sabato 5 febbraio 2011

Problemi con le staminali indotte

Da «Abnormalities discovered in stem cells from adults», New Scientist, n. 2798, 5 febbraio 2011, p. 15:
Joseph Ecker del Salk Institute di La Jolla, California, e colleghi hanno scoperto che alcuni geni si sono attivati e disattivati erroneamente in parti dei cromosomi di cellule staminali pluripotenti indotte (induced pluripotent stem cells, iPSC). Le iPSC sono cellule adulte riprogrammate per trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto.
La maggior parte degli errori si sono verificati nel punto in cui i due bracci del cromosoma si toccano [nel centromero, n.d.GR] e alle loro estremità [nei telomeri, n.d.GR], sia nelle iPSC sia nei tessuti che esse hanno formato. Ecker non ha trovato nessun errore nelle staminali embrionali […] (Nature, DOI: 10.1038/nature09798).
«È prematuro abbandonare le staminali embrionali; dobbiamo prima capire cosa succede nelle iPSC», sostiene Robert Lanza, direttore scientifico della Advanced Cell Technology, in Massachusetts.
La speranza è che si trovi un modo per risolvere questi problemi, o che i loro potenziali effetti negativi si rivelino meno gravi del previsto. Ma in ogni caso la scoperta dimostra con chiarezza la necessità di proseguire lo studio delle staminali embrionali accanto a quello delle iPSC, al contrario di quanto vorrebbe l’incosciente (e chiassosa) propaganda integralista.

5 commenti:

  1. Egregio Dott. Regalzi, non vorrà mica pretendere che gli integralisti si abbassino a considerare simili banali argomentazioni di stampo logico-razional-scientista, vero? Essi sono superiori a queste cose banalmente tecnico-scientifiche e si dedicano a ben altre argomentazioni sicuramente più utili agli uomini tutti (dopo morti, s'intende).
    Cordiali saluti

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  2. Che non si sia ancora raggiunta la “perfetta” omologia funzionale riguardo alle iPSC era noto e questa notizia sembra ribadirlo.
    Tuttavia è anche vero che la sperimentazione umana con cellule staminali embrionali è iniziata in America appena alcuni mesi fa e bisogna attendere per vederne gli effetti.
    Per la via delle embrionali restano gli interrogativi che sembrano porsi solo coloro che considerano gli embrioni come persone, sicuramente sacrificate (cfr. The Hinxton Group, An International Consortium on Stem Cells, Ethics and Law, 24 febbraio 2006 : fondamentale ragione “etica” per promuovere la ricerca con le cellule staminali embrionali è ampliare le conoscenze di embriologia, da cui potrebbe seguire la scoperta di nuovi trattamenti terapeutici), mentre i benefici per i malati restano potenziali fino a risultati concreti (che potrebbero aversi anche per l’altra o altre vie, in corrispondenza di quel che si dice nel post :” i loro potenziali effetti negativi [delle iPSC con errori] si rivelino meno gravi del previsto”).Ma difficilmente ognuno abbandonerà la sua via (c’è da pensare anche dopo che si sarà eventualmente dimostrata la perfetta efficienza di staminali “etiche”).

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  3. @biolove


    "c’è da pensare anche dopo che si sarà eventualmente dimostrata la perfetta efficienza di staminali etiche"


    oppure dopo che si sarà dimostrata (ulteriormente) l'utilità dello studio delle embrionali.

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  4. @Giradia
    Dal punto di vista dell' omologia di funzioni, basterebbe che non si verificassero (malaugurate, ahimé) ipotesi di mancata equivalenza, nei risultati,da parte delle staminali indotte.
    Il che significherebbe, per i sostenitori delle embrionali, sentirsi legittimati pienamente al "sacrificio".
    Ma ripeto che al di là delle "dimostrazioni" fin da ora si è determinati a proseguire il filone che ad altri dà preoccupazioni etiche.

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  5. Gli embrioni non sono individui e il termine "sacrificio" in questo contesto è fuori luogo.
    Meglio, è "incosciente (e chiassosa) propaganda integralista".

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