giovedì 24 agosto 2006

A proposito dei bambini ospedalizzati

È difficile spiegare chi siamo,
siamo dei genitori che amano i propri figli e che sono stanchi di dovere lottare con la burocrazia per vedere rispettati i diritti dei propri bambini e i propri.
Il nostro è un gruppo di genitori che hanno in comune una realtà: i propri figli sono ricoverati da troppi mesi presso l’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro, tutti affetti da gravi patologie la cui sopravvivenza e garantita da una tracheotomia connessa ad un ventilatore meccanico, alimentati artificialmente mediante una gastrostomia percutanea, nonché da una assistenza infermieristica e medica adeguata e continua.
Bambini ospedalizzati a cui, in alcuni casi, viene privata la gioia di un ritorno a casa nella propria famiglia, e per altri, non domiciliabili, un ravvicinamento in una struttura ospedaliera idonea il più vicino casa.
Il motivo? Le rispettive ASL ad una richiesta di assistenza medico-infermieristica domiciliare, hanno sempre risposto evasivamente o negativamente, in quanto non dispongono di mezzi e risorse necessarie a fornire tale servizio. I bambini sono costretti a restare in ospedale e noi genitori, che lavoriamo, accudiamo i figli, la casa, e andiamo tutti i giorni dai nostri piccoli malati per non privarli di un solo attimo d’amore rinunciando ad una vita normale, per burocrazie e motivazioni a noi sconosciute.
Così comincia la lettera dei genitori di alcuni bimbi ospedalizzati. Amica Cicogna dedica loro una sezione e un appoggio legale per le loro battaglie.

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