lunedì 15 dicembre 2008

RU486: potenzialmente pericolosa per la salute

Sono stanca e non ho voglia di proseguire la lista degli oggetti potenzialmente pericolosi per la salute dopo la temibile RU486.
Anche la stupidità lo è. Molto pericolosa.

6 commenti:

  1. Io sono per l'informazione più completa possibile.
    Tutte le donne dovrebbero essere messe bene al corrente dei rischi a cui possono andare incontro, secondo statistica, con un aborto famacologico, con quello chirurgico e col parto.

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  2. @ marcoz

    Il punto è che ogni farmaco, anche il banalissimo prodotto da banco che si trova nelle parafarmacie, come la "semplicissima aspirina", è gravato da effetti collaterali potenzialmente letali, che di fatto uccidono qualcuno al mondo, tanto che la sperimentazione clinica di un farmaco non cessa con la messa in commercio, ma continua con la cosiddetta farmacovigilanza, che dovrebbe consistere nella segnalazione della comparsa di eventuali reazioni non precedentemente individuate.
    Il problema della disonestà intellettuale della Roccella & Co., ancora più grave ora che occupa un ruolo istituzionale, è di voler far apparire sotto una veste scientifica una loro personalissima opinione, quella di antiabortiste, assurgendo ad esempio un numero a dir poco esiguo e (finora) assolutamente non statisticamente significativo di decessi riconducibili al farmaco in questione. Se il metodo di analisi "Roccella" fosse valido, temo che bisognerebbe ritirare dal commercio tutti i farmaci.
    Marcoz, io sono super d'accordo con te riguardo all'informazione più completa possibile, ma equivarrebbe a dover sentir dire ogni volta che andiamo a comprare l'aspirina "attento, può provocare disordini della coagulazione, bla bla bla bla bla bla...nonché anafilassi e morte".

    G

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  3. Ti ringrazio di aver ampliato il punto, G (scusa il gioco di parole, ma se tu usi una sola lettera…).
    Sono d'accordo, chiaramente.
    Il mio era un commento tendenzioso: non sono andato a pescare i dati precisi, ma, se ricordo bene, partorire non è molto meno rischioso di quanto sappiamo sulla RU486 o dell'aborto in genere.
    Se vogliamo davvero mettere al sicuro la salute delle donne, si dovrebbe spingere la ricerca affinché si trovi il modo di costruire uteri artificiali.

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  4. Satisticamente, partorire è nettamente più rischioso. Se uno promuovesse l'idea che la scelta della donna dovrebbe dipendere esclusivamente dall'entità del rischio non ci sarebbero più nascite.

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  5. Attenzione, Paolo, perché il discorso di Roccella e Morresi è leggermente più sofisticato: sostengono che la RU-486 è più pericolosa dell'aborto chirurgico (nelle prime settimane), e che quindi se proprio si deve abortire si deve farlo con il metodo dell'aspirazione. Hanno torto lo stesso, perché fanno un fascio di casi non sempre sicuri e perché ormai è stato compreso cosa non ha funzionato nelle poche morti accertate in America (in Francia - dove si usa un metodo differente - dal 1991 non c'è stato un decesso per RU, in centinaia di migliaia di applicazioni!), ma confutarle non è una cosa immediata.

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  6. Giusto Giuseppe, sono totalmente d'accordo (aggiungerei anche la problematica delle anestesie). Io però stavo rispondendo a Marcoz. Ho sbagliato a non specificarlo.

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