martedì 17 novembre 2009

Testamento biologico, non ci siamo proprio


Se le intenzioni di Della Vedova erano buone, ovvero di sostituire il ddl Calabrò e di presentare una “soft law”, il risultato è a dir poco mediocre. Si finisce per sentirsi stupidi a ripetere continuamente le stesse cose (che significa “accanimento terapeutico”? Perché rinviare alla deontologia medica? Perché richiamare e rinforzare il fantasma dell’eutanasia?), ma ci si sente anche stupidi, e pure un po’ arrabbiati, ad essere presi in giro. Presi in giro sì: perché non c’è nulla in questo emendamento che possa tranquillizzare chi ha a cuore l’autodeterminazione. Nulla che ribadisca chiaramente che sul nostro corpo e sulla nostra salute dovremmo poter scegliere (ed eventualmente delegare o scegliere di far scegliere qualcun altro), senza che nessuno (medico o familiari) ci venga a fare la ramanzina o peggio si nasconda dietro a una dissennata invocazione alla obiezione di coscienza o altre parole lesive delle nostre scelte. Definire la vita umana “diritto inviolabile ed indisponibile” è abbastanza pericoloso e sta bene in bocca a un oltranzista paternalista piuttosto che a uno che si dichiara liberale. Perché, è evidente, se il diritto alla vita è inviolabile quello di scelta passa in secondo piano o è fortemente limitato dalla inviolabilità stessa – sarebbe come dire che siamo liberi di uscire ma dalle 7 di sera c’è il coprifuoco.

Su Giornalettismo.

6 commenti:

  1. Beh, insomma, sta pure nel PdL, scherzi mica che alzi la voce?

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  2. Solo una chiosa: a limitare il diritto alla scelta, più che l'inviolabilità del diritto alla vita, sembra essere la sua presunta indisponibilità, che di fatto lo renderebbe un "dovere di vivere".
    E quello del "bene indisponibile" è un mantra che purtroppo attecchisce con facilità anche nelle menti di persone culturalmente progressiste, temo. Per così dire, suona bene.

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  3. secondo me DV ha cercato di scrivere una legge liberale con parole che, a prima vista, potessero piacere anche agli illiberali, ed e' venuta fuori una legge illiberale scritta con parole che, a prima vista, potrebbero piacere anche ai liberali.
    Oppure ha cambiato idea, ci sta anche questo.

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  4. La vignetta sembra surreale, ma fotografa semplicemente la realtà...

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/19/roccella-il-presidente-dice-cose-non-vere.html
    ****
    la Repubblica
    19/05/2009

    Roccella: Il presidente dice cose non vere

    D: Il ddl sul testamento biologico obbliga all'idratazione e alla nutrizione artificiale.

    R: Non è un obbligo; non c'è la possibilità di rifiutare.
    ****

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  5. bel post...ho toccato anche io l'argomento sul mio blog...
    complimenti per il vostro.

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  6. Per quanto comunque diffidenge e lontano io possa essere dagli orientamenti bioetici della maggioranza di governo, sono regolarmente sorpreso dal silenzio più o meno assordante di personaggi che ne fanno parte come Della Vedova, Taradash, Capezzone, che pure non ho mai letto essersi convertiti sulla via di Damasco...

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