venerdì 2 aprile 2010

Anche Avvenire di tanto in tanto ragiona

Il titolo, «Gli atei che bocciano Darwin» (Avvenire, 1 aprile 2010, p. 30), non lascia presagire nulla di buono, ma se si legge fino in fondo la recensione che Andrea Lavazza dedica al controverso libro di Jerry Fodor e Massimo Piattelli Palmarini, What Darwin Got Darwin (Farrar, Straus and Giroux, 2010), si avrà una sorpresa: un pezzo equilibrato, che elenca una sfilza di giudizi critici severi alla pretesa dei due autori di aver dimostrato che la selezione naturale darwiniana non avrebbe quasi nessun ruolo nella nascita di nuove specie di esseri viventi. Niente di paragonabile, per intenderci, all’incontinente entusiasmo dimostrato dal Foglio un giorno sì e l’altro pure [aggiornamento: e anche quello dopo].

Rimangono due dubbi. Uno si risolve subito: nonostante il giorno di pubblicazione, non è evidentemente un pesce d’aprile. L’altro è quasi certamente altrettanto assurdo, ma aleggia per qualche istante di più: non sarà che Fodor e Piattelli Palmarini non destano l’entusiasmo di Avvenire proprio perché, come dice il titolo, sono atei?

1 commento:

  1. Ci vuole una controprova. Per esempio, scrivere un pezzo a favore del povero papa Benedetto XVI che ha fatto tanto contro i pedofili e vedere se Avvenire pubblica un "Gli atei che difendono il papa" dove si mostra che in realtà il nostro ha fatto solo chiacchere.

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