“Dall’intervento di ieri di Fassino a quello di oggi di Rutelli emerge l’intenzione chiara di un nuovo partito democratico frutto di una vera e propria fecondazione eterologa. Entrambi i soggetti politici non pongono al centro la propria identità, ma esaltano il metodo della mediazione. Un partito senza identità, anche se nuovo, non può avere nessuna forza attrattiva e anzi rischia di allontanare gli elettori”.
“Il percorso annunciato oggi da Rutelli proprio sotto l’aspetto dei valori – sottolinea l’esponente centrista – è esattamente l’opposto di quello indicato dall’Udc”.
“Sono significativi – prosegue Volontè – gli applausi che i delegati hanno rivolto al discorso di Rutelli, quando è stata citata l’abolizione della legge Calderoli e l’entrata nell’attuale maggioranza dell’onorevole Follini, ma ancor più evidente è la grande liberazione, scandita da rumorosi apprezzamenti, all’annuncio del presidente Prodi di voler concludere la propria esperienza politica a fine legislatura: tre passaggi che contraddistinguono un momento di confusione”.
“Che il congresso della Margherita abbia valutato come priorità del Paese la crescita economica e un nuovo piano per la casa è un aspetto positivo – osserva – ma denuncia tuttavia la totale dimenticanza delle grandi sfide della bioetica per la difesa della vita umana e della centralità della famiglia nell’orizzonte dei contenuti e dell’azione politica del nuovo Pd”.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
martedì 24 aprile 2007
Fecondazione eterologa
Luca Volonté (PD, Volonté (Udc): “Fusione con Ds è ‘fecondazione eterologa’”, D’Onofrio (Udc): “Non c’è nuovo senza radici”, NoiPress, 20 aprile 2007):
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