Maria Isabella Puggioni e Paolo Ruggiu (per l’Associazione Coscioni) hanno rilasciato oggi un comunicato sulle condizioni di Giovanni Nuvoli, Sassari 12 luglio:
Da martedì 10 Luglio 2007 Giovanni Nuvoli rifiuta sia il cibo che l’acqua.
La quantità di orine è passata da 2000 cc in 24 ore a 400 centimetri cubici.
Pare impossibile che quest'uomo debba arrivare a tanto...
RispondiEliminache altro volete misurare a questo poveraccio?
RispondiEliminaavete un misurino anche per la sua dignità? e siccome per voi sta a livello 0 volete sopprimerlo?
Qui, finora, l'unica cosa che è stata soppressa è la volontà di Nuvoli. Di decidere di sè e della sua vita. Anche se si continua, miserabilmente, a cercare di ignorarlo. Magari con sciocche considerazioni sulla dignità. Messe in atto da chi, con simili affermazioni, una dignità dimostra di non averla mai posseduta.
RispondiEliminaForse ognuno dovrebbe pensare alla propria di dignità.
RispondiEliminami stupisce, Filippo, non trovarti tra i firmatari di quel documento che dovrebbe chiamarsi Diritto o obbligo alla morte, e non alla cura.
Dovresti essere d'accordo tu, oppure no?
Oltre che un minimo di dignità, a quanto pare, qui sembra mancare anche il senso del ridicolo.
RispondiEliminaObbligo? Tipico dei fondamentalisti, interpretare tutta la realtà intorno a loro in chiave di obblighi o di divieti. Tipico di chi proprio non riesce a concepire che gli altri possano decidere in maniera libera, autonoma e responsabile su ciò che li riguarda.
Nuvoli è morto.
RispondiEliminaCome mai il 99% degli articoli su internet sono Radicali, Luca Coscioni, Marco travaglio, e cellule di associazioni similari?
E il resto degli italiani dov'è?
Il Ministro Turco, che ha messo in difficoltà Costanzo in sky-stella, ha veramente parlato col cuore in mano del problema di come si muore in Italia, di ciò che manca e di ciò che si dovrebbe fare.
Ora mi domando: se veramente hanno tutti questi consensi i radicali come mai non sono il governo?
Ma la verità, fortunatamente, ……è sempre oltre.
Perché non sentire un’altra campana?
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