Sono stati grandi stamattina a Cominciamo bene.
Quando è comparso Francesco D’Agostino ho tolto il volume. Bastava la sua faccia contrariata a testimonianza che la sua ipocrita e contraddittoria difesa della vita inciampava nel buon senso e nelle ragioni di Fabio e Silvia.
Mi dispiace per la storia di fabio e silvia, mi dispiace per loro ed esprimo solidarietà per la loro sofferenza. Quello che non capisco è perché i cattolici abbiano dovuto imporre la loro cattiveria, la loro presunzione di superiorità, alle leggi dello stato italiano. Costringere una donna a tenere in grembo e poi partorire un bambino destinato a morire è davvero una barbarie, una crudeltà, tanto più che per loro, i CATTIVOLICI, l'inseminazione artificiale è un male sempre e comunque. Per loro non si dovrebbe fare, e chi la fa, anche se di alra religione o ateo, deve soffrire. E anche quel bimbo: se non fosse nato, potenzialmente sapendosi in anticipo della malattia da cui era affetto, non avrebbe sofferto molto meno? La società italiana, specie nelle sue frange più conservatrici e cattoliche, sembra abbai perso completamente il senso della pietà. Come la cattiveria con cui sono stati trattati i genitori frastornati e addolorati dalla nascita di un bimbo senza reni. Chissà se un giorno la società civile di questo stupido paese si renderà conto dell'ingiustizia e della misoginia profonda che pervade la legge 40. Io comincio a disperare.
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