lunedì 10 aprile 2006

Evoluzionismo: la verità sulla nostra discendenza e su Charles Darwin

Finalmente uno scienziato coraggioso e in grado di offrire valide argomentazioni contro l’assurda idea che l’uomo discende dagli scimmioni.
Eh no, cari miei. I nostri antenati sono gli insetti. Basterà ragionarci a mente lucida qualche minuto per rendersi conto della incontrovertibilità della cosa.
Il celebre entomologo S.D. ci dimostra la nostra discendenza invertebrata.
E va reso merito a Michael Rovine (The ‘Buzz’ about Evolution, Weekly World News, 10 aprile 2006) di averlo intervistato e di avere diffuso la verità.
Orbene. La prima dimostrazione si radica nell’armoniosa eleganza degli insetti, nella loro perfezione. Vuoi mettere la goffaggine dei primati?
E poi il 95% delle specie sono insetti. Insomma, chi scommetterebbe la propria discendenza sul restante 5? Nessun bookmaker prenderebbe la puntata.
Basta usare gli occhi: gli insetti sono adattabili proprio come noi. Vivono negli habitat più disparati. E poi c’è un legame simbiotico tra noi e loro.
They pollinate our crops. Bugs make honey, silk and wax for us. In fact, one evolutionary holdover is that we also create wax. We just haven’t found a market for it. What do we share with apes, apart from chest-thumping mating rituals? And that’s an acquired habit after drinking too much. It’s not evolution.
Ma non è finita qui con le somiglianze.
There are many other similarities. Human wars and ant combat are identical in tactics – and stupidity. Our sports and industry are modeled after insects. Just check out a factory floor or a basketball game. And when people look down from high buildings they don’t say, ‘Those people look like capuchins!’. They say, ‘Those people look like ants’.
And do we not pray, like the praying mantis? (Aggiungiamo la dimostrazione fotografica che la mantide religiosa usa il computer, ndr) Do we not love dogs, like the flea? Are we not sugar addicts like the fly? Can we not move like the butterfly, sting like a bee? There isn’t a gorilla on earth that does any of that.
Seth Delambre ha messo passione e impegno nella sua dimostrazione; ma, ingrata e invidiosa, la comunità scientifica lo ha scansato, per usare un eufemismo.
Pochi giorni dopo l’intervista è stato trovato in casa, morto; la sua vita stroncata da un colpo d’arma da fuoco. Il suicida aveva lasciato un biglietto: “Gli scarafaggi possono vivere per nove giorni senza testa. Così farò io”. È stato tumulato la settimana scorsa.
Qualcuno dovrà pagare per un simile sacrificio.

(Cockroach-man by Ilja Donets, with the permission of the author. Thank you Ilja)

Nessun commento:

Posta un commento