnologico giuridici, mentre una coppia gay deve essere penalizzata dal fatto che sono nati maschi?=. Mi vien da pensare allora che, lo scrivente che possiede solo 1.60 cm di altezza, sia penalizzato rispetto ai suoi simili alti 1.80. E che faccio? cammino sui trampoli?, mi faccio donare e trapiantare delle gambe piu' lunghe? Penso che ci siano situazioni, oggettive, delle quali se ne puo' soltanto prendere atto e convivere con esse. In psichiatria, credo che chi rifiuti di accettare la realta' oggettiva delle cose, evidenzi una dissociazione, che, è una manifestazione patologica. Io mi dovro' accontentare delle gambe che ho, e che funzionano regolarmente in ragione del mio corpo, come gli omosessuali maschi devono autodeterminarsi ad accettare la realta' delle cose, e cioe' di essere degli individui di sesso maschile, nel bene e nel male. <br /><br />La riflessione 'partorita', da Giuseppe, in merito alla liberta' di potersi autodeterminare mi ha fatto riflettere. Parto da lontano. Giuseppe dice: "Penso per esempio ai casi in cui l'autodeterminazione faccia riferimento a credenze empiriche dimostrabilmente false (p.es. il malato di cancro che vuole curarsi da solo con i fiori di Bach), oppure - più dubitativamente - a situazioni in cui si possa con certezza stabilire che un certo individuo, pur giuridicamente capace, è incapace di dare correttamente un giudizio di valore sull'esito di un'azione". Il problema e' proprio quello. L'autodeterminazione dell'individuo deve restare libera, sia per gli omosessuali, che i fan dei fiori di Bach, e si concretizza nella possibilita' di procedere …comunque …anche. in forte odore di 'dissociativita'? Penso di no', in modo assoluto (ed in ogni caso solo e sino a quando non confliggano con diritti di altri (il figlio, nel caso delle persone omosessuali). Istintivamente direi che la risposta vada trovata prima, prima che si arrivi allo stadio finale. Sta' a chi e' capace di dare correttamente un giudizio di valore…. guidare il cambiamento (con il confronto). La societa' cambia, e' vero, e' giusto, e' un fenomeno inarrestabile, ma il cambiamento non e' sempre evoluzione, puo' anche sbagliare percorso e sfociare in involuzione. Il cambiamento va' guidato, e navigare alla deriva… allo sbando, libertariamente non porta a nessuna destinazione, si rischia solo di fare naufragio: il naufragio puo' davvero rappresentare un 'ideale' da raggiungere? Ecco la necessita' della bioetica, delle discussioni, oggi, piu' che mai.<br />francesco sirioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-6715288577054093052010-10-24T21:22:49.339+02:002010-10-24T21:22:49.339+02:00Discussione interessante, ma gli interlocutori sem...Discussione interessante, ma gli interlocutori sembrano dare molte, troppe, cose per scontate.<br /><br />Inoltre, alcuni particolari importanti letti negli articoli mi paiono palesemente errati (non so se scritti per ignoranza oppure volutamente falsificati per qualche motivo - magari semplicemente per semplificare la storia ad uso e consumo del popolino che legge).<br /><br />Ad esempio, non è che alla gestante possano portare via il bambino al momento della nascita contro la sua volontà, contratto o non contratto. Semplicemente si tratta di un contratto che non può essere fatto rispettare con la forza della legge.<br />Al massimo si può negare il pagamento dopo che lei si è rifiutata di consegnare il bimbo.<br /><br />Per chi volesse conoscere il costo di un essere umano, credo che sia sui 10.000 US$ se si utilizza lo stesso servizio in India. Il che non significa che questo sia il valore che gli si deve assegnare. Ci sono esseri umani a cui io, personalmente, do molto più valore e altri a cui do molto meno valore (cioè sarei disposto a pagare). I giudizi di valore sono soggettivi. Altri potrebbero essere disponibili ad accollarsi costi in base a valutazioni differenti.