(Adnkronos) Roma, 5 feb. – «Il punto chiave è stato il comportamento dei genitori, il papà soprattutto, che sta gestendo la cosa in maniera molto maschilista, a me piacerebbe tanto sentire cosa ne pensa la mamma». Così Paola Binetti (Pd), ospite di Piero Sansonetti a RED-azione su Red è tornata sulla vicenda di Eluana Englaro.La domanda di Paola Binetti – questa icona leggendaria del femminismo contemporaneo – è legittima e va soddisfatta. Maurizio Mori, Il caso Eluana Englaro, Pendragon, 2008, p. 21: «La madre è più calma e taciturna, ma altrettanto determinata. Anzi, lei lo è forse più di lui».
Contenta, Onorevole? Altre curiosità?
al diavolo lei e tutta l'ipocrisia del PD. la mamma di Eluana è molto malata e il papà si sta dividendo tra questi due drammi. Non saranno le offese ignobili di questo onorevole a dargli più dolore ma insomma, basta!
RispondiEliminaGiovanni
Io credo invece che la domanda della poco onorevole binetti sia del tutto illegittima. Non solo e non tanto perchè conferma che la mamma di Eluana e i cattolici hanno una sola cosa in comune: si fanno entrambi i cazzi suoi (della mamma).
RispondiEliminaQuanto perchè sottintende la capacità della Binetti di "capire" quello che prova e pensa la mamma e dopo averlo capito di giudicarlo così come fa con l'agire del padre.
Questo è puro delirio di onnipotenza che forse lo stato (questo sì!) dovrebbe curare, voglia o meno la Binetti.
un saluto, neldibondo
toh, un decreto legge urgente del governo.
RispondiEliminala binetti sarà contenta (ma non avrà sbagliato schieramento?)
"un decreto legge urgente del governo"
RispondiEliminaUn sentito ringraziamento a tutti quei laici che "in tema di lacità destra e sinistra uguali sono". Di porcherie e contraddizioni la sinistra è piena, ma se non altro vi alberga il beneficio del dubbio, che si traduce in inazione. Ma sempre meglio l'inazione se l'alternativa sono certe svolte autoritarie, o le codificazioni per legge della parziale negazione di un certo diritto.
...lei, proprio lei, che parla di maschilismo? Excuse me?
RispondiEliminaIo sono un po sconfortato, vedo sempre meno, in questa Italia, la cultura del diritto.
RispondiEliminaHo un dubbio, la sentenza su Eluana dava valore alle volontà espresse, prima dell'incidente, su ciò che avrebbe desiderato nel caso si fosse trovata in una condizione come quella in cui, ora, effettivamente si trova.
L'interruzione dell'alimentazione non è una conseguenza diretta della sentenza ma delle volontà della ragazza. Volontà che, se fosse stata cosciente, nessuno avrebbe potuto impedirne l'attuazione. Il caso di Nuvoli lo testimonia (oltre a testimoniare la devastante ipocrisia di certa gente.)
Ma allora, come si può impedire, con un decreto, l'attuazione della sentenza vietando un'azione che la costituzione stessa garantisce a tutti?
Ogni volta credo che certi limiti di decenza non verranno superati.
RispondiEliminaPuntualmente mi sbaglio, ma soprattutto, ogni volta non riesco ad immaginare cosa il nuovo livello di degrado intellettuale potrà produrre.
Nuvoli ha potuto esprimere un volere "attuale"; Eluana no.
RispondiEliminaNuvoli non ha cambiato idea, altri sì. Perchè si vuole "fossilizzare" Eluana in un atteggiamento di cui non si hanno che testimonianze di parte riportate senza ascoltare alcun contraddittorio? Chi sa con certezza quali sensazioni provi o chi può giurare sulla propria testa che non ne provi? Neanche il dott. De Fanti ha il coraggio di dire che Eluana non prova nulla, tanto è vero che ha previsto degli antidolorifici per il suo "trattamento". E se ora Eluana fosse serenamente appagata dal suo "star bene"? Chi lo può negare? E chi può negare che solo la somministrazione di antidolorofici sarà il paravento dietro cui nascondere ipocritamente la paura che, per la prima volta in 17 anni, Eluana sarà posta volontariamente in una situazione di possibile sofferenza?
