giovedì 3 agosto 2006

Prete pedofilo svanisce nel nulla

Da un anno era agli arresti domiciliari in una abitazione messa a disposizione dallo Stato del Vaticano e da un paio di settimane è sparito nel nulla (Fuggitivo a Roma il prete pedofilo americano, Il Corriere della Sera, 3 agosto 2006). Joseph Henn è accusato di avere molestato due seminaristi a Phoenix tra il 1979 e il 1981; gli abusi sono stati scoperti soltanto nel 2003. Nei giorni passati la Corte di Cassazione aveva respinto le istanze del sacerdote americano con cui si opponeva all’estradizione, e questo rifiuto non deve essergli piaciuto. Al punto che quando le autorità italiane si sono recate a notificargli il provvedimento di estradizione si sono accorte che di Henn non c’era alcuna traccia.
I suoi accusatori temevano che il trasferimento a Roma fosse un modo per sottrarsi alla pena. Henn è uno dei circa 30 preti che risiedevano nella Diocesi di Phoenix e che sono stati accusati di abusi infantili. Non tutti commessi a Phoenix e non tutti ‘espiati’. Paul Pfaffenberger, leader dello SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests), ha affermato che i Salvatoriani, l’ordine cui appartiene Henn, sono complici e moralmente responsabili per la sua sparizione (Priest vanishes before facing felony sex charges, The Arizona Republic, 1 agosto 2006). E ha aggiunto:
Everybody did the right thing in this case except this Catholic religious order. It is disturbing and maddening that the Catholic Church has covered up for this man by providing sanctuary and safety all these years.
Andrew Thomas, un legale della contea di Maricopa, in Arizona, ha sostenuto che quello di Henn è “un ultimo atto di mancanza di rispetto che dimostra la sua mancanza di rispetto per la legge. Può scappare ma non può nascondersi. Sarà catturato e verrà fatta giustizia”. Umana, certo, non pretendiamo altro!

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