Il Vaticano non cessa mai di stupirci. In un momento in cui anche i reality show hanno perso brillantezza ed effervescenza, l’unica magra consolazione che ci è rimasta sono le invettive dei vescovi italiani […].Ma insomma, mi domando e dico, cari ragazzi, va bene non essere insultati e picchiati, ma non esageriamo nel chiedere pari diritti di quanti vivono non nel peccato; di quanti accettano la responsabilità di una famiglia legittima e non vanno in giro a perdere tempo; di quanti, infine, ricevono la benedizione religiosa di buona condotta pur vivendo in uno Stato laico (?). E poi, quale ingerenza e ingerenza? Potrà pure esprimere il suo parere Camillo Benso Ruini, oppure volete tappargli la bocca? Il vecchierello ha solo detto come la pensa; mia nonna avrebbe detto, ‘è temperamento’ (giustificando, così, le più turpi azioni con il ricorso al carattere).
Il cardinale Ruini se la prende con il Parlamento Europeo, colpevole di voler equiparare i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle ‘famiglie legittime’. Ruini – ha spiegato il Circolo Mario Mieli in un comunicato – farcisce questa sua affermazione con il buonismo e il pietismo ormai consueto, affermando che è legittimo respingere e combattere gli atteggiamenti discriminatori e violenti nei confronti delle persone con ‘tendenze’ omosessuali, ma altra cosa è chiedere ai Paesi membri, anche se in maniera non vincolante, la revisione delle proprie leggi nazionali che, secondo lui e tutto il vescovado, non rispettano nemmeno la cultura e le tradizioni proprie dei diversi Paesi membri. Surreale.
[Il circolo Mario Mieli si è lamentato di questa] ulteriore e pericolosa ingerenza vaticana in fatti di competenza esclusiva di Stati nazionali laici, che legiferano per tutti i cittadini e non solo per quelli che il Vaticano considera legittimi o che hanno a cuore le tradizioni e i valori del proprio paese’; [e] si è augurato infine di ‘non rimanere voce isolata di fronte alle esternazioni vaticane a difesa di una laicità dello Stato che garantisca a tutti eguali doveri ma anche diritti.
Ma mi incalza una domanda: perché non l’ha dichiarato a casa sua questo parere? O nel suo Stato? In fondo, Ruini e compari, ce l’hanno uno Stato, che lascino in pace il nostro!
ps
ad essere grave (non ci si stanca di ripeterlo) è lasciare la protesta una ‘voce isolata’ (da parte di chi dovrebbe difendere lo Stato laico), piuttosto che quanto e chi quella protesta hanno suscitato.
Non si dovrebbe dargli retta.
RispondiEliminaFrancesco