La richiesta di censura che Benedetto XVI ha inviato al presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, perché faccia rimuovere dal Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano La rana crocifissa di Martin Kippenberger, accampa come pretesto la ferita alla sensibilità dei credenti. Si potrebbe, ingenuamente, pensare che sia da prendere in considerazione – ehi, qualcuno è stato danneggiato da quell’opera! Gli si è mancato di rispetto! Sono parole che possono far scattare col loro suono un automatismo solidale. Eppure, di tutte le motivazioni quella del papa è la più debole: provate a immaginare cosa succederebbe se a ciascuno fosse concesso diritto di veto su ogni manifestazione privata (tale è in essenza La Rana: per vederla bisogna varcare una soglia, pagare un biglietto) che toccasse la sua sensibilità. La richiesta di Ratzinger non si può fare dunque massima universale, e dovrà ricorrere, per stare in piedi, a qualche motivazione accessoria molto particolare, del genere della protezione di un’identità maggioritaria (o supposta tale), che la svela infine per quello che è: la meschina difesa di un privilegio in pericolo.
Per questo, e anche se – notizia dell’ultima ora – sembra a sorpresa che la Rana rimarrà al suo posto, aderisco volentieri alla richiesta di Malvino di dedicare un post alla Rana di Kippenberger; anzi rilancio, con le Rane sue sorelle del medesimo artista, che trovate qui sotto. Oltretutto a me la scultura non sembra priva di bellezza (anche se in questo, a quanto vedo girando la blogosfera, sono isolato), per quanto «diversa sia la sua forma da quella dei figli dell’uomo». Suppongo anche che non servirebbe una grandissima fede per non sentirsene turbati – che fede è quella che non resiste neppure a questa piccola blasfemia gentile? Ma si vede che di fede forte, in giro, ne è rimasta pochina...
Ma poi, cosa c'è di blasfemo? Le rane non sono metafora di attitudini negative (come asini o maiali, ad esempio), e varie interpretazioni morali si potrebbero applicare a quell'opera.
RispondiEliminaA dirla tutta, trovo più blasfemo che dei tizi continuino ad insistere sul fatto che la divinità sia esteticamente a noi eguale, e che si vantino del fatto di averla inchiodata venti secoli fa (o almeno, il crocifisso a me sembra tale truculento trofeo).
è una vergogna che grida vendetta al cospetto del Signore.
RispondiEliminama il giorno dell'Ira verrà e allora tutti saranno giudicati secondo i loro meriti!!!
Meriti artistici?
RispondiEliminaMassimo rispetto per la libertà di espressione, anch'io credo che la rana debba restare al suo posto. Ma meriti artistici ne vedo pochi, mi sembra la solita trovata di un furbacchione per far parlare di sé dando scandalo. Tra l'altro in questo modo si favorisce il vittimismo clericale teocratico, che nello specifico può usare anche un argomento fondato: sfruculiare il cristianesimo è facile, cari artisti, ma perché non fate lo stesso con l'Islam? Forse perché c'è il rischio di ritrovarsi la gola tagliata? Per una volta tanto sono d'accordo con Vittorio Messori: le opere astutamente provocatorie di questi sedicenti artisti andrebbero ignorate.
RispondiEliminaBeh, l'artista è morto da una decina d'anni, quindi lo lascerei da parte. Quanto all'argomento dell'Islam, non vedo bene dove sia la sua fondatezza; è come dire al piccolo cronista di mala che se non va a fare un'inchiesta porta a porta a Corleone sulla Mafia non ha nessun diritto di scrivere su furti e rapine a Forlì. A me pare un non sequitur...
RispondiEliminaChiunque pensi che la rana crocefissa è una trovata per farsi pubblicità dovrebbe sapere che l'artista è morto nel 1997. Dunque pubblicità e incassi postumi.
RispondiEliminaIo mi preoccuperei molto di chi dice di sentirsi offeso e chiede interventi. La fede e una delle libertà fondamentali, ma anche la libera espessione delle idee e dell'arte è una libertà fondamentale. Chi decide cosà si può dipingere o scolpire. Chi censura è sempre pericoloso. Se si rispettano le leggi degli uomini si può fare tutto. L'etica è quella sancita dalle leggi terrene. Chi penza che la morale e l'etica siano divini è un barbaro.
Saluti Fabrizio
Il "sedicente artista" è stato sulla scena per anni, sempre provocatorio per vocazione, contro tutto e tutti, e come fatto notare è già morto: non si tratta certo un ragazzetto che fa blasfemia per farsi conoscere.
RispondiEliminaE' troppo chiedere ai credini di sapere almeno di chi si parla, prima di infangarne la sua arte?