"per la prima volta in 17 anni, Eluana sarà posta volontariamente in una situazione di possibile sofferenza....mentre lei è appagata dal suo star bene"
RispondiEliminaQuesta è follia pura. Questo è sadismo. Stai parlando di una donna devastata completamente, sostanzialmente morta,toccata ogni giorno come un oggetto inanimato, sarebbe "senza sofferenze da 17 anni". C'è solo da pregare che sia stata davvero incosciente durante tutto questo tempo, perchè altrimenti avrebbe vissuto un interminabile inferno in terra- contro la sua volontà. La colpa della sua eventuale prolungata sofferenza ricadrebbe sulle spalle dei cattolici. Che godono a spargere sofferenza.
La conclusione unica a cui si può giungere è che voi cattolici siete pazzi. Oppure semplicemente stupidi. Buona serata.
@Annarosa
RispondiEliminaVa bene,Annarosa.Ma visto che hai citato il povero Nuvoli...
...com'e' che neppure lui ha potuto veder realizzate le sue volonta'?
Com'e' che lui ha dovuto "provvedere" da solo?
Annarosa,sai anche tu che esiste una soluzione per evitare i dubbi che esprimi.Ovvero demandare simili decisioni al singolo che secondo coscienza decida per se,e se solamente.E una volta che ha deciso che gli altri tacciano.
sono veramente nauseata. a queste persone non dovrebbe essere permesso esprimersi in pubblico su faccende di cui non sanno nulla.
RispondiEliminac'è qualche modo attivo in cui si potrebbe esprimere solidarietà a beppino englaro? ci sono in giro proteste o manifestazioni contrarie ai provvedimenti che minaccia di prendere il governo?
sempre per annarosa.
RispondiEliminaaggiungo: basta con le prese in giro e i giochetti dialettici da adolescente polemico. E' inutile che citi Nuvoli: tanto non eri d'accordo nemmeno sulla sua, di autodeterminazione.
E' inutili che citi eventuali sofferenze all'atto della sospensione delle cure: tanto non saresti d'accordo nemmeno se avessi la certezza di nessuna sofferenza. Ricorda che se tocca fare la sospensione dell'idratazione e dell'alimentazione è solo colpa dei cattolici. Altrimenti, in un mondo civile, si provvederebbe all'eutanasia, e quello sarebbe un atto di civiltà e pietà. buona serata.
@annarosa
RispondiEliminaSì, come no, se potesse provare qualcosa sarebbe stata benissimo per questi diciassette anni: immobilizzata in un letto, senza alcuna possibilità di comunicare con l'esterno, il proprio corpo manipolato da altri. Che figata! Sarebbe stata benissimo, come no!
Renditi conto dell'enormità che hai detto. E, fammi un piacere: vergognati.
Annarosa, ha ragione Alessandro.
RispondiEliminaIn certi momenti dai proprio l'impressione di fare di tutto (sembra proprio che tu lo faccia apposta) per darci l'impressione di avere una mente totalmente deviata: che tu possa solo concepire l'idea di usare il caso di Nuvoli come argomentazione che in qualsivoglia maniera possa portare acqua al tuo mulino ha dell'inverosimile e del cinicamente beffardo. Nuvoli ha dovuto lasciarsi morire di fame e di sete con la sola forza della propria volontà e determinazione e nient'altro, perché non voleva continuare così e perché le persone che la pensano come te non gli avrebbero mai consentito di soffrire di meno. E adesso hai il coraggio di raccontarci che il tuo problema è la sofferenza di fame e di sete di Eluana? Invece che guardare in cielo in cerca della tua coscienza, qualche volta guardati anche allo specchio: forse finalemnte troverai qualcuno più reale che ti giudicherà un po' più severamente.
Scriviamo al Presidente!
RispondiEliminaSe questa vergogna di decreto sarà presentata, solo il Presidente della Repubblica potrà fermarla.
Scriviamo a Giorgio Napolitano, manifestiamogli la nostra posizione in difesa della libertà di Eluana Englaro.
https://servizi.quirinale.it/webmail/
Signor Presidente,
Le scrivo per chiederle di non controfirmare il decreto legge che sembra essere di prossima presentazione alla Sua attenzione in materia di disposizioni sulla fine vita.
