Il transumanesimo – il movimento culturale che propugna l’uso della scienza e della tecnologia per superare alcune delle limitazioni della condizione umana attuale – non gode di buona stampa: è stato addirittura definito «l’idea più pericolosa del mondo» da Francis Fukuyama; a un livello più basso, viene usato comunemente come termine derogatorio da integralisti e atei clericali di Avvenire e del Foglio. Eppure, nonostante alcuni aspetti discutibili (come la scelta forse un po’ infelice del nome, e alcune degenerazioni che si verificano ogni tanto qua e là), il transumanesimo ha una sua dignità intellettuale, ponendosi come diretta continuazione dell’illuminismo e del liberalismo; ma forse il problema, per molti, sta proprio qui...
Nasce adesso, per aiutare a diffondere ancora di più le idee transumaniste nel nostro paese, il Network dei Transumanisti Italiani, una rete non centralizzata di siti accomunati dall’interesse verso l’uso liberale delle tecnologie. Bioetica, pur non essendo un blog esplicitamente transumanista, non può che guardare con simpatia a questa iniziativa, di cui costituisce uno dei soci fondatori.
Nel frattempo hanno già "transustanziato" il sito da transumanisti.org a transumanisti.it
RispondiElimina;-)
No, transumanisti.it sono altri...
RispondiEliminaOk, prima non riuscivo a connettermi al sito transumanisti.org ....
RispondiEliminaAmmazza, c'è già stato uno scisma!
Bioetica, pur non essendo un blog esplicitamente transumanista, non può che guardare con simpatia a questa iniziativa, di cui costituisce uno dei soci fondatori.
RispondiEliminaMi si può spiegare, con altre parole (magari facendo finta che io abbia 4 anni) cosa vuol dire:
di cui costituisce uno dei soci fondatori??
grazie
Clara
"Bioetica è uno dei soci fondatori del Network Transumanista". E' chiaro, così?
RispondiEliminaSono un'utilitarista che esprime tale "filosofia di vita" attraverso l'Animalismo (che da un punto di vista filosofico è diviso in due principali filoni. Quello utilitarista, la cui figura di riferimento è Peter Singer, e a cui io mi rifaccio, e quello dei diritti animali, la cui figura di riferimento è Tom Regan)
RispondiEliminaTutta questa pomposa introduzione per dire che da qualche tempo mi sto interessando al Transumanesimo perché vi trovo forti connessioni con l'Utilitarismo e l'Animalismo (la considerazione per tutti gli esseri senzienti e il fine del benessere) e perché ritengo che la razionalità, la scienza e la tecnologia siano mezzi fondamentali per raggiungere il fine di un maggiore benessere, se non addirittura la Beatitudine (ovviamente non sono i soli, anche l'arte è fondamentale per il benessere, ma agisce su di un piano differente).
Ciò che mi ha fortemente colpito è stato il punto 7 della Dichiarazione Transumanista:
"Il transumanesimo è fautore del benessere per tutti gli esseri senzienti (siano questi umani, intelligenze artificiali, animali o potenziali esseri extraterrestri)"
Purtroppo, cercando in rete, ho trovato informazioni un po' confuse che non mi hanno permesso di farmi un'idea precisa di tutto ciò che ruota attorno al concetto di Transumanesimo (idea che mi pare suffragata dal fatto stesso che voi abbiate sentito la necessità di separarvi da una interpretazione che non condividete)
Considerato che mi pare abbiate cognizione di causa sull'argomento, e considerato che mi trovo praticamente sempre in accordo con i vostri post, volevo chiedervi se gentilmente potevate consigliarmi un testo valido su tale argomento o un testo che viene considerato una sorta di bibbia sull'argomento (un po' come Liberazione Animale di Peter Singer lo è stato per l'Animalismo moderno)
Grazie.
Non so se leggi l'inglese; nell'incertezza ti indicherò solo titoli disponibili anche in italiano.
RispondiElimina"Bibbie" del transumanesimo non ne esistono. La cosa che più vi si avvicina è La singolarità è vicina, di Ray Kurzweil (Apogeo, 2008, € 25,00), che però esprime un punto di vista che è proprio solo di una parte del movimento, e che non è privo di problemi. Per capire le tematiche generali meglio Radical Evolution, di Joel Garreau (Sperling & Kupfer, 2007, € 22,00). A livello filosofico ti consiglierei John Harris, Wonderwoman & superman. Manipolazione genetica e futuro dell'uomo (Baldini Castoldi Dalai, 1997, € 19,63; può essere difficile da trovare, prova da MareMagnum, eventualmente); probabilmente è il più vicino alla tua sensibilità. Infine una visione "umanistica" del transumanesimo (anche se l'autore non adopera mai questa seconda parola) è quella di Aldo Schiavone, Storia e destino (Einaudi, 2007, € 8,00), un bellissimo libro che ha suscitato le ire di Galli Della Loggia: un motivo in più per leggerlo... :-)
Io adoro i Luddisti, sono un anti-moderno.....figurarsi come considero i Transumanisti....
RispondiEliminaViva gli Amish!!
RispondiElimina... però per comunicarci questo decisivo dettaglio della tua psicologia usi un computer e una rete informatica. Molto coerente.
RispondiEliminaCaro Giuseppe, ho pure un camper, una macchina, leggo il giornale....il mio destino non è separato dal tuo, e da quello di tutti noi umani(?)...vivo nel 2008, uso la tecnologia, ma ho chiaro il punto che: "siamo fuori come balconi!!!"...siamo un branco di illusi, deficenti....altro che transumanisti...;)
RispondiElimina@ Giuseppe Regalzi
RispondiEliminaGrazie per le segnalazioni.
"La singolarità è vicina" di Ray Kurzweil l'avevo già acquistato e sono in procinto di leggerlo.
"Radical Evolution" di Joel Garreau l'avevo già adocchiato ma dopo il suggerimento l'ho acquistato.
"Storia e destino" di Aldo Schiavone e "Wonderwoman & superman. Manipolazione genetica e futuro dell'uomo" di John Harris mi hanno molto incuriosito.
Ricambio il favore segnalando un libro che non tratta direttamente il transumanesimo, ma che secondo me è comunque molto legato all'argomento.
John Barrow
Impossibilità. I limiti della scienza e la scienza dei limiti.
"Il libro parte da una semplice domanda: esistono fenomeni che alla fine si riveleranno semplicemente inconoscibili e inspiegabili? Dopo avere definito il significato della inconoscibilità, Barrow lo esamina in rapporto ai limiti della mente umana, a quelli della tecnologia, a quelli cosmologici e ai limiti profondi insiti nella natura dell'universo. Alla fine di questa panoramica emerge prepotentemente una convinzione: la presenza dell'impossibilità e del limite non mina affatto alle fondamenta l'idea di scienza."