Ma cosa è cambiato in due mesi? Non è che ci volesse molto a capirlo che se fai il ministro non puoi fare anche il consigliere.
A questo si aggiunge la perplessità per i commenti entusiasitici sotto al suo post e una delle frasi nel post stesso.
Se c’è una cosa di cui sono felice, dopo avere scritto e spedito la lettera di dimissioni, è che al mio posto, in Consiglio, siederà da domani una donna.Ci si sarebbe aspettati di leggere un’altra donna, altrimenti sorgono dei sospetti.
Ormai avventuratami nel suo blog leggo uno dei più recenti: Grazie Polizia per l’impegno di prevenzione e lotta contro violenza e discriminazione.
Scrive il ministro per le pari opportunità:
La prima risposta alle violenze commesse contro gli omosessuali, i gravissimi episodi che la cronaca ha registrato nelle scorse settimane, dev’essere ed è quella della sicurezza. Sicurezza che il governo vuole garantire a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione.Peccato che dimentichi che non è vero che tutti i cittadini abbiano lo stesso trattamento, che tralasci il fatto che sicurezza è il nuovo tormentone e che non significa nulla se non se ne chiarisce il significato. Sarebbe troppo banale concordare che nessuno debba essere assalito e picchiato. Sarebbe però doveroso aggiungere che combattere il razzismo, per esempio, passa necessariamente attraverso leggi che eliminano qualunque differenza di trattamento giuridico (pensiamo al divieto di contrarre matrimoni misti). Ecco, arriviamo al punto: le distinzioni in Italia ci sono eccome, perché se sei omosessuale non ti puoi sposare e non hai gli stessi diritti familiari degli eterosessuali.
Mantenere queste discriminazioni giuridiche significa alimentare quella schifezza che per capirci chiamiamo omofobia. Purtroppo il ministro, insieme a tanti altri, è una perfetta rappresentante della omofobia, magari più educata di altri, più perbene, ma altrettanto discriminatoria, violenta e razzista.
La sua recente dichiarazione sui matrimoni gay, moralistica e condiscendente, la trovate qui sotto.
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