La disposizione è evidentemente priva dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall’articolo 77 della nostra Costituzione e contrasta con la definizione di legge come “provvedimento di carattere generale” che e incontrovertibilmente patrimonio della nostra cultura costituzionale.
Non può ignorarsi infine che tale provvedimento, se approvato, avrebbe come finalità quella di vanificare pronunce irrevocabili della Magistratura nei suoi più alti gradi di giudizio.
Chiedo a Lei, Signor Presidente, di non sottoscrivere un provvedimento che è palesemente dettato da esigenze di mera contingenza, rispetto al quale la Nazione è profondamente divisa e che rappresenterebbe un gravissimo precedente rispetto al diritto fondamentale di ogni persona di decidere della propria esistenza.
La ringrazio per l’attenzione.
@Annarosa
RispondiEliminaEluana è in uno stato non cosciente, non è consapevole neanche della propria situazione. Come si fa ad affermare che, in queste condizioni, la ragazza potrebbe aver cambiato idea?
Inoltre trovo assurdo il tuo ragionamento anche senza scomodare la scienza medica, se ora faccio una affermazione e poi non mi faccio sentire fino a domani mattina, che fai, ti chiedi ogni ora se avrò cambiato idea? Non credo, almeno fino a quando esisterebbe la possibilità d'esser smentiti; quando questa possibilità decade, ecco si può affermare quello che si vuole senza prendersi troppe responsabilità.
Almeno la sentenza del tribunale è stata costruita su qualcosa di concreto e con l'obbiettivo di onorare le volontà di Eluana. Ma gli sputa sentenze, ora, su cosa si basano?
Perchè si vuole "fossilizzare" Eluana in un atteggiamento di cui non si hanno che testimonianze di parte riportate senza ascoltare alcun contraddittorio?
RispondiEliminaQuindi la magistratura italiana non conta un ciufolo. Spara cose a casaccio, evidentemente, e in più gradi di giudizio. Solo gli integralisti cattolici conoscono la vera volontà di quella donna...
Chi sa con certezza quali sensazioni provi o chi può giurare sulla propria testa che non ne provi?
Il suo neurologo, Carlo Alberto Defanti, garantisce, seguendo il caso da anni, che non si tratta di una diagnosi sbagliata: Eluana Englaro non ha coscienza di quanto le accade.
Quanto alla possibile sofferenza, l'anestesista potrà eliminare questa evenienza.
" Altrimenti, in un mondo civile, si provvederebbe all'eutanasia"
RispondiEliminaAllora di posti civili al mondo ce n'è pochissimi.
"Stai parlando di una donna devastata completamente, sostanzialmente morta,toccata ogni giorno come un oggetto inanimato,"
Eluana è sostanzialmente VIVA, altrimente non avrebbe senso dire che soffre. E NON soffre. Questo lo dice la scienza. Se non sarà sedata il suo corpo soffrirà per mancanza di acqua e sadismo è imporle l'inedia e la disdratazione: la sedazione prevista servirà in quel momento, ora non le serve.
Guardati l'intervista alla suora che l'ha accudita (non "toccata come un oggetto inanimato") e pensa pure che sia pazza.
http://www.radioformigoni.it/video.asp?id=116
Salta pure al 53" e resisti 40 secondi.
a Magar
Ti risulta che nelle sentenze ci sia una sola voce contraria alle tesi del padre? peccato che ci siano testimonianze del genere e non siano entrate nella documentazione. perchè?
Ti ricordo che in molte altre sentenze 8mi pare 7) la magistratura si era pronunciata in modo contrario. quelle sentenze non contano niente?
Annarosa, la tua sfida alla logica, al buon senso e al buon gusto (oltre che alla verità) raggiunge vette sempre più elevate. Continua così, mi sto facendo una cultura. Chi leggerà, giudicherà. Sempre che non chiami il più vicino reparto di psichiatria.
RispondiEliminagrazie, alessandro. meno male! Se uno che parla di una persona che respira e a cui batte il cuore definendola "sostanzialmente morta" dando implicitamente dei pazzi a tutti quei familiari che per persone come lei spendono la loro vita "normale" pensasse che sono sana di mente come lui mi preoccuperei...
