A capo della ginecologia e ostetricia dell'ospedale di Pieve di Cadore, chiedeva fino a 2.500 euro per ridurre i tempi d’attesa per avviare le procedure della procreazione medicalmente assistita. Dovrà rispondere di concussione aggravata e interruzione di pubblico servizio. Il video delle mazzette.Belluno. Arrestato primario ginecologia: tangenti per saltare lista d’attesa per Pma, Quotidiano Sanità, 20 dicembre 2011.
20 DIC - "Facendo leva sul sogno di completare la famiglia con il tanto agognato figlio", Carlo Cetera, primario dell'ospedale di Pieve di Cadore (BL), induceva le coppie a pagare sino a 2.500,00 euro per ogni singolo tentativo di procreazione medicalmente assistita (p.m.a.), "certo che l'angoscia legata ad una maternità sempre negata avrebbe convinto soprattutto le aspiranti mamme ad accettare la sua proposta: denaro in cambio di un rapido inserimento nella lista d'attesa pubblica".
Così la Guardia di Finanza annuncia l'arresto di Cetera (nel video a fondo pagina uno dei pagamenti ottenuti dal medico durante un incontro con una paziente in un bar. Il primario si trova nella parte sinistra dello schermo). "Accettando di pagare i tempi d'attesa - spiega la nota della GdF - si potevano ridurre anche a pochi mesi, in un settore in cui le statistiche dicono che ogni settimana di attesa riduce le possibilità di gravidanza in donne che spesso hanno già superato quota 40 anni".
I finanzieri del Comando Provinciale di Belluno, hanno accertato che la "proposta indecente" veniva normalmente formulata dal medico o al termine del primo colloquio con la coppia o in un successivo incontro appositamente richiesto. Il primario, già nel corso della prima visita, si informava sulle disponibilità economiche dei suoi pazienti; avanzata la richiesta di denaro per "saltare la lista pubblica", si premurava di incassare il denaro personalmente fissando incontri nei luoghi più disparati, avvertendo le coppie che al telefono non dovevano mai parlare di soldi.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
Nessun commento:
Posta un commento