lunedì 16 maggio 2011

Pagina 3

La puntata di Pagina 3 di sabato 14 maggio, Quando il pensiero si organizza per icone.
Jennifer Egan, Michel Onfray vs. Sigmund Freud, empatia e bambini, Tuttilibri sul Salone del libro di Torino.

E quella di domenica 15 maggio, Le parole creano la realtà?
Colin McGinn su John Searle, sapere o non sapere?, molti libri, Blue Note Records e la giornata mondiale contro omofobia e transfobia (17 maggio).

12 commenti:

  1. Gentile Chiara, ho ascoltato la tua conduzione di Pagina 3 domenica mattina, e ho apprezzato molto la tua conduzione. Mi permetto però di darti un piccolo consiglio: non ripetere troppe volte il nome del giornalista di cui stai leggendo il pezzo. Domenica avrai detto "scrive Annalisa Terranova" qualcosa come trenta volte; sembra una cosa veniale, ma salta... all'orecchio: non solo è fastidioso, ma distrae dal contenuto dell'articolo.

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  2. Consiglio incamerato, grazie.

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  3. ti ho ascoltata... anzi, riascoltata, nella puntata in cui, tra l'altro si accennava al legame, 'suicida :-)' tra autore e propria opera....
    Riflettevo. Chara Lalli la abbino sempre a quel fenomeno, contemporaneo e drammatico, che sono le famiglie arcobaleno. Forse per via delle icone che appaiano a bordo home page del blog.... Tutto qua. Alla prossima.
    Buona giornata.

    franceso sirio

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  4. Fenomeno drammatico? Addirittura drammatico?
    Forse è meglio non ricominciare a discuterne, tanto non ne usciamo.

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  5. Sì Chiara, è drammatico per Francesco Sirio, ha proprio detto così e forse non ci dorme nemmeno la notte. Sarebbe molto interessante approfondirne il perché, con un esperto indipendente.

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  6. Se ne volete ne possiamo parlare pure...
    No, per fortuna la notte la passo tranquilla, abbastanza spesso.
    Riconosco di essere stato impreciso. Consentire tuttavia il commercio di essere umani, plaudire, o rimanere inerti, dinanzi a tale tristissimo e disumano fenomeno, secondo me, e' drammatico.
    francesco sirio

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  7. @ FS

    Quella di non dormire la notte è una perifrasi metaforica, non va intesa in senso letterale. Non sapendo a cosa si riferisca col "disumano fenomeno", visto che non ho ancora ascoltato la diretta né le registrazioni della trasmissione, non ho altro per ora da commentare.

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  8. Paolo, il disumano fenomeno credo sia incarnato dalle famiglie arcobaleno, sulle quali ho scritto Buoni genitori.
    Uno dei pezzi che ho letto nella puntata di domenica scorsa riguardava il legame strettissimo, o addirittura l'identificazione, di alcuni autori con i loro libri o personaggi (Odio il mio capolavoro di Stefano Bartezzaghi, la Repubblica, 22 maggio 2011). Tipo: Umberto Eco e Il nome della rosa; Carlo Emilio Gadda e Quer pasticciaccio brutto de via Merulana; Arthur Conan Doyle e Sherlock Holmes.
    Io e Buoni genitori. Ecco.

    Il disumano fenomeno è il fenomeno delle famiglie omogenitoriali, che Francesco Sirio definisce anche "il commercio di essere umani" cui io plaudirei. Infatti non solo "rimango inerte" rispetto a quel fenomeno, ma lo plaudo - perché la mia posizione è che non vi sarebbe assolutamente nulla di immorale. Anzi, di immorale c'è solo il fatto che in Italia alcune persone non abbiano gli stessi diritti di altre.
    Ovvero alcune persone non possono sposarsi, adottare o avere una tutela legale di una famiglia già esistente. Con la conseguenza che sono i bambini i primi ad essere discriminati perché in caso di morte del genitore biologico (questo è il caso estremo) il bambino che ha due mamme o due papà rischia di non poter essere cresciuto dall'altro genitore - che ha l'unica colpa di non essere biologicamente affine.

