Per venire ora alla decisione del Procuratore Paolo Piras, che dichiara inammissibile la richiesta di nominare un anestesista che compia ciò che chiede Giovanni Nuvoli, è evidente che non può farlo, perché la volontà del medico non può essere coartata. Il fatto è che nessuno gli ha chiesto questo. Quello che Giovanni Nuvoli vuole è che sia consentito al medico che lo voglia fare, di intervenire per restituirlo ad una morte naturale, che l’adozione delle macchine sta rimandando, senza alcuna pietà, per la sua terribile sofferenza. Del resto, il dottor Mario Riccio è intervenuto a soddisfare le richieste di Piergiorgio Welby ed il comitato di bioetica di Cremona, dove egli svolge la sua attività di medico anestesista, ha ritenuto, all’unanimità, lecito il suo operato e comunque corrispondente ai dettami del Codice Deontologico Medico.
Il PM Piras, inoltre, riconosce a Giovanni Nuvoli il diritto a rifiutare le cure mediche, previsto dalla Costituzione e dalla Convenzione di Oviedo, per cui “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non nei casi in cui la legge lo prevede”. A questo punto a Giovanni resta solo da aspettare che si faccia avanti un medico anestesista (a casa, se non è possibile in ospedale), che assolva alla sua ultima richiesta.
Facciamo pertanto un appello perché un medico, un uomo coraggioso (che tale deve essere in questa Italia in cui sempre più i diritti sono scritti sulla sabbia) si faccia avanti per interrompere ciò che appare come una vera tortura continuata , protratta e aggravata da comportamenti omissivi privi di alcuna pietà umana.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 15 febbraio 2007
Un medico per Giovanni Nuvoli
Un Comunicato Stampa della Cellula Coscioni di Sassari sottolinea la non pertinenza della risposta del procuratore Paolo Piras alla richiesta di Giovanni Nuvoli e rivolge un appello a un medico che sia disposto ad aiutarlo.
Se non giornalmente, settimanalmente aiuto pazienti nella loro decisione di moririe con dignita', cercando di minimizzare le sofferenze causate da malattie per le quali ormai la medicina 'tradizionale' non puo' curare.
RispondiEliminaSono medico internista, italiano, vivo e lavoro a Chicago e non avrei alcuna difficolta' ad aiutare Giovanni Nuvoli.