In ogni caso, non si giudica l'arte in base a chi tocca, commuove o irridde, quanto piuttosto (tra le altre cose) per la capacità di lasciare il segno e muovere emozioni.
Invece che fatto i credini cattolici? Appena un'opera in qualche modo li indispone gli dipingono doppi fini, a prescindere, senza dimenticare di far notare che tutt'ora artisti sono uccisi per le loro opere... un notare che suona tanto come rammarico, nostalgia dei tempi in cui anche loro potevano squartare in nome della fede.
Tra l'altro la tesi della "astuta provocazione" verso un facile bersaglio è presto smontata: mai sentito parlare delle Pasquinate? Che forse erano interessati anche allora alla fama?
Anch'io sono d'accordo con Messori: da che mondo è mondo (beh, diciamo almeno da quando la Chiesa non ha più il monopolio della diffusione della cultura) ogni tentativo di mettere all'indice e stigmatizzare le opere "offensive" si è sempre rivelato controproducente.
RispondiEliminaUltimo esempio in ordine di tempo: il libraccio di Dan Brown, che avuto ampia promozione anche da parte di chi lo denigrava con tanta veemenza.
Tuttavia... non posso pensare che il papa sia davvero così ingenuo da non rendersi conto che sollevando tanto clamore si fa pubblicità gratuita (che l'artista sia morto è del tutto influente: è pubblicità per il museo, è un'incitazione per altri a seguire le sue orme); intanto ci ha provato, un'altra volta, a piegare un'istituzione alle sue richieste. Una volta non funzionerà, tre volte sì.
Chi può dire se alla prossima occasione il direttore di un museo o il politico di turno non si adopererà per prevenire un "incidente" di questo tipo?
"ma perché non fate lo stesso con l'Islam? Forse perché c'è il rischio di ritrovarsi la gola tagliata?"
RispondiEliminaConcordo con queste affermazioni, quando qualcosa accade alla Chiesa cattolica, tutti contro, quando accade alle altre religioni tutti a favore specie se si tratta di Islam.
La paura vi fotte.
E dagli...
RispondiEliminaVedo che tra questi commenti è di moda, tra alcuni cattolici, "vantarsi" (o forse lamentarsi) di essere presi di mira più dell'Islam: ci si dispiace, si legge tra le righe (ma non troppo), che noi non si abbia una paura tremenda di venire impiccati per aver offeso il papa o chicchessia. Contenti loro...
RispondiElimina(scusate scusate, ma non sono stati proprio i cattolici tra i primi a prendersela con la famose vignette danesi? Insomma, quando qualcuno irride l'Islam gli date addosso, quando uno non lo fa lo accusate di farsela sotto. Mah!)
Faccio comunque notare due cose: una che l'artista aveva preso di mira quelli che Gesù indicava come "i farisei", quelli tra loro cioè con una fede formale e ipocrita invece che fatta di sostanza e carità. Evidentemente ci sono ancora tanti farisei al giorno d'oggi in giro che non accettano di essere presi di mira per l'ipocrisia della loro fede. Seconda cosa: il papa pare che non abbia avuto meglio da fare in questo mondo che prendersela con una statuina in un piccolo museo di una provincia della piccola Italia. Alla fine scusate ma, lo dico senza ironia, una figura un po' così così provincialotta e superficiale ce la fa lui. Non è che i problemi veri di cui si dovrebbe occupare un papa sono altri, rispetto ad una statuina esposta in un piccolo museo?
Non capisco poi perché qui qualcuno adombra intenti provocatori (peraltro curiosamente postumi) dell'artista, se è stato il papa in persona che ha pensato bene di rispondere alla provocazione, dando ulteriore visibilità alla cosa.
"ma non sono stati proprio i cattolici tra i primi a prendersela con la famose vignette danesi? Insomma, quando qualcuno irride l'Islam gli date addosso, quando uno non lo fa lo accusate di farsela sotto"
RispondiEliminaMah... Si vede che non hai le idee ben chiare: i cattolici "se la prendono" quando si offende qualsiasi culto, anche l'Islam, perché tutte le religioni sono degne di medesimo rispetto e considerazione. Quindi lascia il tempo che trova anche la tua osservazione circa l'ipocrisia!
Vediamo se ho capito.
RispondiEliminaIn linea di principio il cattolico medio non avrebbe alcun timore a criticare l'Islam anche duramente, esponendosi in prima persona. Però non lo fa, ma non "perché la paura lo fotta", bensì perché pensa che tutte le religioni siano degne del "medesimo rispetto" e della "medesima considerazione" (ohibo'! chissà cosa ne pensano gli apostolici...)