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  9. Grazie Chiara della precisazione, da solo avrei fatto molta fatica ad immaginare con la fantasia che in qualche luogo del pianeta Terra qualcuno, riferendosi alle coppie arcobaleno, le avrebbe potute definire fenomeno disumano. In questo momento sono indeciso tra stabilire se si tratti di uno stravolgimento del linguaggio o della elementare etica condivisa. Mi fa venire in mente quel vescovo che, quando nacque una certa bambina perfettamente sana, disse che era una mostruosità. Questa povera bambinetta aveva avuto l'unica colpa/marchio di essere stata concepita a seguito del congelamento dell'ovulo (una tecnica che anni a seguire sarebbe stata tanto caldeggiata sulle pagine dei quotidiani del clero). Sono inorridito? Forse un po', ma più ancora provo profondissima pena.

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  10. Le 'famiglie arcobaleno' cui faccio riferimento sono quelle situazioni di affermazione e celebrazione del proprio egoismo, supportate dai quattrini, alle spalle di un bambino cui viene negato il diritto di crescere con suo padre e sua madre, con la scusa che esistono i diritti di chi 'ne ordina' il concepimento...
    Guarda, come dice spesso Chiara, accade, puo' accadere, ma raramente accade, che in una coppia, solita coppia, normale coppia, uno dei due viri verso l'omosessualita'. E va bene. Non e' colpa di nessuno. E' andata cosi'. Ma ordinare un figlio a pagamento, e' tutta un'altra cosa. Altro che diritti. Inseminazione eterolga, io lo chiamo concepimento dislocato, gravidanza dislocata, sono, dal mio punto di vista, eventi di una drammaticita' unica.
    Ho fatto confusione, includendo nelle 'famiglie arcobaleno' anche cio' che non lo e'? Me lo auguro.

    E comunque, lo riconosco, e le porgo i miei complimenti, la prof. riesce a 'bucare' il video, pardon la radio.... :-)

    buona notte...

    francesco sirio

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  11. Francesco Sirio, siamo alle solite.
    Ciò che non ci piace non può diventare automaticamente qualcosa di immorale o di mostruoso.
    "Ordinare un figlio a pagamento"?
    "Il diritto di crescere con suo padre e sua madre"?

    Ne abbiamo discusso molte volte senza mai uscire dal cul de sac della assenza di argomentazioni.

    Io ne ho scritto più e più volte, non posso ricominciare qui.
    Dico solo che l'esistenza di un individuo X per essere considerata mostruosa e drammatica dovrebbe poter invocare ragioni più comprensibili e solide di quelle che invochi.

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  12. Anche io non voglio ripetermi, :-), ma nemmeno ritengo di aver mai detto che sia l'esistenza della persona X il dramma. Il dramma, chiamiamolo così, e' costituito dal voler partecipare, e chiedere, insistere, nell'ottenere il bis del dramma... il dramma del dramma e' il favorire, lo sdoganare, il dramma. L'esistenza del signor X, non e' il dramma, l'esistenza del signor X e' la vittima sacrificale del dramma.
    Non ritenere sufficiente a definire drammatica la nascita di un essere umano che avvenga attraverso una compravendita di gameti, ed un noleggio di un corpo umano, in aperto dispregio della piu' elementare nozione etica, antropologica e biologica, mi fa ritenere che, piuttosto che sulle assenza di ragioni, vi sia una inesistenza di presupposti comuni... che alla fine ci spinge nel 'cul de sac'... Infatti credo che tu ritenga, in sostanza che tutto cio' che la scienza potenzialmente permette, lo si debba utilizzare senza alcun limite se non... gia' a meno che che cosa? O si e' liberi al 100% o no... Io penso che invece non tutto cio' che la scienza potenzialmente permetta sia umanamente, eticamente degno dell'essere umano. Una liberta' al ... 70% ;-)
    cordiali saluti
    francesco sirio
    p.s. ti ho ascoltata sabato, ma ... non in condizioni ottimali (perdita di segnale radio) per cui riascoltero', spero, il podcast...

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