mercoledì 10 settembre 2008

Olé!

Sul Foglio, commentando le notizie sull’iniziativa legislativa che dovrebbe portare all’introduzione in Spagna del suicidio assistito, un anonimo editorialista definisce quest’ultimo «la forma più chiara e brutale di eutanasia» («Faust a Madrid», 9 settembre 2008, p. 3).
Il suicidio assistito differisce dall’eutanasia attiva nel fatto che il farmaco letale non viene somministrato dal medico; questi si limita a procurarlo e ad assistere il paziente, che lo assumerà da sé. In che cosa questa sarebbe «la forma più chiara e brutale di eutanasia»? Uno si aspetterebbe magari da un critico «la forma più ipocrita»; di più chiaro e più brutale, rispetto all’eutanasia in senso proprio, non c’è nulla. Sembra proprio, quindi, che qualcuno abbia usato un paio di aggettivi a cavolo. Del resto, quando si tratta della Spagna degli ultimi anni, al Foglio reagiscono come il toro davanti al quale agitano il drappo rosso: non capiscono più niente, caricano a testa bassa, e si lasciano infilzare facilmente...

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