La dismisura della reazione dell’Osservatore Romano (sulla quale rimando al definitivo giudizio di Malvino, e alla reductio ad absurdum di Usbeck) alle battute di Andrea Rivera è tale, da non poter essere che consapevole e intenzionale. Ma perché? Reazioni così scomposte hanno un costo: perfino Giuliano Ferrara prende – momentaneamente – le distanze (rubrica delle lettere, Il Foglio, 3 maggio 2007, p. 4).
Vengono in mente quei tizi che alla minima contrarietà danno in escandescenze, paonazzi, con la schiuma alla bocca, urlanti invettive e minacce. E tu, e tutti quelli che ti stanno attorno, pensate che sono matti, e che non sanno vivere; ma la volta successiva parlerete dolcemente, in loro presenza, e non li contraddirete. Se solo sapeste che era quello che volevano, fin dall’inizio...
Caro Giuseppe, mi pare un'analisi tristemente perfetta...un abbraccio.
RispondiEliminaMi sembra un'osservazione centratissima. Forse l'unica differenza è che il pazzo dell'Osservatore Romano ha anche una claque di politici e intellettuali che gli dà ragione. Temo che questo dia forza alla strategia.
RispondiEliminaAh, poi c'è stato anche Padre Lombardi che ha fatto il poliziotto buono. Altra astuzia che funziona sempre.
Alessandro: grazie. Magari non fosse così! Un abbraccio anche a te.
RispondiEliminaAngelita: hai ragione, Padre Lombardi ha fatto proprio il poliziotto buono. Me li immagino, i nostri prodi rappresentanti, tutti ad annuire vigorosamente alle sagge ed equilibrate parole.
(PS: guarda che ancora non ho perso le speranze di rivedere i F4 a pieno regime...)
Analisi tristemente vera....
RispondiEliminaBell'analisi psicologica, anche se secondo me il punto non è questo, quanto il fatto che:
RispondiElimina1) quelle di Rivera non erano tanto battute, ma chiare e precise osservazioni che sono state mascherate come ironia per poterle maggiormente attaccare
2) oramai la Chiesa è abituata ad avere sempre e solo ragione quindi per quanto li si accusi reagiranno sempre così, offesi ed indignati dalla laicità.
eli