ma la signorina carfagna pensa di fare un servizio all'umanità punendo le prime vittime del fenomeno, ossia le operatrici del sesso? complimenti per la solidarietà, ma d'altra parte si parla di classi sociali differenti, quella televisiva (e politica) e quella della strada.
Se la prostituzione procura "allarme sociale", da cui gli attori vanno incarcerati (*), che fare per il calcio?
Propongo, per coerenza, il taglio preventivo dei piedi a tutti gli iscritti al Campionato, dalla A alla III Categoria, giusto per stare sicuri.
(*)L'idea stessa che un comportamento che genera soggettivo allarme possa comportare la privazione della libertà è fascismo allo stato brado. Con questo principio si potrebbe proibire tutto, ma proprio tutto, e incarcerare tutti, ma proprio tutti.
davvero, bella faccia tosta per una che si è fatta strada come si sa...incentivando quella fregola generale, quella sessuomania tipica della società dell'immagine, brulicante di donnine oggetto nude e dagli sguardi infuocati. Ma dico, ve la ricordate l'espressione maialona con cui ha posato per il calendario dei camionisti? Cattolicissimamente, quello che fanno i ricchi di nascosto non procura allarme sociale. L'importante è che non si veda e che sia elitariamente regolato in base al censo. Cioè, l'importante è colpire i poveracci e solo loro. L'ennesimo provvedimento profondamente classista di questa banda (bassotti) di governo. Che squallore!!!
Potrebbe ancora avere senso se insieme al provvedimento in questione ce ne fosse uno che preveda la riapertura dei bordelli. Insomma, mica è realistico far scomparire la prostituzione. Se la si vuole far scomparire dalle strade, si deve provvedere a luoghi alternativi opportuni.
Adesso sto informandomi presso un'associazione di amiche che si occupa di prostituzione sul, appunto, ddl xxx. Appena so qualcosa di più da chi se ne occupa con coscienza e con cuore per lavoro, ti dico e rilanciamo. Il mio parere, intanto, a caldo è che a quanto pare al Governo basta che le prostitute non si vedano. Poi se i magnaccia le ammucchiano in cantine e i clienti glieli portano loro, va ovviamente bene. Brava Maria Rosaria. Ha dato un vero schiaffo.
A me tutto sommato confortava l'ipotesi che fosse stata messa lì per uno scambio di favori sessuali: semmai dovrebbe agghiacciare l'idea che davvero sia diventata ministro in virtù delle sue idee politiche!
Nel merito della questione, mi piacerebbe sapere cosa diranno i sempre attivi comitati di residenti quando le prostitute (o i loro magnaccia...) inizieranno a prendere in affitto appartamenti nei loro condomini.
carcere per prostitute e clienti...sì, ma dove?? in quali prigioni, se è vero - come un suo collega di governo afferma - che sono già stracolme? e davvero ci vogliono far credere che queste norme sono applicabili e saranno applicate ai milioni di coinvolti nel mercato della prostituzione?
Sacrosanta verità: la Carfagna ha posato mostrando il proprio corpo nudo in cambio di denaro. Qui, in qualche modo, finisce la pretesa che si sia trattato di arte, dato che se tale fosse stata non si sarebbe fatta pagare: anche rispetto al sesso, l'elemento pecunario è discriminante, dato che se uno passa a prendere la propria ragazza sul marciapiede sotto casa e poi ci va a letto gratuitamente (scusate il linguaggio, è per necessità di paragone) non si tratta certo di prostituzione. Eppure, a parte i soldi, il gesto è lo stesso. Quindi cosa blateri la Carfagna non si capisce. Se è pentita di ciò che ha fatto lo dica e chieda scusa (magari dando in beneficenza i tanti soldi allora incamerati). Poi certo, si può pretendere che la differenza sia nel cosa fare col proprio corpo messo in vendita, e che posare e fare sesso non siano la stessa cosa. Ma ripeto, è questione di gusti, ed il fare sesso non è reato come non lo è posare nudi. Inoltre: ma cosa crede che ci abbiano fatto a suo col suo calendario tanti maschioni allupati che avevano sborsato qualche quattrino? Guardavano le foto e scrivevano poesie?
Den, devo dire però che i tuoi allarmi mi sembrano eccessivi perchéé basati su paragoni che non tengono: fai l'esempio del calcio, ma allora è soggettivo anche quello, perché per alcuni (pochi magari) la violenza negli stadi (e fuori) non desta allarme sociale. Questo non vuole dire che, essendo il problema in senso strettamente tecnico "soggettivo", allora possiamo lasciare che si uccidano tutti a sprangate. Tutto è soggettivo, ovviamente, e nell'espressione "allarme sociale" si intende appunto (a torto o a ragione, caso per caso) il tentativo di riferisi a pensieri che almeno in buona parte si reputano condivisi. Inoltre, e ripeto, giusto o sbagliato che sia, l'allarme viene individuato nella fattispecie col prostituirsi per strada ed è (in quanto tale) oggetto della normativa. Nel tuo paragone allora è il darsi le botte con le spranghe che genera allarme sociale, e che va combattuto con norme adeguate, e non il gioco del calcio.
Occhio che la Guzzanti l'ha scampata (per ora) per le sue battute sulla Carfagna ma non per quelle sul Papa.
RispondiEliminaBeh ... però una volta tanto non si può accusare un ministro di avere fatto una legge senza conoscere la meteria.
RispondiEliminama la signorina carfagna pensa di fare un servizio all'umanità punendo le prime vittime del fenomeno, ossia le operatrici del sesso? complimenti per la solidarietà, ma d'altra parte si parla di classi sociali differenti, quella televisiva (e politica) e quella della strada.
