Ieri in videochat su il Corriere.it Clemente Mastella ha pazientemente risposto alle domande dei lettori.
Domanda Enrico, di Milano: “Come si comporterà quando si tratterà di votare su temi di bioetica? Seguirà i no della Chiesa”?
Risponde Mastella: “Io sono un cattolico convinto e quindi i miei principi restano legati alla Bibbia. Ma sulle questioni etiche il rapporto non è tra maggioranza e minoranza ma va riportato al dibattito parlamentare lasciando libertà di posizioni etiche individuali. Io cattolico e per quanto mi riguarda senza utilizzare strumentalmente la religione per me queste cose valgono ma soprattutto per la mia coscienza”.
I miei occhi sono sempre più aperti, in segno di rispetto e sorpresa. Libertà di posizioni etiche individuali. Accidenti, ma allora forse lo abbiamo giudicato frettolosamente come reazionario e conservatore? Beh, dispostissimi (e felicissimi) di ritrattare la nostra condanna.
Però, mannaggia alla mia mania di leggere fino alla fine delle frasi!, Mastella aggiunge: “Certo, se contiamo poco, è più difficile far pesare i nostri valori. Se cresce il mio partito non ci saranno né pacs, ne pics ne pocs”.
Far pesare, ovvero imporre? Sembra proprio di sì, visto quanto segue: né PACS né roba del genere (di pessimo gusto le assonanze). E dove è andata a finire la libertà di posizioni etiche individuali?
Caro Mastella, la libertà può esercitarsi solo in assenza di coercizione legale. Se non posso accedere alle tecniche di procreazione assistita, non posso ricorrere all’eutanasia, non posso fare liberamente ricerca (l’elenco continuerebbe, ma sarebbe noioso), esattamente in che senso sono libero? Che spiraglio di libertà rimane, quello di scegliere la chiesa in cui accendere un cero?
Temo che Mastella taccerebbe una simile pretesa (di libertà) di “ferocia illuministica […] rigurgito ottocentesco di prendersela con il Papa o i vescovi [di] bigottismo laico che rischia anche di farci perdere le elezioni”. (È la risposta alla domanda di Alessio sui rapporti con la Rosa nel Pugno.)
Rimane anche la libertà di votare per Mastella!
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