<br />Alla fine, il valore che si assegna ad un oggetto (persona, cosa o altro) è solo quello a cui si è disposti a rinunciare pur di ottenerlo.<br /><br />Che c'è di male a "cedere a titolo oneroso" il proprio figlio? Non è che lo ha ceduto ad un macellaio per fare lo spezzatino, ma ha ceduto l'onere di prendersene cura ad altri che hanno assunto lo stesso l'onere.<br /><br />L'adozione è una situazione in cui un bambino viene affidato definitivamente alle cure di qualcuno, quando non ci sono parenti in grado di prendersene cura o che desiderano prendersene cura.<br />Al contrario nel caso della surroga, ci sono delle persone che desiderano prendersi cura del neonato che cercano di ottenere un neonato di cui prendersi cura.<br />Non va scontato, per altro, il diritto di cercare di ottenere un figlio genetico e non dover adottare il figlio di qualcun' altro.<br /><br />Una coppia lesbica può risolvere il problema facilmente, anche senza tanti ritrovati tecnologico giuridici, mentre una coppia gay deve essere penalizzata dal fatto che sono nati maschi?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-89180872479325106232010-10-24T17:29:46.593+02:002010-10-24T17:29:46.593+02:00Caro Alex,
grazie innanzitutto per il commento pa...Caro Alex,<br /><br />grazie innanzitutto per il commento pacato e cortese. La mia risposta sulla vendita di organi era in effetti sbrigativa; ma era anche accompagnata da una faccina... :-) In realtà non so bene cosa pensare in merito: sono sensibile agli argomenti di chi mette in guardia che in questo modo l'offerta complessiva di organi potrebbe in realtà ridursi; ma dal punto di vista dei principi non riesco bene a vedere come si possa essere contrari, soprattutto se si accetta - come credo fai anche tu - che i reni e il fegato si possano donare. Oltretutto, come qualcuno ha fatto notare, nel caso della donazione tutti hanno un evidente guadagno: colui che riceve l'organo, il chirurgo e il resto dell'équipe medica (che hanno più spesso che no nobili motivazioni, ma non lavorano gratis), gli infermieri, chi sbriga le pratiche amministrative - tranne uno: chi dona l'organo, che deve accontentarsi della soddisfazione immateriale di aver fatto del bene, e per il resto sostenere i rischi dell'intervento. Sono anche sensibile agli argomenti di chi vede qui una possibile via verso nuove forme di sfruttamento dei poveri, ma questa posizione, per essere coerente, dovrebbe essere accompagnata da un impegno credibile per un cambiamento radicale e immediato dell'attuale realtà economica; e quasi sempre invece non lo è, col risultato che in nome della <i>possibilità</i> di un domani in cui le condizioni dei poveri saranno drasticamente migliori, si nega il miglioramento limitato ma <i>concreto</i> (anche se ottenuto con un sacrificio che può essere amaro) ottenibile già oggi. Ma è anche vero che storicamente molti progressi sociali sono stati ottenuti proibendo ciò cui i poveri avrebbero per necessità comunque acconsentito; epperò qui sono in gioco anche le vite dei malati, e via così - ripeto, non ho una opinione fermissima in materia.<br /><br />A me, comunque, la surrogazione continua a sembrare qualitativamente (anche se non quantitativamente, è ovvio) non troppo diversa dal baliatico; ho la sensazione che gran parte dell'impegno psicologico che le si attribuisce sia invece proprio della gravidanza vera e propria, che ci è indubbiamente assai più familiare. Qui comunque la questione si può risolvere abbastanza facilmente: ci saranno pure delle indagini su come queste donne valutano a posteriori la propria esperienza. Credo che qui ci sia il pericolo di concentrarsi sugli episodi in cui le cose sono andate male (quasi sempre dovuti all'ambiente legale incerto), che sono gli unici a fare mediaticamente notizia.