Segnalo tre splendidi articoli sulle staminali embrionali, apparsi negli ultimi giorni (sono disponibili solo come PDF non testuali, e non mi è possibile quindi riportarne lunghi passi, come facciamo in genere qui a Bioetica): Elena Cattaneo, «Staminali: le ragioni della ricerca», L’Unità, 29 luglio 2006, p. 25; Gianna Milano, «Perché non mi arrendo» (intervista a Douglas Melton), Panorama, 3 agosto, pp. 104-7; Maurizio Mori, «Spiegare i fatti. Cacciare i fantasmi», L’Unità, 29 luglio, p. 25.
I lettori possono paragonare la passione civile e scientifica che anima questi tre pezzi con il contenuto dell’articolo di Riccardo Pedrizzi, «Staminali. Ha vinto l’ipocrisia» (Il Tempo, 30 luglio, p. 1), di cui cito solo un brevissimo passaggio: «[i] contribuenti italiani, che all’80%, ai referendum di appena un anno fa, hanno detto di condividere la legge 40». Suppongo che la prossima volta Pedrizzi sosterrà che chi ha votato Sì voleva dire in realtà sì alla legge 40, e raggiungerà in questo modo l’agognato 100%...
L'80% dei non votanti (che in realtà è il 75%) cominci a rendersi conto che vi è differenza tra carta e chiacchere. La prima, pur non essendo siglata con il sangue, può rappresentare un'intenzione e far valere una posizione, le seconde, pur roboanti, dopo essere rimbalzate tra le navate di una cattedrale si disperdono nell'aria, spesso fritta, delle questioni di principio. Ma questa è democrazia, meno digeribile di un ostia, certamente più articolata di una scomunica.
RispondiEliminaBisogna essere fiduciosi, prima o poi ci arriveranno anche loro.