Finiamola con questa storia dei finanziamenti alla Chiesa: l’apertura alla fede in Dio porta solo frutti a favore della società.A suon di miliardi?
La strafottenza di Bertone è davvero illimitata. La fede non è poi insozzata dai volgari soldi?
Per foruna Ezio Mauro risponde per le rime:
Non ci intendiamo di santità, dunque non rispondiamo su questo punto, ma non possiamo non notare come il tono usato da sua Eminenza sia perentorio e inusuale in qualsiasi democrazia: più adatto a un Sillabo. L’attacco vaticano riguarda un’inchiesta giornalistica che analizza i costi a carico dei cittadini italiani per la Chiesa cattolica, dalle esenzioni fiscali all’otto per mille, al finanziamento alle scuole private, all’ora di religione: altre puntate seguiranno, finché il piano di lavoro non sia compiuto. Finiamola? E perché? Chi lo decide? In nome di quale potestà? Forse la Santa Sede ritiene di poter bloccare il libero lavoro di un giornale a suo piacimento? È convinta che basti chiedere la chiusura anticipata di un’indagine giornalistica per evitare che si discuta di ‘questa storia’? Infine, e soprattutto: non esiste più l’imprimatur, dunque persino in Italia, se un giornale crede di ‘tirar fuori iniziative di questo genere’ può farlo. Salvo incorrere in errori che saremo ben lieti di correggere, se riceveremo richieste di rettifiche che non sono arrivate, perché nessun punto sostanziale del lavoro d’inchiesta è stato confutato.
La confutazione, a quanto pare, anche se è incredibile dirlo, riguarda la legittimità stessa di affrontare questi temi. Come se esistesse, lo abbiamo già detto, un’inedita servitù giornalistica dell’Italia verso la Santa Sede, non prevista per le altre istituzioni italiane e straniere, ma tipica soltanto di Paesi non democratici. In più, Sua Eminenza è il Capo del governo di uno Stato straniero che chiede di ‘finirla’ con il libero lavoro d’indagine (naturalmente opinabile, ma libero) di un giornale italiano. Dovrebbe sapere che in Occidente non usa. Mai.
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