RispondiEliminasempre i soliti due pesi per le due misure!!! per chi c'ha i soldi è sempre tutto lecito!!!!
RispondiEliminagiò
Se la prostituzione procura "allarme sociale", da cui gli attori vanno incarcerati (*), che fare per il calcio?
RispondiEliminaPropongo, per coerenza, il taglio preventivo dei piedi a tutti gli iscritti al Campionato, dalla A alla III Categoria, giusto per stare sicuri.
(*)L'idea stessa che un comportamento che genera soggettivo allarme possa comportare la privazione della libertà è fascismo allo stato brado. Con questo principio si potrebbe proibire tutto, ma proprio tutto, e incarcerare tutti, ma proprio tutti.
davvero, bella faccia tosta per una che si è fatta strada come si sa...incentivando quella fregola generale, quella sessuomania tipica della società dell'immagine, brulicante di donnine oggetto nude e dagli sguardi infuocati. Ma dico, ve la ricordate l'espressione maialona con cui ha posato per il calendario dei camionisti? Cattolicissimamente, quello che fanno i ricchi di nascosto non procura allarme sociale. L'importante è che non si veda e che sia elitariamente regolato in base al censo. Cioè, l'importante è colpire i poveracci e solo loro. L'ennesimo provvedimento profondamente classista di questa banda (bassotti) di governo. Che squallore!!!
RispondiEliminaPotrebbe ancora avere senso se insieme al provvedimento in questione ce ne fosse uno che preveda la riapertura dei bordelli. Insomma, mica è realistico far scomparire la prostituzione. Se la si vuole far scomparire dalle strade, si deve provvedere a luoghi alternativi opportuni.
RispondiEliminaenrico
Non ho ben capito se sarà considerato reato vendersi SOLO per vile denaro o anche per carriera... ;-)
RispondiEliminaAdesso sto informandomi presso un'associazione di amiche che si occupa di prostituzione sul, appunto, ddl xxx. Appena so qualcosa di più da chi se ne occupa con coscienza e con cuore per lavoro, ti dico e rilanciamo.
RispondiEliminaIl mio parere, intanto, a caldo è che a quanto pare al Governo basta che le prostitute non si vedano. Poi se i magnaccia le ammucchiano in cantine e i clienti glieli portano loro, va ovviamente bene.
Brava Maria Rosaria. Ha dato un vero schiaffo.
Aumenteranno gli affitti (e gli afflitti).
RispondiEliminaA me tutto sommato confortava l'ipotesi che fosse stata messa lì per uno scambio di favori sessuali: semmai dovrebbe agghiacciare l'idea che davvero sia diventata ministro in virtù delle sue idee politiche!
RispondiEliminaNel merito della questione, mi piacerebbe sapere cosa diranno i sempre attivi comitati di residenti quando le prostitute (o i loro magnaccia...) inizieranno a prendere in affitto appartamenti nei loro condomini.
Firma del post precedente:
RispondiEliminaMagar
carcere per prostitute e clienti...sì, ma dove?? in quali prigioni, se è vero - come un suo collega di governo afferma - che sono già stracolme? e davvero ci vogliono far credere che queste norme sono applicabili e saranno applicate ai milioni di coinvolti nel mercato della prostituzione?
RispondiEliminaSacrosanta verità: la Carfagna ha posato mostrando il proprio corpo nudo in cambio di denaro. Qui, in qualche modo, finisce la pretesa che si sia trattato di arte, dato che se tale fosse stata non si sarebbe fatta pagare: anche rispetto al sesso, l'elemento pecunario è discriminante, dato che se uno passa a prendere la propria ragazza sul marciapiede sotto casa e poi ci va a letto gratuitamente (scusate il linguaggio, è per necessità di paragone) non si tratta certo di prostituzione. Eppure, a parte i soldi, il gesto è lo stesso. Quindi cosa blateri la Carfagna non si capisce. Se è pentita di ciò che ha fatto lo dica e chieda scusa (magari dando in beneficenza i tanti soldi allora incamerati). Poi certo, si può pretendere che la differenza sia nel cosa fare col proprio corpo messo in vendita, e che posare e fare sesso non siano la stessa cosa. Ma ripeto, è questione di gusti, ed il fare sesso non è reato come non lo è posare nudi. Inoltre: ma cosa crede che ci abbiano fatto a suo col suo calendario tanti maschioni allupati che avevano sborsato qualche quattrino? Guardavano le foto e scrivevano poesie?
RispondiEliminaDen, devo dire però che i tuoi allarmi mi sembrano eccessivi perchéé basati su paragoni che non tengono: fai l'esempio del calcio, ma allora è soggettivo anche quello, perché per alcuni (pochi magari) la violenza negli stadi (e fuori) non desta allarme sociale. Questo non vuole dire che, essendo il problema in senso strettamente tecnico "soggettivo", allora possiamo lasciare che si uccidano tutti a sprangate. Tutto è soggettivo, ovviamente, e nell'espressione "allarme sociale" si intende appunto (a torto o a ragione, caso per caso) il tentativo di riferisi a pensieri che almeno in buona parte si reputano condivisi. Inoltre, e ripeto, giusto o sbagliato che sia, l'allarme viene individuato nella fattispecie col prostituirsi per strada ed è (in quanto tale) oggetto della normativa. Nel tuo paragone allora è il darsi le botte con le spranghe che genera allarme sociale, e che va combattuto con norme adeguate, e non il gioco del calcio.