Noi oggi facciamo l’antidoping solo agli atleti. Perché non prevedere un uso più ampio di questo controllo e renderlo più sistematico, ad esempio all’uscita delle discoteche e a scuola?(1) Lo ha detto lui (nessuno si permetterebbe).
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Bisogna pensare anche a cose del genere, anche se può apparire una cosa un po’ idiota (1).
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Cose del genere, però, meritano di essere prese in considerazione. E poi, magari sostituite da altre (2).
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Per gli studenti, immagina il ministro, potrebbero diventare obbligatori test anti-doping tra i banchi. I ragazzi potrebbero dover sottoporsi alle analisi “ad, esempio, dopo le interrogazioni” (3). Forse in caso di prestazioni “sospette” (4). E se lo studente dovesse risultare positivo, spiega Amato, dovrebbe scontarne le conseguenze. “Perderebbe punti. E chiaramente l’interrogazione non sarebbe valida” (5).
(2) Provare subito le altre senza passare dal via?
(3) A una condizione: che la misura valga anche per le interrogazioni parlamentari.
(4) Sospette? I secchioni saranno sospettati di essere dei fattoni?
(5) Ci si sarebbe aspettati una ramanzina, non soltanto l’invalidazione della prestazione intellettuale...
Non ci vedo nulla di male al controllo fuori dalla discoteca. Anzi.
RispondiEliminaCioè, Germanynews un controllo antidoping a tutti quelli che escono da una discoteca?
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