Tutti coloro che non hanno fatto un fiato, o peggio che hanno applaudito il licenziamento di Luttazzi, non si rendono conto della gravità dell’avvenimento. E poco serve essere oggi dalla parte dei “buoni”. Perché in una condizione di arbitrio, anche chi oggi si sente al sicuro potrebbe essere presto travolto dalla condanna in nome del buon costume. Chi tace per calcolo, oltre ad essere moralmente discutibile, è ingenuo: non capisce che il prossimo potrà essere lui, incornato proprio quando sta mettendo a punto l’ultima veronica (nel senso della tauromachia).
E non c’entra l’eleganza del gesto o la scelta del bersaglio di una satira sicuramente pungente, forse anche eccessiva per le orecchie di alcuni benpensanti – liberi di pensarla come più gli piace. Liberi di girare canale per ripassare il plastico del luogo dell’ultimo efferato delitto o per essere trascinati nel turbinio degli scandali sessuali. Ma che ne è della libertà di Luttazzi e di quanti vogliono ascoltare le sua irriverenza?
(Il sacro diritto di far infuriare i benpensanti, E Polis).
Perfetto.
RispondiEliminaAccidenti, Malvino mi ha battuto sul tempo. Condivido il commento.
RispondiEliminaSai Chiara, secondo me la storia delle offese a Ferrara è un escamotage. tant'è vero che la replica con le "offese" è andata in onda regolarmente.
RispondiEliminaNo, secondo me hanno voluto fermare ciò che ancora doveva andare in onda, vale a dire la puntata sul papa.
PS leggi qui:
http://www.7yearwinter.com/2007/12/i-blog-smascherano-repubblica-e-libero-hanno-linkato-la-merda/#comments
e qui
http://www.7yearwinter.com/2007/12/loltazzi/#comments
Bel pezzo, complimenti (ma la foto mi disturba parecchio).
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