martedì 23 maggio 2006

Mamma, la Turco!

Da la Repubblica di oggi (Pillola abortiva, apertura della Turco
. “Via libera, senza test selvaggi”):
“Garantiremo a tutte le mamme italiane di partorire senza dolore. Il sistema sanitario nazionale assicurerà gratis l’anestesia epidurale. Nessun ostacolo alla pillola abortiva Ru486, ma rispettando le indicazioni della legge sull’aborto e senza alcuna sperimentazione selvaggia”. Livia Turco, ministro alla Salute, parla chiaro. Ed ha scelto il giorno dell’inaugurazione del nuovo reparto di Neonatologia al Policlinico Umberto I di Roma.
“In Italia si fanno troppi parti cesarei, occorre una legge organica che tuteli la salute delle donne e che segua le neomamme – prosegue Livia Turco – anche dopo il parto. Più di un terzo di loro soffre di forme di depressione dopo aver dato alla luce il bambino. In molti paesi dell’Unione Europea il sistema sanitario assicura l’assistenza domiciliare fino al terzo mese di vita. Quindi più assistenza, ecco perché vanno potenziati i consultori. Basta con il dolore, diffondendo specie nelle Regioni del Sud i reparti di Neonatologia. Il tutto concordato e condiviso con le Regioni, che negli anni del governo Berlusconi sono state sistematicamente escluse dalle scelte di politica sanitaria e finanziaria”.
[…]
Immancabili e prevedibili le reazioni. “Sulla Ru486 pensi agli interessi della famiglia – commenta il capogruppo Udc alla Camera Luca Volontè – lo stesso padre della pillola abortiva ha ammesso il rischio di decessi a seguito della terapia”.
Parole, quelle della Turco, che se non fossero state pronunciate in Italia sarebbero normali. Ma nel nostro Bel Paese suscitano quasi entusiasmo, abituati come siamo ad altri tenori.
Ma veniamo a Volontè, uno dei beniamini di Bioetica. Perché non si prende la briga di citare una fonte, un nome, un cugino almeno (anche una fonte onirica andrebbe meglio del suo silenzio o della sua sicumera di non avere bisogno di ‘prove’)?
Cosa avrebbe detto esattamente il padre (Etienne-Emile Baulieu, tanto per riempire il vuoto lasciato dall’onorevole, per reticenza o amnesia?) della pillola abortiva a proposito del rischio di decessi? Volontè non ritiene di dovercelo dire. E io per pigrizia rimando a un precedente post (La RU486 va al convegno) in grado di svelare i nebbiosi misteri sulla RU486 e il suo genitore pentito (secondo Volontè, naturalmente).

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