Sul sito per il lancio di Famiglia Crisitana le foto di piccoli con due papà. Iniziativa promozionale, di Monica Ricci Sargentini, Il Corriere della Sera, 18 aprile 2010 (ovvero imprevisti familiari...).
MILANO — Dov’è la famiglia? È la domanda provocatoria della campagna pubblicitaria per il lancio della nuova Famiglia Cristiana, il settimanale edito da Periodici San Paolo in edicola dal 15 aprile completamente rinnovato. Tra le iniziative: stickers con effetto murales apparsi sui muri delle periferie abbandonate, spot tv e un sito dove le famiglie normali, «quelle ignorate da politica e tv», potevano inviare la loro foto. L’idea era di dare una rappresentazione dell’Italia reale, lontana dai reality e dalle riviste patinate. E in quell’Italia ci sono finite anche le famiglie arcobaleno. Due papà che spengono le candeline insieme ai figli, due mamme che sorridono abbracciando il loro bimbo, due ragazze in gita con i loro quattro piccoli e tanti altri erano visibili sul sito fino a venerdì sera. «All’inizio non sapevamo di partecipare alla campagna pubblicitaria di Famiglia Cristiana perché il sito era anonimo — racconta Maria Silvia Fiengo, addetta stampa dell’associazione Famiglie Arcobaleno —. Poi ci è arrivata una email che ci svelava l’identità dell’iniziativa. Dopo l’iniziale perplessità alcuni hanno deciso di lasciare comunque le proprie fotografie sul sito». Orgogliosi di essere stati pubblicati i genitori omosessuali avevano scritto un comunicato in cui, tra le altre cose, ringraziavano il settimanale «che, volendo illuminare la famiglia reale, ci ha permesso di partecipare il nostro essere profondamente famiglie».Famiglie Arcobaleno rivolge una domanda a Famiglia Cristiana: cosa farete delle nostre famiglie?
Un ringraziamento per nulla gradito alla rivista cattolica che, non appena si è resa conto dell’accaduto, si è affrettata a togliere tutte le fotografie con due padri o due madri presenti sul sito. Tutte quelle riconoscibili, naturalmente. Perché, come sottolineano le famiglie arcobaleno, «chi sa individuare con certezza quali sono? Quali bambini, tra tutti quelli che compaiono sul sito, hanno due genitori dello stesso sesso o almeno un genitore omosessuale?». Difficile dirlo. Tanto che, nel dubbio, dopo 24 ore di riflessione, ieri il sito era definitivamente scomparso dalla rete.
Diversa la versione del direttore del settimanale Don Antonio Sciortino: «In vista del lancio della nuova versione on line di Famiglia Cristiana — spiega — avevamo aperto per due settimane un sito promozionale "tattico" (www.unanuovafamiglia.it) invitando, tra l’altro, i visitatori a inviarci una foto della loro famiglia. Ci è giunto di tutto. Internet, per sua natura, è uno spazio libero, dove ognuno può proporre quel che vuole. Anche visioni di "famiglia" che non ci appartengono. Ma non possono esserci dubbi sulla concezione che noi abbiamo di famiglia, in linea con i principi costituzionali e la dottrina della Chiesa. Il "sito tattico", finita la sua funzione promozionale, ora rimanda direttamente alla versione on line della rivista».
Cattivissimi, quelli di famiglia cristiana. Non potevano essere da meno alla loro setta...
RispondiEliminaLa parola magica è "altri".
RispondiEliminaI bambini che nascono in base al progetto di coppie eterosessuali sterili, single, gay o lesbiche, che quindi una volta partoriti passeranno di mano come un oggetto qualsiasi infatti sono "altri".
Non siamo noi, già nati e cresciuti tradizionalmente. E si sa che parlare di diritti civili (di adulti che si fanno sentire e votano pure) è più facile se fatto sulla pelle dei bambini "altri".