venerdì 25 marzo 2011

Una via d’uscita

E’ possibile intravedere una via d’uscita tra il sesso o il non sesso di Berlusconi con Ruby e l’arroganza dei potenti, tra gli inviti alla delazione del sindaco leghista di San Martino dall’Argine e l’auto esaltazione di Giancarlo Gentilini che si vanta di avere bruciato due campi nomadi, tra la “cattiveria” invocata da Maroni contro i clandestini e il massacro operato dal governo alla Cultura, tra il Comune di Coccaglio che ha inneggiato a un Natale senza extracomunitari e le panchine anti-barbone di Verona, tra gli slogan: “Sì alla polenta, no al cous-cous” e gli insulti ai calciatori con la pelle nera, tra i calci dati da “civili italiani” ad una ragazza rom incinta e i centralini anticlandestini di Cantù, tra i rifiuti del barista romano a servire un senegalese e il raddoppio del costo del caffè per clienti rom, tra gli striscioni che negano la Shoa e la nascita su Facebook del gruppo denominato: “Immigrati clandestini: torturarli! E’ legittima difesa”?
Continua, Pino Petruzzelli, Il Fatto Quotidiano.

1 commento:

  1. La via d'uscita si trova, parte dal viale del rispetto, illuminata dall'etica, e sfocia in piazza dell'integrazione. Fino a quando metteremo sullo stesso piano diritti, liberta', ed etica saremo fermi al palo. Oggi si fa tutt'un fascio, ma non e' cosi'. Faccio un esempio. Berlusconi ha la liberta' di andare a letto con Ruby, non ha il diritto di farla prostituire, ma in entrambi i casi non e' eticamente corretto il suo comportamento....
    francesco sirio

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