L’ordine dei medici di Cremona ha deciso l’archiviazione del procedimento disciplinare a carico di Mario Riccio, l’anestesista che il 20 dicembre scorso aiutò Piergiorgio Welby a morire staccandogli il respiratore che lo teneva in vita. Nella lunga riunione di mercoledì notte, i colleghi di Riccio hanno infatti stabilito che non c’è stata violazione del codice deontologico.
Il verdetto è stato raggiunto all’unanimità nella nottata dalla commissione disciplinare alla quale Riccio era stato rinviato lo scorso 27 dicembre dopo un primo lungo colloquio con il presidente dell’Ordine, il dottor Andrea Bianchi. In quel faccia a faccia Bianchi aveva potuto ascoltare la ricostruzione fornita dall’anestesista che per avallare le sue azioni aveva consegnato al presidente alcuni documenti e un diario (una sorta di cartella clinica di tre pagine) sul caso Welby. Al termine dell’incontro Bianchi però non si era sentito di prendere una decisione ‘in quanto il rinvio alla commissione su un caso delicato e complesso è un atto dovuto. La commissione si è riunita due volte: la prima il 26 gennaio, la seconda ieri alle 21. Attorno a mezzanotte i 15 membri dopo avere preso in cosiderazione diversi punti, tra cui la volontà del paziente, sono arrivati alla decisione unanime di archiviare il caso.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 1 febbraio 2007
Archiviato dall’Ordine dei Medici di Cremona il procedimento per Mario Riccio
Una buona notizia (Welby, nessuna misura contro il medico, Il Corriere della Sera, 1 febbraio 2007):
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