<br /><br />Per concludere, sul pericolo di un'assiomatica liberale portata alle estreme conseguenze: io penso che se vogliamo porre dei limiti al paradigma liberale, dobbiamo comunque farlo in base a principi razionali e coerenti. Penso per esempio ai casi in cui l'autodeterminazione faccia riferimento a credenze empiriche dimostrabilmente false (p.es. il malato di cancro che vuole curarsi da solo con i fiori di Bach), oppure - più dubitativamente - a situazioni in cui si possa con certezza stabilire che un certo individuo, pur giuridicamente capace, è incapace di dare correttamente un giudizio di valore sull'esito di un'azione (qui però al momento non mi sovvengono esempi concreti). Per il resto penso che non si debba cedere alla tentazione - presente in quasi tutti noi, ahimè - del paternalismo e dello <i>yuck factor</i>, o al moderatismo di maniera di certi liberali a mezzo servizio, che deplorano Ruini e Zapatero nello stesso breve giro di frase. Ma questo non riguarda te, ovviamente.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-44317114895749020122010-10-24T15:22:22.454+02:002010-10-24T15:22:22.454+02:00Al di là dell'articolo iniziale, confesso di n...Al di là dell'articolo iniziale, confesso di non avere le idee chiarissime in materia. <br />E' comunque uno dei pochi casi in cui una tesi sostenuta da Giuseppe o Chiara su questo blog mi crea qualche disagio.<br />La maternità surrogata solleva in me qualche dubbio analogo a quelli sollevati della vendita degli organi, e mi sembra che la risposta di Giuseppe in proposito (commento del 22/10/10, 20:25- "le leggi non permettono di vendere reni") sia come minimo troppo sbrigativa (mi piacerebbe che Giuseppe, se lo ritiene, chiarisca la sua posizione). Solleva effettivamente dubbi simili quelli sollevati dall'esercizio (o per lo meno lo sfruttamento) della prostituzione, o dell'adesione a condizioni di lavoro potenzialmente degradanti o umilianti, ecc ecc. <br />Una gravidanza è un impegno emotivo, fisico, esistenziale rischioso e profondissimo- qualitativamente troppo diverso dall'esser balia. Sia chiaro: non sono affatto contrario in assoluto alla possibilità di "affittare l'utero" (e neanche, forse, di vendere gli organi), e credo di esser ben conscio del rischio del paternalismo o dell'autoritarismo etico in agguato. So anche bene che avete trattato infinite volte questi argomenti. Però si tratta di un campo (per una volta) che mi sembra davvero poco liquidabile, e mi sento di accogliere alcuni rilievi di Franco C. <br />Volgarmente, temo che certi irrinunciabili principi liberali, se portati alle estreme conseguenze, abbiano un retrosapore sottilmente assiomatico. E' antipatico da dire, specie per un coscioniano come me, ma se l'autodeterminzaione dell'individuo diventa a sua volta un dogma stiamo da capo a 12. C'è un principio di negoziazione e di mediazione "sul campo" che è parte integrante del nostro concetto di pensiero e solidarietà sociale.<br />Con mille dubbi,<br />AlessandroAleGnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-43827229216820401252010-10-24T14:05:07.596+02:002010-10-24T14:05:07.596+02:00Io non mi rassegno a considerare oggetto nessun es...Io non mi rassegno a considerare oggetto nessun essere umano. Nato o non nato.annarosanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-78468432127353219482010-10-24T11:23:14.357+02:002010-10-24T11:23:14.357+02:00Finché non nasce un bambino è solo oggetto e non s...Finché non nasce un bambino è solo oggetto e non soggetto, rasesgnarevi.camillonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-64468446468973534952010-10-24T01:15:54.864+02:002010-10-24T01:15:54.864+02:00Direi che è evidente che in questo blog, ed in par...Direi che è evidente che in questo blog, ed in particolare lo si capisce dalla piega presa dalla discussione sull'argomento di questo post, il bambino - nei confronti degli adulti - è considerato esclusivamente "oggetto" di diritto e non soggetto. Direi oggetto e basta.annarosanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-69302599615054474402010-10-23T17:34:18.423+02:002010-10-23T17:34:18.423+02:00due osservazioni.
