“Le sollecitazioni dell’associazione “Scienza e Vita” sulle priorità di una politica che tuteli la vita dal concepimento alla morte naturale, sono in linea con gli indirizzi programmatici del Governo. L’impegno dell’esecutivo è quello indicato dallo stesso primo ministro nel discorso d’insediamento alla Camera dei deputati: varare un grande piano nazionale per la vita. Su molti dei punti critici individuati da “Scienza e Vita” abbiamo trovato una situazione già fortemente compromessa dal precedente Governo: è ormai impossibile, per esempio, riattivare la minoranza europea di blocco che impediva il finanziamento alla ricerca sugli embrioni, dopo che nel 2006 il ministro Mussi ha ritirato la firma dell’Italia. Sugli altri temi, come le linee guida per la legge sulla procreazione assistita e le politiche di prevenzione dell’aborto, siamo già al lavoro. In entrambi i casi, si tratta di interpretare e applicare la legge con coerenza e rispetto.Non è solo il richiamo ad una associazione clericale; e non è nemmeno la assoluta insensatezza di espressioni quali “morte naturale” o “per la vita” (dubito che Eugenia Roccella intenda proteggere i lombrichi o le formiche che impietosamente schiaccia durante le sue passeggiate). E nemmeno la nostalgia per la ridicola minoranza di blocco contro il finanziamento alla ricerca sulle staminali embrionali (tanto per ricordare: i cosiddetti embrioni sovrannumerari creati prima della legge 40 sono destinati alla loro naturale estinzione). Né, ancora, l’ostinazione nel dividere la ricerca in cassetti (staminali adulte sì, staminali embrionali no) o il richiamo alla eugenetica che va tanto di moda (il richiamo, intendo).
Accogliamo pienamente anche l’invito a promuovere la ricerca sulle cellule staminali adulte, che ha già dato buoni frutti e in cui il nostro Paese è all’avanguardia, e la raccomandazione a maggiore cautela e informazione sui test genetici, affinché il loro uso non apra le porte a forme “morbide” di eugenetica. Le tematiche proposte da “Scienza e Vita” sono al centro della nostra attenzione, e siamo certi che con l’associazione il dialogo sarà continuo e proficuo.”
Ma la mediocrità insopportabile di queste dichiarazioni.
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