RispondiEliminaLa logica, il buon senso e il buon gusto (oltre che la verità) possono spiegarti facilmente la differenza tra una persona morta da 17 anni e una viva. A meno che per "sostanzialmente" tu intenda qualcosa di diverso da quello che dice la lingua italiana.
Lascio la parola a qualcuno non tacciabile di essere un integralista, talebano o lecchino dei preti: Jannacci. Probabilmente un pazzo quasi quanto me.
RispondiElimina«Non staccherei mai una spina e mai sospenderei l'alimentazione a un paziente: interrompere una vita è allucinante e bestiale».
- È un discorso che vale anche nei confronti di chi ha trascorso diciassette anni in stato vegetativo? -
«Sono tanti, lo so, ma valgono per noi, e non sappiamo nulla di come sono vissuti da una persona in coma vigile. Nessuno può entrare nel loro sonno misterioso e dirci cosa sia davvero, perciò non è giusto misurarlo con il tempo dei nostri orologi. Ecco perché vale sempre la pena di aspettare: quando e se sarà il momento, le cellule del paziente moriranno da sole. E poi non dobbiamo dimenticarci che la medicina è una cosa meravigliosa, in grado di fare progressi straordinari e inattesi».
-Ma una volta che il cervello non reagisce più, l'attesa non rischia di essere inutile?-
«Piano, piano... inutile? Cervello morto? Si usano queste espressioni troppo alla leggera."
Leggetevi tutta l'intervista sul sito del Corriere
Brava Annarosa.
RispondiEliminaCi voleva proprio, a dirimere il caso englaro, l'intervista a un medico così laico, obiettivo e illuminato. Molto illuminante la sua chiosa: "In questi ultimi anni la figura del Cristo è diventata per me fondamentale: è il pensiero della sua fine in croce a rendermi impossibile anche solo l'idea di aiutare qualcuno a morire. Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una sua carezza"
Un bel saggio di medicina cristologica. Se vuole Jannacci in po' di sberle gliele do io, specie quando dice "non interromperei le cure nemmeno se legittimamente me lo chiedesse un paziente che soffre terribilmente, perchè sono un vigliacco". Si vede che il coraggio di vederlo urlare invece lo avrebbe. Ma che bravo torturatore cattolico.
Molto esemplificativo. Adesso sì che mi hai convinto.
Brava, ti avevo chiesto di continuare, sono contento che accogli la mia richiesta. Portami altri contributi così.
annarosa:
RispondiEliminaLascio la parola a qualcuno non tacciabile di essere un integralista, talebano o lecchino dei preti: Jannacci. Probabilmente un pazzo quasi quanto me.
Bene sì dai, facciamo come quando da bambini giocavamo con le figurine dei calciatori "io c'ho questo, tiè!... ma tu questo non ce l'hai e vale di più, toh!..."
Il parroco ai fedeli: Eluana? Lasciatela morire
«Ad un certo livello di infermità l'accettazione serena della morte è inevitabile». A scrivere queste parole non è stato un politico della sinistra o un'esponente dei radicali. A scriverle è stato un cattolico: sorpresi? E lo sarete ancora di più a sapere che il cattolico in questione è un prete. Don Fiorenzo Chiasera, parroco del Santissimo in Corso Tre Novembre, ha sorpreso i fedeli nell'ultimo notiziario parrocchiale sposando - sulla vicenda di Eluana Englaro - una linea inedita per un uomo di chiesa.
[...]
Buona notte :-/
Michele.
PS: ho visto che mi hai risposto nell'altro post; appena posso leggerò gli articoli linkati.
a alessandro
RispondiEliminaProva a spiegarmi tu che cosa significhi "sostanzialmente morta" e quale differenza ci sia con "sostanzialmente viva". Magari senza citare medici coinvolti nel caso, magari citando riviste scientifiche, magari citando testi universitari. O anche un semplicissimo dizionario della lingua italiana. Prova solo a non citare i soliti Veronesi, Viale,De Fanti, Riccio e la new-entry DeMonte.
E magari mi spieghi anche come mai una morta da 17 anni questa notte ha costretto l'equipe medica che la segue a telefonare alla clinica di Lecco dove l'hanno "toccata ogni giorno come un oggetto inanimato" per chiedere come facevano a farla stare bene.