sulla compravendita di figli
=s...due osservazioni.<br /><br />sulla compravendita di figli<br />=sì, a condizione che ci siano ragionevoli garanzie che il bambino vada ad adulti amorevoli=<br />non ho parole. Quali sarebbero due adulti amorevoli? UN FIGLIO HA DIRITTO AD UN PADRE ED UNA MADRE ADMOREVOLI, I SUOI.<br /><br />sulla madre che 'affitta' l'utero e sulla sua 'compartecipazione' sul neonato.<br />Ritengo che essa non abbia alcun diritto sul bambino. Quel bambino ha una madre naturale, a prescindere da quella che lo ha solo 'ospitato'. Un tempo c'erano le balie.... ecco queste donne svolgono, meno onoratamente, una sorta di funzione di balia del terzo millennio. Solo che cambiano i fini. Prima la balia suppliva alle 'deficienze fisiche' della madre, oggi, la balia e' una incubatrice, inserita nel contesto di una filiera per la produzione di esseri umani a pagamento, per 'i capricci' di qualcuno.<br />Tutto cio' fa' solo rabbrividire.<br />In questo blog viene ribadito che ognuno e' padrone assoluto del proprio corpo, e poi si ammette ogni tipo di abuso sul corpo degli altri, quale un figlio. Il figlio e' 'un altro corpo'. Lo fecondo qua', lo partorisco li, lo allatto così.....tutto deciso da terzi a tavolino. Sul corpo di un altro.<br />francesco sirioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-79418712526545634292010-10-23T14:31:48.759+02:002010-10-23T14:31:48.759+02:00"Resta il fatto che non sei nella mia testa e...<i>"Resta il fatto che non sei nella mia testa e non puoi sapere se pretendo o no che "quello che piace a me non deve piacere agli altri".</i><br /><br />Per la precisione era "a te non piace, quindi non deve piacere a nessun altro", che è un po' differente.<br /><br /><i>"Per te la sua scelta precedente giustifica le sofferenze che le vengono imposte"</i><br /><br />C'è una cosa che si chiama consenso informato: le conseguenze vengono spiegate chiaramente prima. E si suppone che una donna non sia una minus habens incapace di fare scelte ponderate da sola, e di valutare se proverà sofferenza a cedere un bambino non suo (immagino che non tutte le donne reagirebbero allo stesso modo) e se questa sofferenza - ammesso che ci sia - sarà più che compensata dalla gioia di avere aiutato altri e dall'eventuale compenso economico che riceverà.<br /><br /><i>"Invece di chiedermi dei chiarimenti in merito (per capire quali sono i limiti della mia definizione, sui quali ci sarebbe da discutere) hai preso in mano il martello della deduzione per demolire il mio argomento. Però hai dimenticato che in questo modo la differenza fra quello che tu pensi che sia secondo me la libertà incomprimibile e quello che io ne penso va perduta".</i><br /><br />A me sembrava chiarissimo quello che hai scritto. La prossima volta non darò più per scontato che quello che scrivi rifletta direttamente quello che pensi.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-35835109382751327122010-10-23T14:12:21.855+02:002010-10-23T14:12:21.855+02:00Giuseppe,
diciamo che tu non intendevi offendere m...Giuseppe,<br />diciamo che tu non intendevi offendere me e io non intendevo offendere te. OK?<br />Resta il fatto che non sei nella mia testa e non puoi sapere se pretendo o no che "quello che piace a me non deve piacere agli altri".<br />Quanto alla "parafrasi", il fatto che qualcosa mi piaccia o non mi piaccia non provoca nessuna sofferenza a nessuna madre surrogata, mentre il toglierle il figlio può farlo. Per te la sua scelta precedente giustifica le sofferenze che le vengono imposte. Per me il rischio di sofferenze che non aveva saputo prevedere impone una regolamentazione. Dobbiamo andare avanti a discutere?