lunedì 24 settembre 2007

Più di 15, meno di 15

Che differenza fa? Sul piano della privacy nelle aziende moltissima. Meno di 15: nessuna sicurezza sui dati personali. Più di 15: ci vuole una spallata, che forse verrà data nei prossimi giorni in modo da cancellare la discriminazione numerica.
Per questo si chiede al Parlamento di intervenire a protezione della libertà dei cittadini: La tutela dei dati personali è una questione di democrazia.
Nell’appello, che si può firmare, viene denunciato l’attacco ai diritti fondamentali dei cittadini e si conclude:
Ma se tale approccio si rivela come un indizio preoccupante di una deriva sociale che antepone i profitti ai diritti dei cittadini, può trasformarsi in un boomerang per le stesse aziende.
Infatti, se tale esonero può apparire nell’immediato come un “risparmio” per le aziende, avrà l’effetto di ingenerare perplessità e sfiducia nei lavoratori e nei clienti, che non si sentiranno più adeguatamente tutelati, sollecitando i consumatori a preferire quelle imprese che la privacy la considerano un valore da tutelare e un assetto della propria attività.
Tale esonero determinerà anche un freno alla spinta innovativa di quelle aziende che nella tutela e nel corretto trattamento dei dati personali hanno trovato uno stimolo per innovare procedure e professionalità e ampliare la propria offerta di servizi.
Ancora più grave è però che gli stessi emendamenti prevedono l’eliminazione delle tutele per le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Si dà il via libera alla schedatura delle associazioni con l’effetto di limitare grandemente il diritto alla libertà di associazione, critica e libera manifestazione del pensiero che sono il sale di ogni democrazia.

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