Diritto alla vita, eutanasia, legittimità, limiti.
Cassazione civile, sez. I, sentenza 16.10.2007 n° 21748.
Diritto alla vita – eutanasia – legittimità – limiti [art. 32 Cost., art. 357 c.c.]
Nelle prime righe si legge (i corsivi sono miei):
in una situazione cronica di oggettiva irreversibilità del quadro clinico di perdita assoluta della coscienza, può essere dato corso, come estremo gesto di rispetto dell’autonomia del malato in stato vegetativo permanente, alla richiesta, proveniente dal tutore che lo rappresenta, di interruzione del trattamento medico che lo tiene artificialmente in vita, allorché quella condizione, caratterizzante detto stato, di assenza di sentimento e di esperienza, di relazione e di conoscenza – proprio muovendo dalla volontà espressa prima di cadere in tale stato e tenendo conto dei valori e delle convinzioni propri della persona in stato di incapacità – si appalesi, in mancanza di qualsivoglia prospettiva di regressione della patologia, lesiva del suo modo di intendere la dignità della vita e la sofferenza nella vita.Qui il pdf della sentenza (grazie a Riccardo Cecioni per averci inviato il testo).
mah, io resto molto pessimista sul fatto che la vicenda di eluana si risolva positivamente: non accetteranno mai un caso-modello, a loro va bene solo ciò che avviene nel silenzio.
RispondiEliminaIo resto alla finestra ma l'apertura della Cassazione apre uno spiraglio.
RispondiEliminaSpero che non si richiuda.