Ragion per cui, quando un vignettista o uno scrittore viene condannato a morte con una fatwa (e in qualche altra parte del mondo qualcuno ci lascia la pelle negli scontri che ne conseguono), il nostro cattolico medio è solerte nel condannare l'offesa ad una religione degna del "massimo rispetto e considerazione".
Quando poi gli si tocca la sua religione allora vorrebbe che per par condicio venisse offesa anche l'altra.
Boh
"i cattolici "se la prendono" quando si offende qualsiasi culto, anche l'Islam, perché tutte le religioni sono degne di medesimo rispetto e considerazione. Quindi lascia il tempo che trova anche la tua osservazione circa l'ipocrisia!"
RispondiEliminaCioè, fammi capire bene come mi stai ribattendo: qui alcune persone, cattoliche a quanto sembra o come si dichiarano, si sono lamentate per il fatto che certi umoristi/artisti/opinionisti non prendono di mira l'Islam come fanno con la chiesa cattlica, e ciò (la lamentela per il fatto che se la prendano anche con loro) sarebbe dovuto al fatto che i cattolici rispettano tutte le religioni?
Errata: "la lamentela per il fatto che se la prendano anche con loro" va sostituito da "la lamentela per il fatto che non se la prendano anche con loro".
RispondiEliminaSe faccio un'opera artistica con uno sfintere che defeca in testa a Darwin spero siate tutti d'accordo, l'arte è arte no.
RispondiEliminaIn realtà siete dei poveracci al quale rode tanto e non sapendo come passare il tempo, lo usano per sfottere le ideologie altrui.
Alla fine usate bene il cervello e sapete che se i credenti sbottano e vi tagliano la gola, poi lì accusate di oscurantismo, falsa moralità ed altre menate varie aggiungendo altro letale addosso alla religione etichettandola come pessimo esempio di carità (il bue che dice cornuto all'asino?).
Meritate solo di essere ignorati; ma che ci vuoi fare, di scemi che si divertono con la comica religiosa ce ne sono a vagonate, ma considerando tutte le scarse prove a favore di chi non crede, mi vien da ridere al pensare che anche l'ateismo è una religione.
Saluti autoconvinti.
Certe persone che si dichiarano religiose non finiscono mai di stupirti: arrivano persino a vantarsi di essere potenzialmente in grado, per aver meramente "perso la pazienza", di tagliarti la gola per aver espresso un pensiero diverso dal loro. Roba da andarne veramente fieri.
RispondiEliminaA proposito, posso parlare per me: per me un artista, con l'immagine di Darwin, può davvero farci quello che cavolo gli pare, non me ne può proprio frega' de meno. Anzi, può pure mettere tutte le sue effigi sui fogli di carta igienica che ha in bagno, se ciò gli può essere utile a sentirsi più felice per cinque minuti al giorno. Anzi, se fosse appurato che rischiasse la depressione se non la facesse, glielo suggireri io stesso di farlo, senza nessunissimo (dico sul serio) problema.
(non sto mica dandoti consigli...)
Citazione di de Gregorio:
RispondiElimina"A proposito, posso parlare per me: per me un artista, con l'immagine di Darwin, può davvero farci quello che cavolo gli pare, non me ne può proprio frega' de meno. Anzi, può pure mettere tutte le sue effigi sui fogli di carta igienica che ha in bagno, se ciò gli può essere utile a sentirsi più felice per cinque minuti al giorno. Anzi, se fosse appurato che rischiasse la depressione se non la facesse, glielo suggireri io stesso di farlo, senza nessunissimo (dico sul serio) problema."
Già, peccato che appena si tocchi qualcosa dell'evoluzione scatta la rissa e scendono in piazza orde di poveri invasati pronti a dare battaglia fino all'ultimo colpo uguale come farebbero gli estremisti religiosi.
Il bue che dice cornuto all'asino?
"Già, peccato che appena si tocchi qualcosa dell'evoluzione scatta la rissa"
RispondiEliminaE meno male, meno male che c'è ancora gente che sa riconoscere e sa difendere il valore delle idee, della conoscenza, della cultura, dello studio, del progresso, senza sentire la necessità di rendere gli eroi del progresso delle divinità suprannaturali, permaolse e irose. Per fortuna si sa ancora distinguere il valore e la validità di una idea dalla venerazione della sua mutanda come idolo insuperabile.
Citazione di De gregorio:
RispondiElimina"E meno male, meno male che c'è ancora gente che sa riconoscere e sa difendere il valore delle idee, della conoscenza, della cultura, dello studio, del progresso, senza sentire la necessità di rendere gli eroi del progresso delle divinità suprannaturali, permaolse e irose. Per fortuna si sa ancora distinguere il valore e la validità di una idea dalla venerazione della sua mutanda come idolo insuperabile."
