L’amministrazione comunale di Pizzo ha abolito da qualche giorno il registro delle unioni civili che era stato istituito con una delibera del 2004 dalla precedente giunta municipale.Forse avrei dovuto ambientare «Concetta» un po’ più vicino nel tempo...
Pizzo era stata la prima città della regione a dotarsi di questo strumento. Ma adesso, anche senza suscitare il clamore che aveva avuto per l’istituzione, stabilisce il nuovo primato di una comunità che lo elimina.
D’altra parte nessuno aveva usufruito di quel registro.
Nei giorni scorsi il sindaco del comune calabrese, Fernando Nicotra, ha indirizzato una lettera al Santo Padre per comunicare la decisione presa dalla propria giunta. E da Roma, attraverso la Segretaria di Stato vaticana, non si è fatta attendere la risposta con l’invio di un messaggio-benedizione indirizzato al Comune e al primo cittadino «per il premuroso gesto di ossequio e di fedele adesione all’universale ministero del Santo Padre, incoraggiando a preservare con gioia nei propositi di amore a Cristo nella continua ricerca della verità».
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
venerdì 9 novembre 2007
Gesto di ossequio
Antonio Capano, «Unioni civili, registro abolito», Avvenire, 9 novembre 2007, p. 10:
un caso da manuale di reggipanza.
RispondiEliminaNon ho parole
RispondiEliminaHo un pò di timore, del timore dei cittadini a farsi avanti, quando c'è l'opportunità.
RispondiEliminaIn un paese in cui dopo il calcio la polemica è sport nazionale, quanto viene manifestata e quanto pesa, in realtà l'opinione dei laici?