Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
mercoledì 30 luglio 2008
Patriottismo
Il Giornale aggiunge una “o” che italianizza e rende più familiare il “poeta” (come nei sussidiari si leggeva Carlo Marx o Federico Hegel). Aggiungerei che non risulta che il nostro fosse mai morto.
Aggiungono la "o" a Leonard Cohen per italianizzare ma poi si esprimono con meeting,location,welfare,step,ecc...è ridicolo...tenendo conto del livello di lingua inglese parlata in Italietta poi...
Mi viene in mente un libro di letteratura che aveva mio nonno, che presto cercherò di ritrovare. Italianizzava nomi e cognomi. Ora non ricordo, ma tanto per provare a immaginare: poteva ipoteticamente desrivere l'opera di autori come Carlo Bodelario o Tommaso Manno. Era un vero spasso...
Non va dimenticato che, in barba al senso del ridicolo, durante il fascismo era vietato chiamare il celebre "saint louis blues" col suo nome: il titolo ammesso era "le tristezze di san luigi", oltretutto con totale disprezzo del reale significato semantico....fascismo e stupidità sono sempre stati parenti strettissimi.
Aggiungo però che nel caso del giornale secondo me siamo solo in presenza di un refuso, o più probabilmente di un giornalista che ha sentito nominare cohen per la prima volta ieri...
Pur ritenendo, come Aleg, si tratti di un refuso, reputo (come Paolo) un vero spasso da riproporre più spesso, l'italianizzazione dei nomi propri e altresì de' nomi comuni (dicasi d'or in poi, per esempio, compùtero e non "compiuter"). Firmato, Guglielmo Scuotilancia
Già, poteva anche togliere la "h" del cognome, così lo trasformava direttamente nel giornalista di Repubblica, dedito a una nuova carriera :)!
RispondiEliminaAggiungono la "o" a Leonard Cohen per italianizzare ma poi si esprimono con meeting,location,welfare,step,ecc...è ridicolo...tenendo conto del livello di lingua inglese parlata in Italietta poi...
RispondiEliminaMi viene in mente un libro di letteratura che aveva mio nonno, che presto cercherò di ritrovare. Italianizzava nomi e cognomi. Ora non ricordo, ma tanto per provare a immaginare: poteva ipoteticamente desrivere l'opera di autori come Carlo Bodelario o Tommaso Manno. Era un vero spasso...
RispondiEliminaNon va dimenticato che, in barba al senso del ridicolo, durante il fascismo era vietato chiamare il celebre "saint louis blues" col suo nome: il titolo ammesso era "le tristezze di san luigi", oltretutto con totale disprezzo del reale significato semantico....fascismo e stupidità sono sempre stati parenti strettissimi.
RispondiEliminaAggiungo però che nel caso del giornale secondo me siamo solo in presenza di un refuso, o più probabilmente di un giornalista che ha sentito nominare cohen per la prima volta ieri...
RispondiEliminaAleg, e come dimenticare allora il mezzo per viaggi interplanetari, "lo Sciatto" dei fascisti su Marte?
RispondiEliminaPur ritenendo, come Aleg, si tratti di un refuso, reputo (come Paolo) un vero spasso da riproporre più spesso, l'italianizzazione dei nomi propri e altresì de' nomi comuni (dicasi d'or in poi, per esempio, compùtero e non "compiuter").
RispondiEliminaFirmato, Guglielmo Scuotilancia
non son mai morto e mi sono nascosto in italia
RispondiEliminaE il prossimo concerto di Bobo Dylan, invece, quand'è?
RispondiEliminaMagar
Io piango solo perché ha cantato anche nella mia regione e per indilazionabili problemi pratici me lo sono perso... :(
RispondiEliminaLisa