
Ancora una volta, poi, si abusa di termini e concetti per confondere le acque: “sopprimere la vita” è una espressione priva di senso, che però ha l’intento di buttare fumo negli occhi di quanti si fermano alla superficie. La questione è se quella vita (delle cellule embrionali) goda di un qualche diritto alla inviolabilità. E l’Osservatore Romano non ritiene opportuno nemmeno discutere della presunta sacralità delle staminali embrionali.
Il paragone tra la ricerca sulle staminali e l’aborto è quantomeno discutibile: la ricerca sulle staminali avviene su embrioni crioconservati non idonei all’impianto, e non comporta la soppressione di una vita (più corretto sarebbe dire: la soppressione di una “persona”). Così come accade anche nel caso di un aborto: nessuna persona viene soppressa.
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