In nome del rispetto «per le credenze e per il modello familiare a cui è connesso l’istituto del matrimonio», Nicolas Sarkozy si era detto contrario [in campagna elettorale] all’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.Prima di scoraggiarvi (o di emettere grida inarticolate di giubilo, a seconda dei gusti), leggete il resto dell’articolo («Le gouvernement prévoit une union civile pour les homosexuels et des droits pour les beaux-parents», 29 giugno 2007):
Aveva proposto invece di istituire un contratto di unione civile, da celebrare in municipio e non nella cancelleria del tribunale (come avviene per i Pacs). Questo contratto conferirebbe gli stessi diritti sociali, patrimoniali e fiscali del matrimonio, ad eccezione di ciò che riguarda i rapporti di filiazione.E questo è un conservatore. In Italia una proposta di legge quasi identica è stata presentata (ovviamente solo come gesto di testimonianza) dall’On. Franco Grillini...
Se la Francia approvasse questa norma, si unirebbe al gruppo dei paesi europei che hanno iniziato questo percorso negli ultimi sei anni. La Danimarca – il primo paese ad autorizzare il matrimonio omosessuale, nel 2001 – è stata seguita due anni dopo dal Belgio e poi dalla Spagna, mentre la Gran Bretagna ha creato nel 2005 un partenariato civile che garantisce gli stessi diritti del matrimonio.
Il disegno di legge francese dovrebbe essere discusso nel prossimo autunno.
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