Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
martedì 18 aprile 2006
Figli dell’eterologa? Nessun problema
Uno studio pubblicato da alcuni ricercatori britannici (C. Murray, F. MacCallum e S. Golombok, «Egg donation parents and their children: follow-up at age 12 years», Fertility and Sterility 85, 2006, pp. 610-18) mostra come non siano rilevabili differenze significative nello sviluppo psicologico di tre gruppi di bambini nati per fecondazione in vitro omologa, eterologa con donazione di ovocita ed eterologa con donazione di seme (34, 17 e 35 famiglie, rispettivamente). Tutti i bambini mostrano una buona condizione emotiva, anche se le madri del terzo gruppo tendono a essere più legate della norma ai loro figli (fonte: «Study finds egg donation families well-adjusted», BioNews, 18 aprile 2006).
E dei padri che si dice? Come vivono la loro estraneità genetica?
RispondiEliminaSpiacente, la mia fonte non dice nulla in proposito. Comunque la ricerca prevedeva interviste a madri e figli, non ai padri.
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