giovedì 5 ottobre 2006

Robert Lanza ci riprova

Ricercatori della Oregon Health and Science University, in collaborazione con la Advanced Cell Technology di Robert Lanza (noto per il controverso esperimento con cui ha creato linee staminali embrionali a partire da singole cellule prelevate da un embrione), hanno iniettato cellule dell’epitelio pigmentato della retina, derivate da staminali embrionali umane, negli occhi di topi affetti da una malattia molto simile alla degenerazione maculare. Le staminali si sono riprodotte normalmente, senza dare origine a tumori, e gli animali trattati hanno mostrato un miglioramento abbastanza netto delle loro capacità visive. L’occhio si presta particolarmente a questo genere di terapia, in quanto le reazioni immunitarie di rigetto hanno al suo interno meno forza che altrove; secondo Lanza basterebbe appena un centinaio di linee di staminali per provvedere cellule immunologicamente compatibili con buona parte della popolazione americana, senza bisogno di distruggere nuovi embrioni.
Come sempre, non mancano le perplessità sul metodo proposto, e in ogni caso le applicazioni cliniche sono ancora lontane (Raymond Lund et al., «Human Embryonic Stem Cell-Derived Cells Rescue Visual Function in Dystrophic RCS Rats», Cloning and Stem Cells 8, 2006, pp. 189-99; Nicholas Wade, «Human Stem Cells Are Found to Help Rats’ Vision», The New York Times, 21 settembre; Helen Phillips, «Stem cells put a stop to macular degeneration», NewScientist.com, 21 settembre; Heidi Nicholl, «Stem cells rescue vision in rat model of macular degeneration», BioNews, 25 settembre).

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