domenica 27 maggio 2007

Condivisioni testamentarie

Giuliano Amato è un uomo coraggioso, ai limiti della temerarietà (Amato spinge su testamento biologico, conforme a catechismo”, Reuters, 26 maggio 2007) e intervenendo alla Conferenza Nazionale della Famiglia
ha citato un passo del catechismo della chiesa cattolica, per ribadire che si tratta di un tema condiviso da chi ha finora ha considerato troppo estremiste le posizioni sui diritti del governo di centrosinistra.
Non ho ben capito. Il sillogismo sarebbe:

X è nel catechismo della chiesa cattolica
Il catechismo della chiesa cattolica è condiviso
X è condiviso

Interessante premessa davvero per un uomo politico. Citare il catechismo. Ma sì, continuiamo così.
“L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire”, ha detto il ministro citando alla lettera un passo del catechismo.
Grazie per la magnanimità. Possiamo dunque stare tranquilli: se il catechismo ce lo permette possiamo morire in pace.

1 commento:

  1. Apprezzo la mediazione di amato, ma quello che non vogliono capire è che a fare da uomo-cerniera si finisce per legittimare -come hai evidenziato- la dottrina cattolica come fonte di diritto...
    Sono sempre stupito di come questo paese riesca a fare un passo in avanti e cinque indietro...

    RispondiElimina