la condanna dei “tentativi di dare un improprio e non necessario riconoscimento giuridico a forme di unione che sono radicalmente diverse dalla famiglia, oscurano il suo ruolo sociale e contribuiscono a destabilizzarla, con gravissimi costi sociali, oggi e in prospettiva futura. Un futuro da costruire non con le lenti dell’ideologia, ma con la speranza e la concretezza della vita realmente vissuta”.Quali sarebbero gli effetti destabilizzanti? E i costi sociali? Si dice gravissimi: quali sarebbero?
E poi sembra davvero ironico il richiamo a lenti non ideologiche. Quale sarebbe l’ideologia: desiderare la possibilità di scegliere secondo la propria volontà oppure imporre un unico modello di vita e convivenza?
I vescovi dovrebbero andare a cantare in un coro di voci bianche.
RispondiEliminaMaria Callas