Sul fatto che l’Europa sia diventata laicista e antireligiosa io non ho dubbi. Lo provano l’ipocrita preambolo alla Costituzione europea, ora defunta e, siccome laica, sepolta senza neppure i conforti religiosi, con la disperazione, immagino, dell’anima del povero De Gasperi, reclamato santo e celebrato perché voleva unificare l’Europa, ma dimenticando che lui l’Europa la voleva cristiana.Avevamo nostalgia di simili dichiarazioni. Sul caso Buttiglione.
Lo prova il celebre «caso Buttiglione», che va inteso come la ghettizzazione della religione non tanto nella sfera privata, ma nella sfera muta. Lo prova tutta la legislazione europea in materia di matrimonio, famiglia, droga, vita, morte. Su tali questioni oggi il Dio laico della Ragione trionfa sul Dio cristiano dell’amore: non ci sono più i «valori non negoziabili» di cui parla Benedetto XVI. E se per caso vuoi ancora affrontarle, quelle questioni, richiamandoti alla tradizione cristiana, non solo non ti prendi una pacca d’affetto sulle spalle, ti danno uno schiaffo sulle mani. E ti dicono: zitto tu, brutto vecchio oscurantista, conservatore, reazionario, retrogrado, e clericale: questa è la post-modernità, la libertà, la migliore laicità che passa la nouvelle cuisine francese.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
mercoledì 23 agosto 2006
In una vera macedonia ci vuole anche la pera...
... da I veri laici dialogano con la fede, di Marcello Pera, Il Giornale, 23 agosto 2006, soltanto un estratto. Chi vuole approfondire.
L'articolo è tipico, confuso, pieno di forzature. Al solito.
RispondiEliminaCol termine «laico» oggi indichiamo chi non crede. O, al più, intendiamo chi crede, ma che, per i propri convincimenti e orientamenti politici, usa solo risorse intellettuali.
Io non so quale Devoto consulti l'ex presidente Pera, ma di certo, non è così ignorante come appare, quindi assumo, per manifesta malafede, tutte le sciocchezze che scrive. In particolare il passaggio
Comincio da Giovanni Paolo II, il quale nel 1988 indirizzò ai laici una Esortazione apostolica. Esordì con una precisazione: «I laici sono tutti i fedeli ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso sancito dalla Chiesa».
viene riassunto da Pera nel paradigma,
Cioè, i laici sono christifideles, dunque credenti.,
mentre invece il testo riporta la dicitura Christifideles laici cioè fedeli senza ordinamento religioso.
Fischi, fiaschi e qualche pomodoro.
Leggendo velocemente, avevo inteso "Avremo nostalgia di simili dichiarazioni" invece che "Avevamo nostalgia di simili dichiarazioni". Stavo postando il mio commento sotto il taglia-incolla, e lì mi sono accorto che invece di "avremo" c'era scritto "avevamo".
RispondiEliminaCi fosse stato scritto "avremo", avrei commentato che era una stupenda lapide per Pera da consegnare ai posteri per testimoniare che nel 2006 non erano tutti poi così stronzi. Avrei concluso con un entusiastico: "W Chiara Lalli".
Malvino