Fare il medico non è un obbligo, e men che meno fare il medico ginecologo. E tanto basta per abolire come del tutto improprio l’uso dell’espressione «obiezione di coscienza» a proposito dell’aborto, che si configura semplicemente come una delle prestazioni che il medico ginecologo ha l’obbligo di somministrare, nei termini della legge. La stessa cosa vale nei confronti dei farmacisti che si rifiutano di vendere i farmaci anticoncezionali. Il lavoro che ciascuno di noi si sceglie è allo stesso tempo una scelta di vita per noi e un servizio per gli altri. Se penso che quella professione comporta degli obblighi che contrastano con i miei princìpi, semplicemente scelgo di non farla. Non avrebbe alcun senso, oggi che la leva non è più obbligatoria, che un militare invocasse l’obiezione di coscienza.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 26 maggio 2011
Un commento interessante
Sulla questione della obiezione di coscienza di Cinzia Sciuto che intitola, in modo condivisibile, diserzione di coscienza.
Sì, peccato che trattandosi di argomentazioni logiche, ragionevoli e razionali, verranno rigettate in blocco dai fedeli di Quello e Quell'altro.
RispondiEliminaSarebbe interessante rivalutare queste affermazioni sulla falsariga del "Giuramento di Ippocrate", fondamento della medicina occidentale fino a qualche decennio fa e ora cestinato.Ci sono medici che fanno il medico con "quella" visione della medicina.
RispondiEliminacredo che nel post di Cinzia Sciuto vi sia una grande confusione di fondo. Un conto sono le terapie, un conto gli interventi. Un conto curare, un conto ammazzare sopprimere vite in formazione. Il medico ha il compito di curare, non di ammazzare, non rientra tra i suoi compiti, nemmeno per i ginecologi. Allora lasciamo la liberta di coscienza, di non essere complice della soppressione INGIUSTIFICATA di un vita umana. Qualsiasi medico, anche obiettore, se quell'aborto fosse indispensabile per la sopravvivenza della madre, lo praticherebbe, se la madre lo chiedesse. Gia', ci sono anche, permettetemi la maiuscola Madri, che sacrificano la propria vita, rischiano sapendo di rischiare, pur di mettere al mondo un figlio.... Non e' possibile anestetizzare le coscienze.
RispondiEliminafrancesco sirio
@ Francesco sirio
RispondiEliminaLa sua distinzione tra interventi e terapie non ha nessun senso.
Se ho una neuropatia diabetica e mi amputano un arto si tratta di un intervento che non ha nessun valore terapeutico dovremo quindi permettere al medico di obiettare?
Altro esempio, i famarci anticoncezionali non curano nessun malattia, dovremmo permettere l´obiezione al ginecologo anche in questo caso?
ecc ecc