L'evoluzione è religione pura al 100%; quale conoscenza, quale studio, quale cultura?
I rapporti fologenetici sono d'opinione, secondo quale osso si prede in considerazione cambia tutto, vedi gli enigmi tra il megalodon ed carcarias, le ricostruzioni lasciano molto il tempo che trovano, vedi l'Andriewsarchus da una mascella ecco spuntare tutto il corpo e sono stati anche in grado di fare l'albero filogenetico.
Ma che fenomeni, ma e manco la polizia scientifica ci riesce.
Quella degli ateo-evoluzionisti è solo una visione del mondo e di come potrebbe essere andata, non è la verità assoluta oltre ogni dubbio.
Non dimostrano al 100% la loro teoria, non confutano le teorie altrui, e soprattutto non hanno in mano il 100% dei dati.
E' una ricostruzione che è soggettiva al 100%.
I dubbi ci sono basta solo andarseli a leggere.
"Quella degli ateo-evoluzionisti è solo una visione del mondo e di come potrebbe essere andata, non è la verità assoluta oltre ogni dubbio."
RispondiEliminaA parte che verità assolute esistono solo nella tua testa di esaltato, casomai, ma non fanno parte del mondo scientifico. Ne concludo comunque che tra gli eretici cui ipoteticamente taglieresti, o avresti tagliato, la gola, avendo perso la pazienza per le loro opinioni, figura anche Giovanni Paolo II:
"Oggi, circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell'Enciclica, nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa teoria."
(mia enfasi)
Per quel che riguarda il resto del messaggio e frasi come "L'evoluzione è religione pura al 100%; quale conoscenza, quale studio, quale cultura?" e via dicendo, che a me fanno solo pena, faccio un'ipotesi puramente scolatsica: che ci troviamo di fronte a qualcuno che, per riscattarsi dei due e dei quattro che prendeva a scuola, specialmente nelle materie scientifiche, e della frustrazione patita per questo, ha deciso di rifarsi decretando che i cretini erano quelli che a lezione capivano di cosa parlasse l'insegnante, e portavano a casa sorridenti dei bei voti. Come detto tante volte da tanti, però, l'ignoranza non è una metodo valido di dimostrazione.
Certo però che se queste sono le persone che si oppongono alla rana, e queste sono le loro motivazioni, che spaziano dal desiderio represso di tagliare genericamente gole alla esaltazione dell'ignoranza, allora il mondo dei credenti italiani è messo molto, ma molto peggio di quello che io potessi immaginare. Tornare indietro di qualche secolo come forma di "progresso" culturale, questa è la proposta. Come minimo c'è una crisi generalizzata di fantasia.
Citazione di de Gregorio:
RispondiElimina"A parte che verità assolute esistono solo nella tua testa di esaltato, casomai, ma non fanno parte del mondo scientifico."
Grazie dei complimenti, tipico di quelli che non sanno dimostrare un cavolo come al solito e sono buoni solo a parole.
La verità al 100% è matematica, fisica, chimica sta roba qua, questo perchè si basano su teoremi e leggi fisiche che posso sempre essere dimostrate in ogni circostanza e non come l'evoluzione, una circostanza si ed uno no.
Se sai i requisiti per determinare un concetto scientifico capisci da te perchè l'evoluzione non è scienza, ma fede, si crede sia andata così.
Esisteranno miliardi di prove contro ed a favore, per me lo scontro finisce 1-1, ma proprio per questo l'evoluzione non è scientifica, non perchè non abbia abbastanza prove a favore, ma perchè non sa smentire quelle contro, significherebbe come avere due verità.
Citazione:
""Oggi, circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell'Enciclica, nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa teoria.""
Pensi di avermi detto qualcosa di nuovo?
Pensi che non lo sapevo?
Punto primo, Giovanni Paolo II era un papa, parlasse di vangelo e di cristianità, altrimenti domani a fare catechismo ci mettiamo Margherita Hack.
Punto secondo, dubito che Giovanni Paolo II sapesse tutta la teoria dell'evoluzione o cosa cavolo dicesse, altrimenti non avrebbe detto una cosa del genere.
Punto terzo, la microevoluzione fa parte dell'evoluzione, ma non genera nuove specie, è solo adattamento all'ambiente ed è l'unica cosa che è sempre vera e sempre dimostrabile e soprattutto sempre osservabile di tutta l'evoluzione.
