lunedì 18 dicembre 2006

Da Aurelio Mancuso a Piero Fassino

A proposito della infelice dichiarazione di Piero Fassino sulle adozioni da parte di persone omosessuali, Aurelio Mancuso gli scrive (DS, “un partito che sembra aver smarrito il senso dell’umanità”, 15 dicembre 2006).
Riporto solo un passaggio della lettera di Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay, ma consiglio la lettura integrale:
Se lo sguardo si volge fuori dallo spazio nazionale, il baratro tra le politiche messe in campo dai partiti del socialismo europeo e le posizioni tue e di altri leader dei DS è per ora non colmabile: prendete la parola per marcare lontananze, per evocare recinti etici, per mettere in guardia rispetto ai processi reali della società moderna. Per questo stai zitto quando i nostri fratelli e sorelle sono violentati, picchiati, derisi. Per questo pensi che il tema del riconoscimento della dignità lgbt sia una concessione “difficile” e non la logica concretizzazione dei valori della sinistra. Rassicuri tutti i giorni la gerarchia cattolica perché entrambi condividete l’idea che esista un primato morale da rispettare, che invece la sinistra ha combattuto e che grazie ai movimenti delle donne, dei diritti civili, ha dovuto lasciare il passo all’autodeterminazione delle persone, alle libertà democratiche.
Fosse stata indirizzata a me, mi sarei sotterrata per la vergogna.

1 commento:

  1. Vero. Ma la vergogna è una cosa di cui non tutti sono capaci.

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