<br /><br />Quanto alla questione della libertà incomprimibile, il tuo argomento vale solo in parte: ho usato un principio generale mal definito (ma non c'erano né il tempo né lo spazio per farlo) in un contesto specifico, la surrogacy, in cui a me pare più chiaro. <br />Invece di chiedermi dei chiarimenti in merito (per capire quali sono i limiti della mia definizione, sui quali ci sarebbe da discutere) hai preso in mano il martello della deduzione per demolire il mio argomento. Però hai dimenticato che in questo modo la differenza fra quello che <i>tu pensi</i> che sia <i>secondo me</i> la libertà incomprimibile e quello che <i>io</i> ne penso va perduta. E con essa se ne va anche la tua logica elementare.Franco C.https://www.blogger.com/profile/01754002892606203560noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-31248914298791971012010-10-23T13:28:04.339+02:002010-10-23T13:28:04.339+02:00Quindi parafrasare senza eufemismi "secondo m...Quindi parafrasare senza eufemismi "secondo me spezzare il legame fra madre e figlio è un atto mostruoso, ed è ininfluente quale sia il titolo legale in ballo" con "E siamo sempre lì: a te non piace, quindi non deve piacere a nessun altro" è un insulto, mentre invece dire a un altro che dice stupidaggini non lo è. Va bene.<br /><br />Quelli che ho usato non sono analogie ma proprio controesempi. Tu non stavi parlando solo della <i>surrogacy</i> - nel qual caso potresti forse aver ragione: avrei usato un'analogia - ma applicavi alla <i>surrogacy</i> il un principio generale ("la libertà incomprimibile di disporre del proprio corpo"). Ma se tu te ne esci con un principio generale, e io trovo un esempio concreto - anche uno solo - che mostra come quel principio, se applicato, porta a conseguenze paradossali, allora ho invalidato il tuo principio. E' logica elementare.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-72842884429448331492010-10-23T13:14:41.054+02:002010-10-23T13:14:41.054+02:00Giuseppe
a) A sentirmi insultato per primo sono st...Giuseppe<br />a) A sentirmi insultato per primo sono stato io ("E siamo sempre lì:<i> a te non piace, quindi non deve piacere a nessun altro.</i>") E non ho risposto con un insulto, ho solo detto che quella frase è una stupidaggine. E' falsa nei fatti e gratuita nei fini. Capita di dirne, ma non ho mai né detto né pensato che tu sia stupido: stupidaggini ne diciamo tutti.<br />b) Non ho alzato l'asticella, ho usato l'ironia. Però se quelli che per te sono controesempi per me sono analogie tirate per i capelli è difficile intenderci. Non voglio imbarcarmi sulla strada delle analogie e delle controanalogie perché penso che non porti da nessuna parte. Per capirsi ci vogliono pazienza, voglia di farlo, e, soprattutto, tempo. Se continueremo a parlarci qui il tempo lo troveremo, ma senza aver fretta.<br />c) Dalle nostre risposte finali mi sembrava che l'argomento fra noi fosse temporanemente esaurito. La mia precisazione era personale e poteva anche non interessare agli altri partecipanti al thread. Da qui il mio PS.<br />Con simpatia.<br />F.Franco C.https://www.blogger.com/profile/01754002892606203560noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21665869.post-88648714577049257492010-10-23T11:57:51.319+02:002010-10-23T11:57:51.319+02:00Franco C.:
stamattina la prima cosa che ho fatto ...Franco C.:<br /><br />stamattina la prima cosa che ho fatto è stata di mettermi alla scrivania a rispondere al tuo commento. Tu avevi enunciato un principio generale ("Se sono libero di disporne in modo incomprimibile non posso essere costretto a risarcire nessuno per aver esercitato la mia libertà"), io ho trovato un controesempio - il ciclista - che confuta questo principio. A questo punto tu avresti dovuto, secondo l'etica della discussione o anche per elementare cortesia, rispondere con una contro-confutazione puntuale, oppure ammettere di avere avuto torto; non hai fatto né una cosa né l'altra, e hai prodotto invece affermazioni vaghe su una mia presunta confusione fra analogie e controesempi; adesso pretendi una fantomatica "dimostrazione completa" (in gergo tecnico si dice "alzare l'asticella": una fallacia logica assai comune). L'insulto finale che mi rivolgi non fa che confermare il tipo di dibattito che ti piace condurre.<br /><br />Buona giornata.Giuseppe Regalzihttps://www.blogger.com/profile/17630515586340664880noreply@blogger.com