Non può essere riconosciuto a nessuno il diritto di dare morte ad un altro, se eutanasia vuol dire questo, e vuol dire questo, non sono d’accordo.
[su Welby] Altra cosa è affrontare il tema dell’accanimento terapeutico se quello accanimento vuol dire dare un più di sofferenza a chi già soffre. È tema molto complesso e delicato e va affrontato nel pieno rispetto della persona.
Tutti i temi che riguardano la vita e la morte non si può guardarli con una certezza assoluta, con una presunzione di verità, vanno trovate soluzioni ragionevolmente sostenibili.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 14 dicembre 2006
Stupidario eutanasia 19
Piero Fassino (Eutanasia: Fassino, non sono d’accordo, la Repubblica, 14 dicembre 2006):
Quando si parla di eutanasia il diritto che si vuole tutelare, ovviamente, non è quello del soggetto che la pratica (come Fassino incredibilmente sembra ritenere), ma quello di colui al quale essa viene praticata: mi punge vaghezza del fatto che questa la più grossolana mistificazione pronunciata sull’argomento nel corso delle ultime settimane.
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