Punto quarto, Giovanni Paolo II non è Dio, può sbagliarsi ovviamente, non mi pare sia perfetto, avrà commesso i suoi errori; potrebbe essere questa frase uno di quelli, anzi io ti dico che lo è.
A meno che tu non riesca a dimostrare che lui fosse veramente perfetto, ma a 'sto punto mi vien da chiedere, se Giovanni Paolo II fosse perfetto e ci avesse azzeccato nella sua dichiarazione, Dio a cosa sarebbe servito se tutto si genera dal nulla e tutte le specie sono solo un'accozzaglia dovuta alla casualità?
Citazione:
"faccio un'ipotesi puramente scolatsica: che ci troviamo di fronte a qualcuno che, per riscattarsi dei due e dei quattro che prendeva a scuola"
Pensa che roba, facciamo un giochino, io ti sdrumo di domande senza soluzione e tu cerchi di dargli una risposta, vediamo se un mezzo pezzente riesce a metterti in crisi.
Se è come dici tu per te onnipotente rispetto a me sarà facilissimo darmi tutte le risposte che cerco.
Citazione:
"Come detto tante volte da tanti, però, l'ignoranza non è una metodo valido di dimostrazione."
Come disse Margherita Hack "Dio non è altro che la somma delle nostre ignoranze".
Non essendo l'ignoranza un metodo valido di dimostrazione vuol dire che non sei in grado di dimostrare l'inesistenza di Dio.
Complimenti.
"Certo però che se queste sono le persone che si oppongono alla rana, e queste sono le loro motivazioni, che spaziano dal desiderio represso di tagliare genericamente gole alla esaltazione dell'ignoranza, allora il mondo dei credenti italiani è messo molto, ma molto peggio di quello che io potessi immaginare. Tornare indietro di qualche secolo come forma di "progresso" culturale, questa è la proposta. Come minimo c'è una crisi generalizzata di fantasia."
Ma che simpatico, sono più svegli quelli che invece quando il papa (tra cui anche il tuo citato prima Giovanni Paolo II) fa visita all'università si mettono là a fare le scenate del cavolo chiudendo i cancelli e prendendo in ostaggio l'università, organizzando sbattezzamenti in comune od andando in giro con le scrittine no vat, coi crocifissi al contrario ecc...
Come si dice, la mamma dei cretini è sempre in cinta.
Sono sicuro che converrai con me su questa dichiarazione.
comunque sta tranquillo, io gli invasati che pare non sappiano fare a meno di provocare, siano essi con una rana o con altre vaccate non li sgozzo, li ignoro, perchè la non curanza è la peggior offesa possibile ad un mentecatto.
Tanto ci sarà tempo modo e luogo per farli rosicare per esempio quando vanno a pupazzi i referendum sulla procreazione assistita.
"io gli invasati che pare non sappiano fare a meno di provocare, siano essi con una rana o con altre vaccate non li sgozzo, li ignoro"
RispondiEliminaInteressante affermazione. Rileggiamo tutti insieme il titolo del post, e i commenti precedenti dell'autore di quest'ultimo.
"Tanto ci sarà tempo modo e luogo per farli rosicare per esempio quando vanno a pupazzi i referendum sulla procreazione assistita."
Questo mi convince che il Dio di cui parli tanto sei convinto al 100% che non esista. Se lo fossi, e ne fossi certo, non sentiresti certo nessun bisogno di godere di rivincite tanto "terrene", ma avresti la certezza che premi e punizioni ben più importanti e severe sarebbero in attesa "dopo". Quindi, caro il mio ateo, non posso che dirti in faccia che questa tua frase appena citata, che lascerei correre con un ghigno se tu non fossi un elettore, ti rende ai miei occhi d'un colpo privo di tutte quelle "doti" umane che pretendi solo il tuo (a questo punto fantomatico) credo possa "donare", e la conoscenza scientifica "deviare": non hai infatti nessun rispetto, con quella tua frase sul referendum, per le persone vere che soffrono e sono in attesa di un figlio (un figio!). Per te, la sofferenza "vera" di quelle persone è un gioco, un'arma di scambio e di vendetta da gioccare al momento opportuno contro chi ha la sola colpa di pensarla diversamente da te. Complimenti! Grazie per esserti fatto conoscere con le tue stesse parole, ateo.
Sulle tue sciocchezze imbevute non si sa dove e non si sa da chi su evoluzione e simili non si può che guardare oltre: l'unica cosa certa che balza agli occhi di chi un minimo ha studiato è la certezza, su cui metterei la mano sul fuoco, che non hai mai letto uno, che fosse un testo sulla teoria dell'evoluzione scritto da chi l'ha proposta o verificata, da uno studioso di essa.