giovedì 26 aprile 2007

24 ore su 24: ovvero, sorveglianza bioetica 2

Da una agenzia del 24 aprile (AGI) abbiamo la possibilità di conoscere il parere di Sandra Monacelli, UdC, sulla vicenda di Giovanni Nuvoli.
Se qualcuno pensa di staccare la spina, chiederemo l’avvio del procedimento per omicidio. Perché la famiglia naturale di Nuvoli continua a non essere considerata e non viene fatto loro accedere al malato? La volontà espressa dal Nuvoli è la sua oppure è quella maturata in conseguenza di altre situazioni. Queste sono domande a cui andrebbero date delle risposte, come Commissione di Inchiesta sul Sistema Sanitario (quella che parlava di sorveglianza bioetica! N.d.R.) abbiamo affrontato questa situazione, incontrato tutti i soggetti interessati e definito una risoluzione approvata ad ampia maggioranza con la sola eccezione dei rappresentanti di Rifondazione Comunista rimasta a tutt’oggi inapplicata. Nella risoluzione si disponeva il trasferimento di Nuvoli in una struttura sanitaria attrezzata tipo rsa capace di garantire continuità sanitaria assistenziale 24h/24 o in subordine poteva essere disposta l’ospedalizzazione domiciliare previa garanzia di mantenimento della continuità sanitaria e assistenziale 24 ore su 24.
Gentile Signora,
ho soltanto una domanda da rivolgerle: si è mai posta il contorto problema di chi sorveglia i sorveglianti? Perché, sa, io me lo domando spesso. E da quando ho letto quel documento mi interrogo anche sulle divise che cotali sorveglianti bioetici dovrebbero indossare: sgargianti ma sobrie, visibili ma discrete, lussuose ma semplici. Un po’ come la favola di Italo Calvino...

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