La copertina del Mucchio Selvaggio di aprile “avrebbe” dovuto riportare un disegno di uno storico personaggio del fumetto italiano. Il “catzillo” è un fumetto underground, molto famoso negli anni Ottanta, che l’autore Gianfranco Grieco ha modificato per noi facendolo assomigliare a Berlusconi, ovviamente legato a un lungo articolo che mette in guardia sul votare “Forza Italia” alle prossime elezioni politiche.
Abbiamo usato il verbo “avrebbe” perché il distributore nazionale (Parrini) si è rifiutato di fare uscire il giornale in edicola. Non vuole correre il rischio di denuncie penali. Il giornale verrebbe comunque boicottato da molti distributori locali non di sinistra, il tipografo nicchia, la par conditio, rapporti con il potere etc etc. Insomma paura. Paura di ritorsioni legali, economiche e magari anche fisiche da parte del soggetto raffigurato nel disegno.
La redazione trova ciò un atto di censura inqualificabile. La satira è un diritto affermato dalla nostra Costituzione (“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” – Art. 21). Se si va con la memoria indietro nel tempo a copertine, molto più feroci e provocanti, di giornali come il “Male”, “Frigidaire” o “Cuore” ci si rende conto di come è peggiorato il rapporto tra la stampa e il potere e di quanto la libertà di espressione sia sempre meno garantita.
La censura è sempre stata usata come strumento di repressione e negazione di valori e tematiche “scomode”.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
lunedì 27 marzo 2006
Censura per il catzillo de Il Mucchio Selvaggio
Comunicato Stampa del Comitato di redazione de Il Mucchio Selvaggio:
"...è proprio vero più andiamo avanti, più sembra di tornare indietro, ma prima o poi toccheremo il fondo e allora..."
RispondiElimina"Epifenomenologia della storia" Eugenio Colasanti, 1981, Bologna
Voi comunisti, oltre a bollire giovinetti, usate anche l'insolenza di ritrarre il Presidente del Consiglio come un catzillo qualunque...
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