La suora parlava di carezze, di ascolto del respiro e del batttito del cuore.
Questi non sanno neanche di cosa si tratti. Conoscono a menadito come faranno morire (per davvero) una persona ma non sanno come accudirla.
a Michele
RispondiEliminaHai un nome molto migliore dello pseudonimo!!
Il prete parla di "l'accettazione serena della morte" e -udite udite- questo è catechismo allo stato puro.
Ma Eluana non sta "accettando serenamente la morte". Eluana non può "accettare" di morire perchè non può neanche "rifiutare" di morire. ALTRI hanno deciso quando e come dovrà morire.
@ Annarosa
RispondiEliminaMa Eluana non sta "accettando serenamente la vita". Eluana non può "accettare" di vivere perchè non può neanche "rifiutare" di vivere. ALTRI hanno deciso come dovrà vivere.
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C'è solo una piccola differenza, le decisioni sulle interruzioni delle cure nascono da Eluana stessa, quelli che si oppongono, invece, hanno ascoltato solo se stessi!
ALTRI hanno deciso quando e come dovrà morire.
RispondiEliminaRaccontare incessantemente menzogne non ti viene mai a noia, Annaro'?
Magar
RispondiEliminaLe menzogne non sono io a raccontarle ma chi dice assurdità come "è morta 17 anni fa".
Eluana non ha lasciato neanche una riga sul voler essere lasciata morire di consunzione e le sue volontà sono state ricostruite sentendo solo le testimonianze favorevoli alle tesi del padre. O nei fascicoli tu hai letto un solo parere diverso? Eppure testimonianze molto diverse sono state raccolte dagli avvocati delle associazioni di disabili e di famigliari di pazienti in SVP.
Neanche la più ardita legge sul testamento biologico, neanche quella presentata dai Radicali, prevede che bastino delle testimonianze verbali sulla volontà di una persona a essere lasciata morire per dar seguito alla (presunta9 richiesta.
Un conto poi è chiedere di non essere rianimato dopo un incidente, un'altra cosa è chiedere di non essere più alimentato. Eluana ha mai detto qualcosa sull'argomento "togliere l'idratazione" e lasciar morire qualcuno così? A me non risulta. E ogni consenso deve essere INFORMATO oltre che libero.
La volontà di Welby era chiara ed inequivocabile.
RispondiEliminaVi ci siete puliti il culo.
La volontà di Nuvoli era chiara ed inequivocabile.
Vi ci siete puliti il culo.
Cosa volete adesso dalla famiglia Englaro? Avete finito la carta igienica? Attaccatevi ai vostri vangeli. E sperate nel perdono del vostro dio. Perchè la lista di cose da farsi perdonare sta diventando interminabile.
Si sono espressi a favore dI Beppino Englaro, a tutti i livelli possibili della procedura e in vari stadi:
RispondiEliminala corte di appello di milano
Il csm
la corte di cassazione (2 volte)
il tar della lazio
il tar della lombardia
la corte europea dei diritti dell'uomo.
Tutti incompetenti. Non avevano fatto i conti col genio della giurisprudenza:
ANNAROSA!
La grande erede di Beccaria.
meno male che c'è lei....esperta nella tutela dei diritti di embrioni, agonizzanti inconsapevoli e alti prelati. Presto si occuperà dell'ultima frontiera: la rianimazione dei decapitati, che come noto hanno degli spasmi dopo l'esecuzione del boia.
p.s. grande filippo. Ci prendono per il culo, non solo questa poveretta che sfoga i suoi rancori tutto il giorno su questo (eccellente) blog, ma anche tutto il mondo cattolico. Se anche eluana fosse sveglia e determinata a sospendere le cure a loro non cambierebbe NULLA. Però si attardano a fare i teatrini, a parlare del niente. Che è la specialità dei preti.
Istituiamo il 4° grado di giudizio: il Supremo Giudice Annarosa, colei che, da sola, accerta la verità meglio di svariate corti della Magistratura italiana.
RispondiEliminaDiffidate della Corte d'Appello?
Diffidate della Corte di Cassazione?
Diffidate di vari TAR?
Fidatevi di Annarosa, la vostra integralista cattolica di riferimento.