Siamo alla manifestazione della Confcommercio, e il nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dichiara («Rimarrà solo con i suoi improperi», Il Corriere della Sera, 4 aprile 2006):
Ho troppa stima per l’intelligenza degli italiani per credere che ci possono essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse.E prosegue (Italiani non così coglioni da votare contro interessi-Berlusconi, Reuters Italia, 4 aprile 2006):
Loro mi lanciano accuse serie, dandomi del delinquente politico e non si sono scusati. Io, ironicamente e con il sorriso sulle labbra, mi sono espresso davanti ad un pubblico amico. Le due cose non sono comparabili; mi dicono sempre assassino e mi mandano i loro plotoni telecomandati in ogni occasione.Mentre lasciava la sede della Confcommercio Silvio Berlusconi ha avuto un battibecco con un passante che gli ha urlato: “È 5 anni che ci racconti le favole, non ci crede più nessuno”.
Berlusconi si è fermato ad ascoltarlo e, mentre saliva in macchina, gli ha risposto: “Sono bravo, io, mentre tu, con quella faccia lì...”.
PS
L’immagine non è pertinente, ma abbiamo preferito andare fuori tema che rischiare di essere accusati di volgarità.
Dove finisce la libertà di parola e comincia il pessimo gusto o l'insulto?
RispondiEliminaCome dovremmo definire chi vota Berlusconi?
Antonio